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L’Europa sta attraversando una grande trasformazione demografica. Il cambiamento demografico ha un profondo impatto sulla vita quotidiana e richiede soluzioni olistiche e integrate. Lo scrive il sito della DG Politica regionale dell’Unione europea.

“Poiché i nostri cittadini vivono una vita più lunga e più sana, scrive la DG, tutte le nostre politiche devono essere lungimiranti e sostenere il passaggio da una società che invecchia a una società della longevità”.

Nelle conclusioni del Consiglio europeo di giugno 2023 si invitava la Commissione a presentare uno strumento per aiutare gli Stati membri ad affrontare le sfide demografiche e il loro impatto sul vantaggio competitivo dell’Europa.

Gli strumenti demografici, preparati in risposta alla Commissione, si basano sulle esperienze di tutta l’UE e definiscono un approccio globale al cambiamento demografico strutturato attorno a quattro pilastri:

sostenere i genitori conciliando meglio le aspirazioni familiari e il lavoro retribuito, in particolare garantendo l’accesso a servizi di assistenza all’infanzia di qualità e un buon equilibrio tra lavoro e vita privata;

sostenere e consentire alle generazioni più giovani di prosperare, sviluppare le proprie competenze, facilitare il loro accesso al mercato del lavoro e ad alloggi a prezzi accessibili;

dare potere alle generazioni più anziane e sostenere il loro benessere, attraverso riforme combinate con adeguate politiche del mercato del lavoro e del posto di lavoro;

ove necessario, affrontando la carenza di manodopera attraverso la gestione della migrazione legale , in piena complementarità con la valorizzazione dei talenti provenienti dall’UE.

Il pacchetto di strumenti riconosce la necessità di tenere conto della dimensione territoriale dei cambiamenti demografici, in particolare nelle regioni che sperimentano il fenomeno del declino demografico e una significativa mobilità verso l’esterno dei giovani lavoratori (“fuga di cervelli”).

Sfruttare la piattaforma dei talenti
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E’ entrato in vigore il 1 novembre 2022, l’Accordo in materia di mobilità giovanile tra l’Italia e il Canada che offre opportunità di formazione professionale ai giovani italiani e canadesi di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che si affacciano al mondo del lavoro.Lo rende noto il sito del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

L’Accordo, scrive la Farnesina, si colloca nel quadro delle eccellenti relazioni bilaterali tra Italia e Canada, di cui quest’anno si celebra il 75° anniversario. “Esso si pone l’obiettivo di favorire, tra le nuove generazioni italiane e canadesi, una migliore conoscenza della cultura, della società e delle lingue reciproche, attraverso esperienze di viaggio, di lavoro e di vita nell’altro Paese”.

Il nuovo Accordo sostituisce il Memorandum d’Intesa tra Italia e Canada, del 2006, in materia di “Vacanze Lavoro” e ne amplia la portata con l’estensione da parte italiana del permesso di lavoro a 12 mesi e l’introduzione di nuove categorie di partecipanti.

Il nuovo Accordo prevede, in particolare, le seguenti tre categorie:

a) “Vacanze-lavoro” per coloro che intendano viaggiare nel Paese ospitante e ottenere un lavoro temporaneo durante il soggiorno;

b) “Giovani lavoratori” dedicato a coloro che abbiano già ottenuto un contratto di lavoro nel Paese ospitante, a sostegno del proprio sviluppo professionale o attinente al proprio precedente settore di studi;

c) “Tirocinio internazionale” rivolto a studenti iscritti a un corso presso un istituto di studi di livello post secondario che abbiano ottenuto nel Paese ospitante un tirocinio attinente al proprio settore di studi, quale requisito del proprio curriculum accademico.

Per maggiori informazioni consultare il sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a questo link

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