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Il primo rapporto generale dell’Osservatorio sull’insegnamento della storia in Europa (OHTE) del Consiglio d’Europa, pubblicato il 30 novembre a Strasburgo, sottolinea le preoccupazioni degli insegnanti, secondo i quali il sovraccarico dei programmi scolastici e le pressioni esercitate sull’insegnamento costituiscono i principali ostacoli all’insegnamento della storia in Europa.

Il rapporto, presentato durante la 3a Conferenza annuale dell’OHTE, “Insegnare la storia: insegnare la pace?”, descrive chiaramente il modo in cui viene insegnata la storia nei 16 Stati membri dell’OHTE e in Ucraina, paese osservatore. Copre temi come gli aspetti formali dei programmi scolastici e delle pratiche in classe, le difficoltà riscontrate dagli insegnanti, il ruolo della storia nei sistemi educativi, i manuali scolastici e altre risorse pedagogiche, la dinamica dell’insegnamento, i risultati dell’apprendimento e la valutazione degli studenti.

Il Vice Segretario generale del Consiglio d’Europa, Bjørn Berge, ha elogiato il lavoro dell’osservatorio in quanto innovazione all’avanguardia nel quadro delle norme del Consiglio d’Europa volta a insegnare la storia in modo da creare nei cittadini fiducia nella democrazia e fornire loro le competenze necessarie per comprendere e difendere la cultura democratica. “L’Osservatorio sull’insegnamento della storia riunisce governi ed esperti di tutti gli Stati membri allo scopo di giungere a un consenso comune sui fatti e contribuire al rispetto di punti di vista diversi, elemento essenziale per riconciliarsi con il passato. È un esempio perfetto dell’evoluzione del nostro approccio e potrà solo rafforzarsi man mano che altri Stati membri sceglieranno di aderirvi”, ha dichiarato.

Il Presidente del Comitato direttivo dell’OHTE, Alain Lamassoure, ha sottolineato l’importanza del lavoro dell’osservatorio. “Ricorriamo alla storia per capire il presente e l’impatto che potrebbe avere sul futuro. Tuttavia, la storia può anche essere manipolata, con gravi conseguenze sui diritti umani e sulla democrazia. Oggi, dobbiamo chiederci in che modo i giovani europei sono preparati ad ascoltare la storia delle loro origini. L’osservatorio è nato dalla necessità di ogni paese di sapere come rispondere a nuove circostanze e al costante flusso di cambiamenti in un mondo complesso”, ha dichiarato.

I 15 risultati chiave del rapporto (sintesi) mostrano che la storia viene insegnata fin dalla scuola primaria e che nella maggior parte degli Stati le lezioni di storia includono l’insegnamento delle minoranze, ma meno della metà menziona esplicitamente la dimensione europea.

Guarda il video che presenta una selezione dei principali risultati della relazione generale dell’OHTE.
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L’anno trascorso ha dimostrato che i dibattiti su questioni storiche si possono utilizzare per alimentare l’odio, ma la storia, quando viene insegnata in tutta la sua complessità, può contribuire in realtà a placare i conflitti, come lo ha dimostrato il Consiglio d’Europa in 70 anni di esperienza in questo campo. Lo scrive il sito del Consiglio d’Europa.

L’ Osservatorio sull’insegnamento della storia in Europa, istituito dal Consiglio d’Europa allo scopo di fornire un chiaro panorama del modo in cui viene insegnata la storia sul nostro continente e oltre i confini europei, organizza il suo evento annuale (1 e 2 dicembre) intitolato “Un futuro senza insegnamento della storia?” (programma). Riunirà professionisti dell’educazione, rappresentanti governativi ed esperti di alto livello per un confronto intorno a questo tema, nel corso di tavole rotonde, dialoghi, interventi e messaggi politici.

Le conclusioni del primo rapporto tematico dell’Osservatorio “Pandemie e catastrofi naturali nell’insegnamento della storia” saranno dibattute nel corso della conferenza e della sessione specifica dedicata a questo tema
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