E-News, politica europea, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie


Il Dipartimento per le Politiche Europee, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, organizza mercoledì 15 giugno dalle 9.30 alle 13.00 gli “Stati generali della Conferenza sul futuro dell’Europa”.

Lo rende noto un comunicato stampa del Dipartimento.

L’evento, che si svolge presso Palazzo Brancaccio a Roma, segue a poco più di un mese la consegna del rapporto finale della Conferenza ai Presidenti di Commissione, Parlamento e Consiglio, avvenuta a Strasburgo lo scorso 9 maggio.

Scopo dell’evento è illustrare gli esiti del dibattito a tutti coloro che hanno partecipato alle attività del Governo e ascoltare i protagonisti delle iniziative promosse nel corso di questi mesi, concretizzatesi nelle tante idee e proposte presentate per la Conferenza.

L’evento si articolerà in tre sessioni. La prima prevede i saluti delle autorità politiche e istituzionali presenti: Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Vincenzo Amendola, Sottosegretario agli Affari Europei, Fabiana Dadone, Ministro per le Politiche giovanili, Antonio Tajani, Presidente della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo, Christian Masset, Ambasciatore della Repubblica francese in Italia, e Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma Capitale. Interviene con un videomessaggio Dubravka Šuica, Vicepresidente della Commissione UE e Commissaria alla Democrazia e demografia.

Seguono la seconda e la terza sessione dedicate alla illustrazione degli esiti della Conferenza sul futuro dell’Europa con interventi, tra gli altri, di ambasciatori dei cittadini, studenti universitari, rappresentanti della società civile e delle associazioni/organizzazioni coinvolti nelle numerose iniziative. I lavori si concludono con gli interventi di Paola Taverna, Vice Presidente del Senato e rappresentante del Senato in seno alla Conferenza sul futuro dell’Europa, e Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale.

L’evento può essere seguito in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Dipartimento.

IL PROGRAMMA DELL’EVENTO
0

E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Gli Stati europei devono prestare attenzione alle specifiche sfide che affrontano i richiedenti asilo LGBTI in fuga dalla guerra, hanno dichiarato la Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić, l’attuale Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale italiano Luigi Di Maio e il futuro Presidente del Comitato dei Ministri e Ministro degli Affari esteri irlandese Simon Coveney, in vista della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (IDAHOT) il 17 maggio.

Lo rende noto un comunicato stampa del Consiglio d’Europa.

“In Europa, siamo ancora lontani dalla completa inclusione delle persone LGBTI, che continuano ad affrontare discriminazioni, stigmatizzazioni e anche violenze. I conflitti armati aggravano la vulnerabilità delle persone LGBTI e le espongono a ulteriori rischi e abusi”.

“Dobbiamo occuparci di tutte le persone che fuggono dagli orrori della guerra. In linea con la Raccomandazione del Consiglio d’Europa sulle misure per combattere la discriminazione basata su orientamento sessuale o identità di genere, invitiamo gli Stati europei a dimostrare solidarietà verso tutte le persone che cercano rifugio nel loro territorio, comprese le persone LGBTI, per proteggerle e provvedere alle loro esigenze specifiche”.

Secondo organizzazioni della società civile, le specifiche sfide che affrontano le persone LGBTI in Ucraina, come anche quelle che fuggono dal conflitto e richiedono asilo, includono l’assenza di documenti di identificazione che corrispondano alla loro identità di genere, il rischio di essere bersagli di omofobia e transfobia da parte del personale dei punti di controllo interni e internazionali, il rischio di molestie nei centri di accoglienza di massa, difficoltà per le persone transessuali e intersessuali di portare avanti le cure ormonali o altri trattamenti medici nei paesi ospitanti e il rischio di discriminazione nell’ottenere accesso a rifugi sicuri e alloggi a lungo termine in quanto famiglie o coppie dello stesso sesso.

Il tema dell’IDAHOT di quest’anno è “Il nostro corpo, la nostra vita, le nostre scelte”.
0