E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Il 2 dicembre il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione europea organizzeranno un evento di feedback a seguito della conferenza sul futuro dell’Europa.

Lo rende noto un comunicato stampa della Commissione europea.

L’evento sarà un’opportunità per le tre istituzioni di spiegare come stanno dando seguito alle proposte scaturite dalla Conferenza e di confrontarsi con i cittadini che hanno partecipato ai Panel dei cittadini europei, nonché con i rappresentanti dei Panel nazionali dei cittadini e degli eventi.

Dalla chiusura della Conferenza, scrive Bruxelles, le tre istituzioni hanno lavorato per adempiere al loro impegno ad agire sulle proposte della Conferenza. Hanno avviato il processo di attuazione e di follow-up conformemente alle rispettive competenze ai sensi dei trattati dell’UE. Le 49 proposte della conferenza comprendono più di 300 misure su come realizzarle, su nove temi, sulla base delle raccomandazioni dei gruppi di cittadini europei e nazionali, nonché del contributo di eventi nazionali, della piattaforma digitale multilingue e delle discussioni nell’ambito di nove gruppi di lavoro tematici gruppi e la Plenaria.

Nel corso dell’evento, La Commissione europa fornirà un feedback in linea con la sua comunicazione “Mettere la visione in azione concreta”, pubblicata nel giugno 2022, un mese dopo la fine della conferenza.

In particolare, la Commissione precisa che spiegherà come sta fornendo quattro diversi tipi di risposte alle proposte scaturite dalla Conferenza, attraverso:

iniziative esistenti che affrontano le proposte (ad esempio la legge europea sul clima, il pacchetto sull’economia circolare, la strategia sanitaria globale dell’UE, la nuova strategia europea per un Internet migliore per i bambini o il piano d’azione per i giovani nell’ambito dell’azione esterna dell’UE);

iniziative già proposte dalla Commissione, che il Parlamento europeo e il Consiglio sono chiamati ad adottare (ad esempio il Nuovo Patto sulla migrazione e il Media Freedom Act);

azioni pianificate che realizzeranno le idee scaturite direttamente dalla conferenza (ad esempio una revisione della legislazione sul benessere degli animali);

nuove iniziative ispirate alle proposte della Conferenza, di competenza della Commissione (ad esempio una futura iniziativa sulla salute mentale).

Il programma di lavoro della Commissione per il 2023 è guidato dalla visione delineata nelle conclusioni della conferenza. Il 14 settembre 2022, la presidente della Commissione europea von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione ha annunciato che le pratiche partecipative saranno integrate nel nostro pacchetto di strumenti decisionali attraverso gruppi di cittadini europei, che sono coinvolti in alcuni settori politici chiave. Ad esempio, la nuova generazione di panel di cittadini delibererà sulle iniziative del prossimo anno in materia di spreco alimentare, mobilità per l’apprendimento e mondi virtuali.

La Commissione sta inoltre sviluppando un nuovo strumento interattivo online per l’impegno dei cittadini. Questo strumento integrerà in un portale unico tutti i canali a disposizione dei cittadini per contribuire all’elaborazione delle politiche: consultazioni pubbliche, “Iniziativa dei cittadini europei “ e un nuovo spazio interattivo multilingue ispirato allo spazio deliberativo online della Conferenza.

Comunicazione sulla conferenza sul futuro dell’Europa

Allegato

Rapporto finale
0

E-News, politica europea, Ultime Notizie, Notizie
La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C270 del 13 luglio pubblica la Risoluzione del Comitato europeo delle regioni (CdR) sul contributo degli enti locali e regionali alla Conferenza sul futuro dell’Europa.

La Risoluzione ricorda che il 70 % della legislazione viene attuato a livello regionale e locale, e il CdR chiede di essere consultato nell’ambito dei processi di definizione delle politiche e delle priorità e di pianificazione annuale e pluriennale dell’UE, come quelli previsti dall’accordo interistituzionale Legiferare meglio.

Il CdR è dell’avviso che una maggiore considerazione dell’esperienza specifica degli enti locali e regionali nell’attuazione del diritto dell’UE conduca a legiferare meglio a livello di Unione europea.

La Risoluzione sottolinea che gli enti locali e regionali hanno un ruolo importante da svolgere nel rafforzamento dello Stato di diritto; condanna pertanto qualsiasi tentativo di attaccare lo Stato di diritto, strumentalizzare il sistema giudiziario e minare i valori e i diritti europei, nonché la supremazia del diritto dell’UE rispetto al diritto nazionale; e sottolinea che gli enti locali e regionali devono contribuire a monitorare lo Stato di diritto e valutare il rispetto di tale principio in base ai criteri elaborati dalla Commissione di Venezia.

Il CdR considera la Conferenza sul futuro dell’Europa un punto di partenza per un processo democratico pienamente responsabilizzante a livello europeo, nazionale, regionale e locale; ribadisce la necessità di un dibattito costante realmente inclusivo, trasparente e decentrato, nonché geograficamente e politicamente equilibrato, sul futuro dell’Unione europea; e ritiene che la Conferenza dovrebbe seguire un approccio aperto, anche per quanto riguarda la riforma delle politiche e delle istituzioni, e aprire la strada a riforme durature, che vadano al di là della sua stessa conclusione.

LA RISOLUZIONE COMPLETA IN ITALIANO (PDF)
0

E-News, politica europea, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Il Comitato europeo delle Regioni (CdR) rende noto sul proprio sito di aver adottato una risoluzione sull’esito e il seguito della Conferenza sul futuro dell’Europa durante la sua sessione plenaria. Il CdR chiede tra l’altro un rapido seguito e attuazione delle raccomandazioni espresse nella relazione “al fine di soddisfare le aspettative dei cittadini”.

Una futura Convenzione “dovrebbe coinvolgere pienamente i membri del CdR per rappresentare le voci degli oltre 1 milione di politici eletti a livello regionale e locale in Europa, al fine anche di rafforzare la dimensione locale e regionale delle politiche dell’UE“.

Dopo un anno di dibattiti, la Conferenza sul futuro dell’Europa si è conclusa il 9 maggio 2022 a Strasburgo. I Presidenti del Parlamento europeo, della Commissione e del Consiglio hanno ricevuto una relazione finale dai copresidenti della Conferenza contenente 49 proposte di ampio respiro, ambiziose e lungimiranti, dettagliate in 328 l misure. Da allora, le istituzioni dell’UE stanno esaminando come dare seguito a queste raccomandazioni. Mentre la Commissione europea è “pronto a lavorare nell’ambito delle competenze dei trattati dell’UE e a sostenere la modifica dei trattati ove necessario”, il Consiglio europeo nelle sue recenti conclusioni ribadisce che “le istituzioni devono garantire un seguito efficace a questo rapporto, … in conformità con i Trattati”. Alla sua 150a sessione plenaria, il CdR, così come il Parlamento europeo all’inizio di questo mese, ha compiuto un ulteriore passo avanti nel follow-up e ha adottato una risoluzione a sostegno della richiesta di istituzione della Convenzione per la revisione dei Trattati dell’UE al fine di attuare le raccomandazioni della Conferenza, in particolare quelle riguardanti il ​​ruolo degli enti locali e regionali.

Altri elementi chiave della risoluzione del CdR sono:

– Il sostegno delle proposte della Conferenza volte a integrare la democrazia rappresentativa aumentando la partecipazione dei cittadini alla democrazia europea a tutti i livelli: un meccanismo permanente e territoriale per il dialogo con i cittadini, sostenuto dagli enti locali e regionali, garantirebbe una comunicazione bidirezionale e un’interazione significativa tra i cittadini e le istituzioni dell’UE e portare a una migliore comprensione dell’impatto locale e regionale delle politiche dell’UE in tutta l’UE.

– L’invito a rafforzare le sinergie interistituzionali che coinvolgano il CdR nei lavori della Commissione europea, del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea per la sua capacità di fornire una buona conoscenza e una migliore comprensione del funzionamento dell’UE sul campo.

– Il sostegno alla proposta della Conferenza secondo cui “la sussidiarietà attiva e la governance multilivello sono principi chiave e caratteristiche fondamentali per il funzionamento dell’UE e la responsabilità democratica” e l’appello per un ” uso sistematico di una definizione di sussidiarietà condivisa da tutte le istituzioni dell’UE” chiarire il livello – europeo, nazionale, regionale o locale al quale devono essere prese le decisioni. Queste proposte dovrebbero aiutare a chiarire che la sussidiarietà non consiste nell’impedire al livello europeo di agire, ma nell’identificare quale livello di governo dovrebbe avere il ruolo guida per una legislazione efficiente.

– Il sostegno alla proposta del Conferenza di “creare un sistema di Consiglieri locali dell’UE come modo per ridurre la distanza tra le istituzioni dell’UE e i cittadini. Il CdR, infatti, aveva già avviato a maggio 2021 una Rete europea di consiglieri regionali e locali e creerà sinergie con la Commissione europea che la scorsa settimana ha lanciato il progetto “Building Europe with Local Councillors”.

– Il supporto della proposta Conferenza che suggerisce di cambiare i nomi delle istituzioni dell’UE, per chiarire le loro funzioni e il rispettivo ruolo nel processo decisionale dell’UE per i cittadini; a tal fine, il Comitato propone di modificare la propria denominazione per meglio rispecchiare le responsabilità politiche e giuridiche dei suoi membri nonché il suo ruolo di assemblea europea delle regioni e dei comuni.

Ricordiamo che Manuela Bora, consigliere regionale delle Marche, è uno dei 12 delegati organizzati dal CdR che hanno rappresentato gli enti locali e regionali al gruppo di lavoro della Conferenza sul futuro dell’Europa. Manuela Bora è di nomina AICCRE nel CEMR che ha rappresentanza al CdR.

BORA, CEMR: “CONFERENZA FUTURO EUROPA DIVENTI ORGANISMO PERMANENTE”

Conferenza futuro Europa, Bora: “per parità di genere occorre impegno molto più convinto”

Bora alla plenaria di Strasburgo: “errore Ue? abbandonare la sussidiarietà”
0

E-News, politica europea, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Come già riportato dal nostro sito, il 29 e 30 aprile, la sessione plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa si è riunita per l’ultima volta e ha approvato una serie di 49 proposte dettagliate che coprono un’ampia gamma di argomenti, dai cambiamenti climatici alla salute, alle migrazioni e all’UE nel mondo. Ciò segue un viaggio eccezionale lungo un anno di discussioni, deliberazioni e collaborazione da parte di cittadini di tutta Europa, sul tipo di Europa in cui vorrebbero vivere.

I rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio, della Commissione e dei rappresentanti dei parlamenti nazionali hanno espresso consenso sulle proposte.

Anche i cittadini partecipanti alla Plenaria hanno espresso le loro posizioni su queste proposte.

La Conferenza sul futuro dell’Europa si concluderà ufficialmente il 9 maggio – Giornata dell’Europa – a Strasburgo, quando i Copresidenti del Comitato esecutivo della Conferenza consegneranno una relazione finale contenente queste proposte ai Presidenti del Parlamento europeo, il Consiglio e Commissione.

Le tre istituzioni esamineranno poi come dar loro un seguito efficace, ciascuna nell’ambito delle proprie competenze e conformemente ai Trattati.

Piattaforma digitale multilingue

Estratti dei dibattiti del venerdì e del sabato della Plenaria della Conferenza sono disponibili su EbS.
0