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La Commissione europea ha pubblicato l’8 giugno l’undicesima edizione del quadro di valutazione UE della giustizia, una panoramica annuale che fornisce dati comparativi sull’efficienza, la qualità e l’indipendenza dei sistemi giudiziari tra gli Stati membri dell’UE. Il quadro di valutazione di quest’anno include dati su 16 nuovi settori, ad esempio, su come le autorità nazionali stanno affrontando la corruzione, sulla durata dei procedimenti relativi ai casi di corruzione e su disposizioni specifiche che facilitano la parità di accesso alla giustizia per le persone anziane, vittime di abusi di genere e la violenza domestica, e le persone generalmente a rischio di discriminazione. L’edizione 2023 include anche, per la prima volta, dati specifici sugli stipendi di giudici e pubblici ministeri, sullanomina dei Presidenti della Corte Suprema e dei Procuratori Generali, e sulle più alte istanze che esercitano giurisdizioni costituzionali, tra le altre.

Il quadro di valutazione UE della giustizia 2023

La scheda informativa del quadro di valutazione UE della giustizia

Scheda informativa sui dati quantitativi del quadro di valutazione UE della giustizia 2023
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In un nuovo parere, il Consiglio consultivo dei giudici europei ( CCJE ) del Consiglio d’Europa ha emesso il 15 dicembre una serie di raccomandazioni ai giudici di tutta Europa su come esercitare il loro diritto alla libertà di espressione sia all’interno che all’esterno del tribunale, anche nei media e mezzi di comunicazione sociale.

Il parere rileva che i giudici godono del diritto alla libertà di espressione come qualsiasi altro cittadino. Tuttavia, nell’esercizio di tale diritto, devono tenere conto delle loro specifiche responsabilità e doveri nella società, oltre agli obblighi di segreto professionale connessi al loro ruolo giudiziario. Il CCJE ritiene che i giudici dovrebbero esercitare moderazione nell’esprimere le proprie opinioni e opinioni in circostanze in cui ciò potrebbe compromettere la loro indipendenza, imparzialità o dignità del loro ufficio o mettere a repentaglio l’autorità della magistratura.

Il CCJE sottolinea che ogni volta che la democrazia, la separazione dei poteri o lo stato di diritto sono minacciati, ogni giudice ha il dovere di prendere posizione in difesa dell’indipendenza giudiziaria e dell’ordine costituzionale, anche su questioni politicamente delicate. Possono anche affrontare le minacce all’indipendenza della magistratura a livello internazionale. I giudici che parlano a nome di un consiglio giudiziario o di un’associazione dovrebbero godere di un livello più elevato di protezione. Il parere sottolinea inoltre che i singoli giudici – così come i consigli giudiziari e le associazioni – hanno il dovere etico di spiegare al pubblico il sistema giudiziario, il funzionamento della magistratura e i suoi valori al fine di promuovere e preservare la fiducia del pubblico nell’attività giudiziaria.

Il Parere sarà trasmesso al Comitato dei Ministri incaricato di assicurarne la diffusione e favorirne l’applicazione in tutti gli Stati membri.
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