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La Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver deciso nei giorni scorsi di registrare un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) intitolata “Preservazione e sviluppo della cultura, dell’istruzione, della lingua e delle tradizioni ucraine negli Stati dell’UE”.

Gli organizzatori dell’iniziativa esortano la Commissione a intensificare le sue azioni a sostegno dell’integrazione dei rifugiati ucraini nell’UE. Invitano inoltre la Commissione a proporre una nuova legislazione per preservare la cultura, la lingua, le tradizioni e il patrimonio ucraini, nonché a istituire una struttura paneuropea di centri di integrazione.

La decisione di registrazione è di natura giuridica e non pregiudica le conclusioni giuridiche e politiche finali della Commissione su questa iniziativa e l’eventuale azione che intende intraprendere, qualora l’iniziativa ottenga il necessario sostegno.

Poiché l’iniziativa dei cittadini europei soddisfa le condizioni formali stabilite nella normativa pertinente, la Commissione la ritiene giuridicamente ammissibile. La Commissione non ha ancora analizzato la sostanza della proposta in questa fase.

Dopo la registrazione, gli organizzatori hanno sei mesi di tempo per aprire la raccolta firme. Se un’iniziativa dei cittadini europei riceve un milione di dichiarazioni di sostegno entro un anno da almeno sette diversi Stati membri, la Commissione dovrà reagire. La Commissione dovrà decidere se agire o meno in risposta alla richiesta e sarà tenuta a spiegare le proprie ragioni.

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La Commissione europea ha deciso il 18 aprile di registrare un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) intitolata “Collegare tutte le capitali e le persone europee attraverso una rete di treni ad alta velocità”. Lo rende noto un comunicato stampa della Commissione.

Gli organizzatori dell’iniziativa invitano la Commissione a proporre un atto giuridicamente vincolante volto a collegare tutte le capitali europee attraverso linee ferroviarie ad alta velocità collegando le reti ferroviarie ad alta velocità esistenti e costruendo linee ad alta velocità dove queste non esistono ancora.

La decisione di registrazione è di natura giuridica e non pregiudica le conclusioni giuridiche e politiche finali della Commissione su questa iniziativa e l’eventuale azione che intende intraprendere, qualora l’iniziativa ottenga il necessario sostegno.

Poiché l’iniziativa dei cittadini europei, precisa Bruxelles, soddisfa le condizioni formali stabilite nella legislazione pertinente, la Commissione ritiene che questa iniziativa dei cittadini europei sia legalmente ammissibile. La Commissione non ha ancora analizzato la sostanza della proposta in questa fase.

Da quando le ICE sono state lanciate il 1° aprile 2012, i cittadini che hanno avviato iniziative hanno raccolto circa 18 milioni di firme. La Commissione ha ricevuto 125 richieste di lancio di un’iniziativa dei cittadini europei, 100 delle quali sono state infine registrate.

La proposta della Commissione di rivedere le regole dell’iniziativa dei cittadini europei nel 2017, adottata dal Consiglio e dal Parlamento nel 2019, ha portato a una maggiore partecipazione dei cittadini. Ha semplificato il processo di richiesta, ridotto gli oneri amministrativi e aumentato la trasparenza, facilitando ai cittadini la registrazione delle iniziative e la raccolta delle firme.

Finora nove iniziative sono riuscite a raccogliere un milione di firme. Sette di esse hanno già ricevuto una risposta dalla Commissione e due sono attualmente all’esame. Lo scorso 5 aprile la Commissione ha risposto all’iniziativa ‘Salviamo api e agricoltori! Iniziativa Verso un’agricoltura amica delle api per un ambiente sano.

Gli organizzatori hanno sei mesi di tempo per aprire la raccolta firme. Se un’iniziativa dei cittadini europei riceve un milione di dichiarazioni di sostegno entro un anno da almeno sette diversi Stati membri, la Commissione dovrà reagire. La Commissione potrebbe decidere se portare avanti o meno la richiesta e sarà tenuta a spiegarne le ragioni.

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Collegando tutte le capitali e le persone europee attraverso una rete di treni ad alta velocità

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Al via dal 5 aprile 2023 la raccolta delle firme per la “Iniziativa dei cittadini europei per un’alternativa vegana”. Lo rende noto il sito del Dipartimento per le Politiche europee.

Gli organizzatori dell’iniziativa chiedono l’adozione di una normativa che imponga di rendere l’alternativa vegana esplicitamente disponibile negli spazi privati e pubblici che vendono alimenti e bevande in Europa. Gli stessi sostengono che ciò risponderebbe alla nuova consapevolezza collettiva dei diritti degli animali e che aiuterebbe a combattere la crisi climatica incrementando il consumo di alimenti di origine vegetale e riducendo il costo del cibo.

Gli organizzatori hanno un anno di tempo per raccogliere un milione di dichiarazioni di sostegno in almeno sette Stati membri. In tal caso, la Commissione europea dovrà stabilire se dare o meno seguito alle richieste dell’Iniziativa motivando la decisione assunta.

L’Iniziativa dei cittadini europei è prevista dal Trattato di Lisbona ed è uno strumento a disposizione dei cittadini per influire sul programma di lavoro della Commissione europea.

“Iniziativa dei cittadini europei per un’alternativa vegana”
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La Commissione europea informa di aver deciso di registrare un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) intitolata “Focus on Specific Learning Disabilities on EU Level”.

L’iniziativa mira a facilitare l’accesso all’istruzione di persone con disabilità specifiche dell’apprendimento (es. dislessia, discalculia, disgrafia). Gli organizzatori sono particolarmente preoccupati per le diverse definizioni di disabilità dell’apprendimento, metodi distinti di rilevamento e assistenza per le persone con disabilità dell’apprendimento specifici offerti negli Stati membri. Invitano la Commissione a presentare una proposta di linee guida comuni su come rilevare e affrontare i disturbi dell’apprendimento, per garantire una migliore integrazione delle persone con tali disabilità nel sistema educativo, anche quando esercitano il loro diritto alla libera circolazione. L’iniziativa invita inoltre la Commissione a contribuire in modo significativo alla ricerca sui disturbi specifici dell’apprendimento. la Commissione ha deciso di registrare un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) intitolata “Focus on Specific Learning Disabilities on EU Level”.

Gli organizzatori hanno ora sei mesi per aprire la raccolta firme. Se un’iniziativa dei cittadini europei riceve un milione di dichiarazioni di sostegno entro un anno, da almeno sette diversi Stati membri, la Commissione dovrà reagire. La Commissione potrà decidere se portare avanti o meno la richiesta e sarà tenuta a spiegarne la motivazione.
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