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Sono entrate in vigore con il nuovo anno le nuove norme innovative dell’UE che introducono un’aliquota minima di imposizione effettiva del 15% per le società multinazionali attive negli Stati membri dell’UE.

Il quadro, secondo Bruxelles, apporterà maggiore equità e stabilità al panorama fiscale nell’UE e a livello mondiale, rendendolo nel contempo più moderno e più adatto al mondo digitale globalizzato. L’entrata in vigore delle norme minime in materia di imposizione effettiva, concordate all’unanimità dagli Stati membri nel 2022, formalizza l’attuazione da parte dell’UE delle cosiddette norme del secondo pilastro concordate nell’ambito dell’accordo globale sulla riforma fiscale internazionale del 2021.

Sebbene quasi 140 giurisdizioni in tutto il mondo abbiano ora aderito a tali norme, l’UE è stata all’avanguardia nel tradurle in leggi vincolanti. Riducendo l’incentivo per le imprese a trasferire gli utili verso giurisdizioni a bassa imposizione fiscale, il secondo pilastro limita la cosiddetta “corsa al ribasso”, ossia la battaglia tra i paesi per abbassare le aliquote dell’imposta sul reddito delle società al fine di attrarre investimenti. Il secondo pilastro sta già dando risultati, con una serie di giurisdizioni a tassazione zero che hanno annunciato l’introduzione di un’imposta sul reddito delle società per le società che rientrano nell’ambito di applicazione.

Le norme si applicheranno ai gruppi di imprese multinazionali e ai gruppi nazionali su larga scala nell’UE con ricavi finanziari complessivi superiori a 750 milioni di € l’anno. Si applicheranno a qualsiasi grande gruppo, nazionale o internazionale, la cui società madre o una controllata sia ubicata in uno Stato membro dell’UE.

La direttiva comprende un insieme comune di norme sulle modalità di calcolo e di applicazione di un’imposta integrativa dovuta in un determinato paese qualora l’aliquota d’imposta effettiva sia inferiore al 15%. Se una controllata non è soggetta all’aliquota effettiva minima in un paese estero in cui ha sede, lo Stato membro della società madre applica anche un’imposta integrativa su quest’ultima. La direttiva garantisce inoltre un’imposizione effettiva nel caso in cui la società madre sia situata al di fuori dell’UE in un paese a bassa imposizione che non applica norme equivalenti.

Questo atto storico realizza l’impegno dell’UE ad essere tra i primi ad attuare la riforma fiscale dell’OCSE. Garantire un livello globale minimo per la tassazione delle società è uno dei due filoni di lavoro dell’accordo globale dell’OCSE (secondo pilastro), l’altro è la parziale ridistribuzione dei diritti di imposizione (il cosiddetto primo pilastro). Grazie a quest’ultimo saranno adattate le norme internazionali sulle modalità di ripartizione tra più paesi dei diritti di imposizione sugli utili societari delle multinazionali più grandi e più redditizie, allo scopo di riflettere la natura dinamica dei modelli aziendali e la capacità delle imprese di operare senza una presenza fisica.
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Trasferirsi per motivi di studio o lavorativi in un altro Stato membro, fare attività d’impresa nell’UE può richiedere tempo, avere costi e costringere cittadini e imprese a procedure burocratiche complesse. Dal 12 dicembre 2023 diventa pienamente operativo il “sistema tecnico Once-Only”, un progetto della Commissione europea realizzato, insieme alle autorità pubbliche degli Stati membri, nel quadro del Single Digital Gateway (Sportello Unico Digitale) che permette di condividere facilmente tutte le informazioni necessarie per il completamento di una procedura amministrativa.

Lo rende noto un comunicato del Dipartimento per le politiche europee.

L’immatricolazione di un auto, l’apertura di una impresa, la domanda di pensione sono alcune delle 21 procedure che potranno essere gestite con il “sistema Once-Only” per lo scambio transfrontaliero automatizzato di documenti e l’applicazione del principio “una tantum” in base al quale i cittadini e le imprese forniranno soltanto una volta informazioni alle autorità pubbliche che a loro volta potranno dialogare direttamente in modo semplificato.

Il nuovo sistema “una tantum” si avvale di una infrastruttura digitale transfrontaliera, il portale La tua Europa, che già dal 2020 fornisce supporto dando informazioni a cittadini e imprese degli Stati membri sui servizi pubblici online e sulle procedure amministrative.

Il prossimo passo è il pieno utilizzo del sistema da parte delle oltre 80mila autorità nazionali di tutta l’UE ma anche di cittadini e imprese che potranno utilizzarlo per accedere e gestire digitalmente procedure amministrative . Il completo e pieno funzionamento del sistema tecnico “Once Only” sarà la soluzione più efficace per ridurre gli oneri amministrativi e abbattere le barriere burocratiche.

In Italia il coordinamento è stato assicurato dal Dipartimento, insieme all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). La Commissione europea ha inoltre verificato che l’Italia insieme ad altri tre Stati membri è nella fase tecnica più avanzata per la messa online delle procedure.

Sportello Unico Digitale

Single Digital Gateway

Sistema Once-Only
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La Commissione europea informa di aver adottato una nuova comunicazione sul rafforzamento dello spazio amministrativo europeo (ComPAct), che propone azioni concrete per aiutare le pubbliche amministrazioni a soddisfare le esigenze dei cittadini e delle imprese in tutta Europa.

ComPAct è la prima serie completa di azioni della Commissione volta a sostenere la modernizzazione delle amministrazioni nazionali e a rafforzare la loro collaborazione transnazionale in modo che possano affrontare insieme le sfide comuni.

Amministrazioni pubbliche nazionali, regionali e locali efficienti sono fondamentali per realizzare sul campo le priorità nazionali e dell’UE, per attuare politiche e riforme a vantaggio sia delle persone che delle imprese e per incanalare gli investimenti strategici verso le transizioni verde e digitale. Sono un importante fattore abilitante per una maggiore competitività in tutta l’UE.

Una migliore attuazione delle politiche nazionali e dell’UE e prestazioni amministrative più efficaci risponderanno alle aspettative degli europei di meno burocrazia e maggiore trasparenza e potrebbero far risparmiare ai cittadini e alle imprese dell’UE miliardi di euro all’anno.

La comunicazione riconosce inoltre le pressioni cui sono sottoposte le pubbliche amministrazioni causate da shock esterni, dalle difficoltà di reclutare e attrarre talenti e di sviluppare competenze su temi sempre più complessi, come le transizioni verde e digitale. La realizzazione di un’agenda politica così impegnativa si basa su amministrazioni pubbliche resilienti e adattabili a tutti i livelli negli Stati membri.

Comunicazione sul rafforzamento dello spazio amministrativo europeo (ComPAct)

ComPAct – Domande e risposte

Eurobarometro : comprendere il punto di vista degli europei sulle esigenze di riforma

Strumento di sostegno tecnico (STI)

Direzione generale per il sostegno alle riforme strutturali

Politica della Pubblica Amministrazione e della Governance
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La Commissione europea comunica di aver pubblicato nei giorni scorsi l’ indagine annuale sugli oneri 2022, che presenta l’azione della Commissione per semplificare e modernizzare le norme dell’UE. Illustra i progressi e gli esempi concreti di ciò che la Commissione ha realizzato nel primo anno di piena applicazione dell’approccio “uno dentro, uno fuori”, nonché con il suo programma REFIT (adeguatezza ed efficacia della regolamentazione) e il suo follow-up le raccomandazioni del gruppo di esperti ad alto livello della piattaforma Fit for Future. Questo lavoro è rafforzato da ulteriori sforzi, come delineato nel pacchetto di aiuti per le PMI.
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Nel secondo trimestre del 2023 il numero di dichiarazioni di fallimento delle imprese dell’UE è aumentato per il sesto trimestre consecutivo. Rispetto al trimestre precedente il numero dei fallimenti è aumentato dell’8,4% e ha quindi raggiunto il livello più alto dall’inizio della rilevazione dei dati nel 2015.

Per quanto riguarda le iscrizioni di nuove imprese, rispetto al trimestre precedente, dopo un aumento del 2% nel primo trimestre dell’anno, queste sono diminuite leggermente dello 0,6% nel secondo trimestre del 2023. In generale, dal 2023, il numero di le registrazioni delle imprese sono state più elevate rispetto al periodo 2015-2022.

Questa informazione proviene dai dati sulle registrazioni delle imprese e sui fallimenti pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea.

Analizzando nello specifico i fallimenti per attività, tutti i settori dell’economia hanno registrato un aumento del numero di fallimenti nel secondo trimestre del 2023 rispetto al trimestre precedente. Servizi di alloggio e ristorazione (+23,9%), trasporti e magazzinaggio (+15,2%) e istruzione, sanità e attività sociali (+10,1%) sono stati i settori con il maggiore aumento del numero di fallimenti nel secondo trimestre del 2023 rispetto a con il trimestre precedente.

Rispetto al quarto trimestre del 2019 pre-pandemia, il numero delle dichiarazioni di fallimento nel secondo trimestre del 2023 è stato più elevato nella maggior parte dei settori economici. I maggiori aumenti del numero di fallimenti, rispetto al quarto trimestre del 2019, sono stati registrati nei servizi di alloggio e ristorazione (+82,5% e nel trasporto e magazzinaggio (+56,7%).

Al contrario, nel secondo trimestre del 2023, solo due settori dell’economia hanno registrato un numero di dichiarazioni di fallimento inferiore rispetto al quarto trimestre del 2019 pre-pandemia: l’industria (-11,5%) e l’edilizia (-2,7%).

Articolo Eurostat sulle registrazioni trimestrali di nuove imprese e sulle dichiarazioni di fallimento

Sezione tematica Eurostat sulle statistiche congiunturali delle imprese
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 249 del 14 luglio pubblica il Parere della banca centrale europea (BCE) del del 6 giugno 2023 sulla proposta di direttiva relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità

La proposta di direttiva impone a talune grandi imprese l’obbligo di esercitare il dovere di diligenza in materia di diritti umani e ambiente, tra cui l’individuazione degli impatti negativi effettivi e potenziali, l’integrazione del dovere di diligenza nelle politiche societarie, la prevenzione o l’attenuazione degli impatti negativi, l’instaurazione di una procedura di reclamo, il monitoraggio delle politiche e delle misure e la comunicazione. A tal fine, la proposta di direttiva definisce la «società» cui si applica come comprendente l’«impresa finanziaria regolamentata», che a sua volta comprende, tra l’altro, un ente creditizio quale definito nel regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio.

SCARICA IL PARERE IN ITALIANO (PDF)
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La DG REGIO informa dell’edizione “Guida ai finanziamenti dell’UE” – 2023, stata prodotta dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo. La guida è stata realizzata per servire come fonte di informazioni per le autorità regionali e locali, le ONG, le imprese, i professionisti e i cittadini su come accedere ai finanziamenti.

VAI ALLA GUIDA E APPROFONDISCI
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La Commissione europea ha aperto il 26 giugno la seconda opportunità per le imprese europee di registrare il loro fabbisogno di gas mediante il meccanismo AggregateEU, in vista dell’acquisto congiunto di gas sul mercato internazionale.

Come recentemente annunciato dal Vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič, questo secondo esercizio si basa su una riuscita prima gara d’appalto, in cui quasi 11 miliardi di metri cubi di domanda aggregata di gas in Europa sono stati abbinati a offerte di fornitori affidabili.

In questa seconda tornata, le imprese possono rispondere all’invito per l’aggregazione della domanda di gas dal 26 giugno al 3 luglio. La domanda collettiva sarà quindi messa a gara sul mercato mondiale dal 7 al 10 luglio, in modo che i fornitori internazionali possano presentare le loro offerte di fornitura per i clienti europei. I potenziali acquirenti potranno presentare la loro domanda per la fornitura di gas tra agosto 2023 e marzo 2025, un periodo più lungo rispetto alla prima tornata.

L’aggregazione della domanda e l’acquisto congiunto di gas sono un’iniziativa faro nell’ambito della piattaforma dell’UE per l’energia, istituita per promuovere la diversificazione delle forniture di gas dell’UE dopo l’invasione russa dell’Ucraina e la decisione collettiva dell’UE di porre fine alla dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili russi.
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