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La Commissione europea comunica in una nota stampa di aver presentato il 6 giugno un piano d’azione dell’UE sulle rotte migratorie del Mediterraneo occidentale e dell’Atlantico.

Il piano d’azione è anche un seguito diretto del Consiglio straordinario Giustizia e affari interni del novembre 2022. I ministri si sono quindi impegnati ad attuare il piano d’azione dell’UE per il Mediterraneo centrale, seguito dal piano d’azione dell’UE sui Balcani occidentali, e hanno approvato lo sviluppo di piani d’azione analoghi per le principali rotte migratorie.

L’UE ha rafforzato il suo partenariato con i principali paesi di origine e di transito lungo il percorso, in pieno coordinamento con i suoi Stati membri come Team Europa. Le misure intraprese dall’UE, dagli Stati membri e dai partner internazionali hanno contribuito all’importante diminuzione degli arrivi irregolari. Tuttavia, il numero di arrivi irregolari resta sostenuto. Ciò richiede una vigilanza continua e risposte operative concrete, ancorate all’attuale fattiva cooperazione.

Questo piano d’azione presenta 18 misure operative mirate strutturate su due pilastri . L’obiettivo è sostenere gli Stati membri nel rafforzare la gestione della migrazione lungo questa rotta, prevenendo le partenze irregolari e salvando vite umane, lavorando a stretto contatto con i principali paesi partner.
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la Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver adottato nei giorni scorsi una comunicazione che presenta il quadro strategico per la gestione europea integrata delle frontiere (EIBM) per 5 anni e una raccomandazione agli Stati membri sul riconoscimento reciproco delle decisioni di rimpatrio e sull’accelerazione dei rimpatri.

Nella riunione straordinaria del 9 febbraio 2023, scrive la Commissione, il Consiglio europeo ha ribadito l’importanza di garantire un controllo efficace delle frontiere terrestri e marittime esterne dell’UE nell’ambito di un approccio globale alla migrazione. In vista della prossima riunione del Consiglio europeo che farà il punto della situazione, la Commissione realizza attraverso queste iniziative alcune delle azioni chiave indicate nella lettera della presidente von der Leyen e nelle conclusioni del Consiglio europeo del 9 febbraio.

Con questa comunicazione, sottolinea Bruxelles, la Commissione definisce il primo ciclo politico strategico pluriennale sulla gestione europea integrata delle frontiere per i prossimi 5 anni.

Questo è il risultato, precisa la Commissione, di un ampio processo di consultazione tra le istituzioni, che ha portato a una visione condivisa sulla gestione delle frontiere esterne. Fornisce un quadro coordinato per le autorità nazionali che gestiscono le frontiere, nonché per oltre 120.000 funzionari delle autorità di frontiera nazionali e di Frontex, che guidano il loro lavoro quotidiano.

Comunicazione che stabilisce la politica strategica pluriennale per la gestione europea integrata delle frontiere +
allegato I e
allegato II

Piano d’azione dell’UE per il Mediterraneo centrale

Piano d’azione dell’UE sui Balcani occidentali
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In vista del Consiglio straordinario Giustizia e affari interni del 25 novembre 2022, la Commissione europea in un comunicato stampa rende noto di aver presentato il 21 novembreun piano d’azione dell’UE sul Mediterraneo centrale.

Pur sottolineando che le soluzioni strutturali potranno essere trovate solo attraverso un accordo sull’intera serie di riforme in materia di asilo e migrazione attualmente in fase di negoziazione, la Commissione propone una serie di misure operative per affrontare le sfide immediate e in corso lungo la rotta migratoria del Mediterraneo centrale.

Il piano d’azione propone una serie di 20 misure articolate attorno a tre pilastri che saranno portate avanti dall’UE e dai suoi Stati membri. Sono concepiti per ridurre la migrazione irregolare e non sicura, fornire soluzioni alle sfide emergenti nel settore della ricerca e soccorso e rafforzare la solidarietà bilanciata dalla responsabilità tra gli Stati membri.

Clicca qui e scarica il piano d’azione completo
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