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La Commissione europea ha pubblicato il 30 maggio un nuovo invito per le reti di dottorato Marie Skłodowska-Curie 2023. L’invito dovrebbe finanziare oltre 130 dottorati in tutti i settori scientifici, nonché la formazione e lo sviluppo di competenze di 1 600 dottorandi. Con una dotazione di 434,8 milioni di €, l’invito finanzierà programmi di dottorato attuati da partenariati internazionali tra organizzazioni di diversi settori in tutta Europa e nel resto del mondo. Oltre ai normali dottorati, sono previsti incentivi specifici per istituire dottorati industriali, volti a formare ricercatori e a sviluppare le loro competenze al di fuori del mondo accademico, in particolare nell’industria, nelle imprese e nel settore pubblico, e i dottorati congiunti, che offrono programmi di formazione integrati che prevedono diplomi comuni o multipli. L’invito è aperto fino al 28 novembre 2023.

Le reti di dottorato offrono ai ricercatori opportunità in ambito accademico e non accademico, e forniscono loro una formazione in ambito di ricerca, nonché abilità e competenze trasferibili utili per l’innovazione e l’occupabilità a lungo termine. Vanno inoltre a beneficio delle organizzazioni partecipanti sostenendo programmi di dottorato di eccellenza, che consentono loro di attrarre talenti, aumentare la visibilità globale e promuovere i legami internazionali con altri settori. Maggiori informazioni sull’invito delle reti di dottorato 2023 e su come candidarsi sono disponibili online. I potenziali candidati possono inoltre partecipare alla giornata informativa dedicata il 14 giugno 2023.
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La Commissione europea attraverso un comunicato stampa informa di aver adottato il 18 aprile due proposte di raccomandazione del Consiglio dell’Unione nel contesto dell’Anno europeo delle competenze, con l’obiettivo di sostenere gli Stati membri e il settore dell’istruzione e della formazione nel fornire un’istruzione e una formazione digitale di alta qualità, inclusiva e accessibile per sviluppare la competenze digitali dei cittadini europei.

Le proposte affrontano le due principali sfide comuni identificate congiuntamente dalla Commissione e dagli Stati membri dell’UE: 1) la mancanza di un approccio a tutto il governo all’istruzione e alla formazione digitali e 2) le difficoltà nel dotare le persone delle necessarie competenze digitali.

Nonostante i progressi e alcuni eccellenti esempi di innovazione, scrive la Commissione, finora gli sforzi congiunti non hanno portato a una trasformazione digitale sistemica nell’istruzione e nella formazione. Gli Stati membri faticano ancora a raggiungere livelli sufficienti di investimento nelle infrastrutture per l’istruzione e la formazione digitale, le attrezzature e i contenuti dell’istruzione digitale, la formazione digitale (riqualificazione) di insegnanti e personale e il monitoraggio e la valutazione delle politiche di istruzione e formazione digitale.

La proposta di “raccomandazione del Consiglio sui principali fattori abilitanti per il successo dell’istruzione e della formazione digitale” invita tutti gli Stati membri a garantire l’accesso universale a un’istruzione e una formazione digitale inclusiva e di alta qualità, per affrontare il divario digitale, che è diventato ancora più evidente alla luce della crisi del COVID-19.

Ciò potrebbe essere ottenuto creando un quadro coerente di investimenti, governance e formazione degli insegnanti per un’istruzione digitale efficace e inclusiva. Propone orientamenti e azioni che gli Stati membri possono perseguire per attuare un approccio intergovernativo e multilaterale nonché una cultura dell’innovazione e della digitalizzazione dal basso guidata dal personale dell’istruzione e della formazione.

La piattaforma europea per l’istruzione scolastica

Scheda informativa sul miglioramento dell’offerta di competenze digitali nell’istruzione e nella formazione

Scheda informativa sui principali fattori abilitanti per un’istruzione e una formazione digitale di successo
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La Commissione europea ha aperto un invito a candidarsi rivolto a studenti di giornalismo e giovani giornalisti nell’ambito della 7° edizione del programma “Youth4Regions”, dedicato agli aspiranti giornalisti.

Lo rende noto un comunicato apparso sul sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea.

A ottobre 2023 i 37 studenti di giornalismo e giovani giornalisti selezionati si recheranno una settimana a Bruxelles per seguire corsi di formazione, lavorare fianco a fianco con giornalisti esperti e visitare le istituzioni dell’UE e le organizzazioni operanti nel settore dei media.

Le candidature, riguardanti tre categorie (generale, fotogiornalismo e video giornalismo), possono provenire dagli Stati membri dell’UE, dai paesi vicini e dai paesi in via di adesione.

I vincitori parteciperanno inoltre al concorso per il premio Megalizzi-Niedzielski per aspiranti giornalisti, che verrà assegnato l’11 ottobre 2023. La Commissione coprirà tutti i costi di partecipazione al programma.

“Youth4Regions” è il programma della Commissione che aiuta gli studenti di giornalismo e i giovani giornalisti a scoprire ciò che l’UE fa nella loro regione. Dal suo avvio nel 2017, il programma è stato completato da oltre 170 giovani provenienti da tutta Europa.

Il modulo di candidatura e le condizioni di partecipazione sono disponibili sulla pagina web del programma fino al 10 luglio 2023.
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L’ Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) ha lanciato il 10 gennaio “EIT Campus”, una nuova iniziativa per facilitare l’accesso alla sua vasta offerta di istruzione e formazione che unisce innovazione e imprenditorialità. Lo rende noto un comunicato della Commissione europea.

Attraverso la nuova piattaforma online completa, i discenti interessati possono ora accedere ai programmi educativi e di sviluppo delle competenze offerti dall’EIT e dalle sue nove comunità della conoscenza e dell’innovazione (CCI dell’EIT). I primi corsi presenti sulla piattaforma riguardano i settori del clima, dell’alimentazione, della salute e delle materie prime e sosterranno la transizione delle competenze per un’Europa più verde e più prospera.

Ulteriori corsi si aggiungeranno nel tempo per coprire anche altri temi, come energia, digitale, agricoltura, produzione, mobilità urbana, cultura e creatività.

Oltre alla gamma di nuovi corsi, le attività educative nell’ambito del Campus EIT offriranno infine servizi una volta sparsi su diversi siti Web indirizzati a:

Studenti delle scuole secondarie attraverso il progetto EIT Girls Go Circular , che aiuta le ragazze a sviluppare competenze tecnologiche e imprenditoriali legate alla transizione verde e digitale.

Studenti universitari attraverso l’ etichetta EIT, un certificato di qualità assegnato a programmi educativi eccezionali incentrati su innovazione, imprenditorialità, creatività e leadership. Sotto questa etichetta, l’EIT, con la sua rete di 200 università, ha sviluppato 65 programmi di master e dottorato, che contano già oltre 4.500 laureati.

Studenti professionisti attraverso i corsi e i workshop non di laurea dell’EIT. Ad oggi, oltre 100.000 studenti hanno partecipato a queste attività educative online dell’EIT.

Gli studenti professionisti beneficeranno anche dei programmi mirati di sviluppo delle competenze, tra cui la nuova iniziativa EIT Deep Tech Talent, destinata a formare un milione di talenti nei settori della tecnologia avanzata, e la European Battery Alliance Academy, che collabora con gli Stati membri dell’UE e i partner del settore per formare e migliorare le competenze 800.000 lavoratori lungo tutta la filiera delle batterie. Istituti di istruzione superiore (IIS) attraverso l’ iniziativa EIT HEI per sostenere le facoltà nell’insegnamento dell’innovazione e dell’imprenditorialità.

Attualmente 50 progetti che coinvolgono oltre 290 istituti di istruzione superiore e 300 organizzazioni non accademiche fanno parte dell’iniziativa EIT HEI. Solo nel 2021, i progetti hanno formato oltre 9.900 studenti, personale accademico e non accademico e hanno sostenuto oltre 310 start-up e scale-up.

La maggior parte dei programmi scolastici sarà accessibile gratuitamente, mentre altri corsi e programmi professionali saranno a pagamento.

Scheda informativa sul campus EIT
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Come già annunciato ieri sul nostro sito, la Commissione europea ha lanciato l’invito a presentare proposte per il 2023 nell’ambito del programma Erasmus+. Con un budget annuale di 4,2 miliardi di euro, Erasmus+ sta aumentando il suo sostegno all’inclusione, alla cittadinanza attiva e alla partecipazione democratica e alle trasformazioni verdi e digitali nell’UE e a livello internazionale.

La caratteristica principale di Erasmus+ è la mobilità, il prossimo anno il programma continuerà a sostenere la circolazione transfrontaliera di alunni, studenti dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione professionale (IFP), discenti adulti, giovani in programmi di apprendimento non formale, educatori e personale e verso un’esperienza educativa e formativa europea.

A partire dal 2023, il programma includerà una nuova azione per sostenere gli allenatori sportivi attraverso la loro partecipazione a progetti di mobilità, estendendo le opportunità di cooperazione transeuropea e l’apprendimento direttamente alle organizzazioni sportive di base locali e al loro personale.

Il programma sarà all’altezza delle sfide che prevediamo di affrontare nel 2023 fornendo un sostegno significativo agli studenti e al personale educativo in fuga dalla guerra in Ucraina, continuando a lottare per un programma più inclusivo e basandosi sull’eredità dell’Anno europeo della gioventù.

Il sostegno di Erasmus+, precisa la Commissione, è rivolto ad attività che rientrano nelle priorità del programma nei settori delle scuole, dell’istruzione superiore e degli adulti, dell’IFP, della gioventù e dello sport. Sulla base di inviti aperti a presentare candidature per progetti, qualsiasi ente pubblico o privato attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport può presentare domanda di finanziamento, con l’aiuto delle agenzie nazionali Erasmus+ con sede in tutti gli Stati membri dell’UE e nei paesi terzi associati al programma e l’ Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura.

Agenzia Erasmus per l’Italia:
Agenzia nazionale per i giovani (ANG) Gioventù, Italia
Codice Ente Nazionale: IT03
Indirizzo: Via Sabotino, 4 00195, Roma
Numero di telefono: +390637591201
E-mail: direzione@agenziagiovani.it

Sito web: http://www.agenziagiovani.it/


L’intero programma Erasmus+ si concentra su quattro priorità chiave, tra cui l’inclusione e la diversità. Le organizzazioni e gli stessi partecipanti con minori opportunità sono al centro di questa priorità. Il programma continua quindi a supportare meccanismi di inclusione dei partecipanti e risorse dedicate per rimuovere eventuali ostacoli alla loro partecipazione.

Anche nel 2023, facendo seguito all’Anno europeo della gioventù, il programma continuerà a garantire che le voci dei giovani siano ascoltate nell’Unione europea e oltre, in particolare attraverso un aumento delle attività giovanili finanziate tramite Erasmus+. Oltre a incoraggiare in tutti i diversi settori dell’istruzione progetti che cercano di sostenere la transizione verde, il programma continua a lottare per la neutralità in termini di emissioni di carbonio promuovendo modalità di trasporto sostenibili e comportamenti più responsabili dal punto di vista ambientale.

Inoltre, il programma continuerà a sostenere la dimensione giovanile nelle iniziative e nelle politiche esistenti. Allo stesso tempo, i progetti e le attività nell’ambito dell’invito Erasmus+ 2023 continueranno ad alimentare l’impegno dell’UE per il miglioramento delle competenze e la riqualificazione, fornendo così un prezioso contributo alla proposta di fare del 2023 l’ Anno europeo delle competenze.

Creato 35 anni fa, Erasmus+ è uno dei programmi più emblematici dell’UE e finora vi hanno partecipato quasi 13 milioni di persone. Con un budget totale disponibile per Erasmus+ dal 2021 al 2027 pari a 26,2 miliardi di euro, integrato da circa 2,2 miliardi di euro provenienti dagli strumenti esterni dell’UE, il programma è destinato a sostenere ancora più partecipanti e idee in Europa e oltre.

La Commissione europea ha lanciato l’invito a presentare proposte nell’ambito del bando Erasmus+ per il 2023 a seguito dell’adozione del programma di lavoro 2023.

Programma di lavoro annuale 2023

Bando Erasmus+ 2023

Guida al programma Erasmus+ 2023

Scheda informativa sul nuovo programma Erasmus+ 2021-2027
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La Commissione europea rende noto attraverso un comunicato stampa di aver approvato il 1 novembre la sua relazione sui progressi verso la realizzazione dello spazio europeo dell’istruzione. La relazione fa il punto sulle iniziative e le tendenze dell’UE in corso sui progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi a livello dell’UE in materia di istruzione e formazione, nonché definisce i compiti in vista del traguardo del 2025.

Le 40 iniziative in corso a livello dell’UE comprendono azioni politiche strategiche – dall’apprendimento misto, all’apprendimento per lo sviluppo sostenibile e la strategia europea per le università – nonché progetti finanziati dall’UE – come le accademie degli insegnanti, la coalizione per l’educazione al clima e la Centri di eccellenza professionale. Viene inoltre svolto il follow-up del lavoro dei gruppi di esperti, come quelli sulla disinformazione o sugli investimenti di qualità, insieme a misure per rendere più inclusivi il programma Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà. Grazie a un impegno comune per lo spazio europeo dell’istruzione, queste iniziative rafforzano le azioni intraprese dagli Stati membri.

Questo approccio congiunto nazionale e dell’UE è stato particolarmente efficace per affrontare le nuove sfide che i sistemi di istruzione e formazione dell’UE hanno dovuto affrontare negli ultimi due anni: la pandemia di Covid-19 e l’accoglienza di studenti e insegnanti rifugiati a seguito della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Il quadro strategico rafforzato, che riunisce gli Stati membri e le principali parti interessate, ha consentito la messa in comune di conoscenze e risorse, una condivisione organizzata di buone pratiche e l’attuazione di soluzioni concrete.

L’Osservatorio sull’istruzione e la formazione che accompagna la presente relazione indica esempi dei progressi compiuti verso gli obiettivi a livello dell’UE: l’abbandono scolastico è in calo, mentre il livello di istruzione terziaria e la partecipazione all’educazione e alla cura della prima infanzia sono in aumento. Allo stesso tempo, compaiono segnali di allarme che richiedono sforzi sistemici a lungo termine per migliorare l’equità nell’istruzione e affrontare la carenza di insegnanti. Nuovi indicatori a livello di UE in entrambi i settori sosterranno politiche basate su dati concreti e l’apprendimento reciproco.

Grazie al programma Erasmus+, al Recovery and Resilience Facility e ai fondi della politica di coesione dell’UE, si stima che la spesa totale dell’UE per l’istruzione e le competenze tra il 2021 e il 2027 triplicherà rispetto al periodo 2014-20. Pertanto, l’attenzione per l’attuazione, gli investimenti di qualità, l’assorbimento e un solido monitoraggio dei progressi da parte degli Stati membri sono essenziali per gli anni a venire per consolidare le riforme sistemiche e produrre un impatto positivo su studenti, insegnanti, economia e società.

Pacchetto Rapporto sullo stato di avanzamento

Scheda informativa sui progressi verso lo spazio europeo dell’istruzione

Osservatorio sull’istruzione e la formazione 2022

Portale dello spazio europeo dell’istruzione

Vertice sull’istruzione 2022

Erasmus+
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Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C444 del 23 novembre è stato pubblicato il bando relativo al Programma Erasmus+ il programma dell’Unione per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che copre il periodo dal 2021 al 2027.

Il bilancio totale destinato al presente invito a presentare proposte è stimato in 3 393,17 milioni di EUR.

SCARICA IL BANDO DALLA GAZZETTA UFFICIALE

Le condizioni dettagliate in italiano del presente invito a presentare proposte, comprese le priorità, sono disponibili nella guida 2023 del programma Erasmus+
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La Commissione europea in un suo comunicato stampa annuncia di aver pubblicato il 19 ottobre la relazione finale del gruppo di esperti sugli investimenti di qualità nell’istruzione e nella formazione, “Investire nel nostro futuro: investimenti di qualità nell’istruzione e nella formazione”. La relazione degli esperti si concentra su come investire al meglio il denaro pubblico in quattro aree principali della spesa per l’istruzione e la formazione nell’UE: insegnanti e formatori, infrastrutture educative, apprendimento digitale, equità e inclusione.

Il gruppo di esperti identifica pratiche di istruzione e formazione promettenti nei contesti nazionali, che possono fungere da ispirazione per i governi e gli istituti di istruzione in tutta l’UE. Questi includono iniziative per ridurre lo stress legato al lavoro degli insegnanti, promuovere il loro benessere e aumentare le loro competenze pedagogiche digitali; lezioni individuali e programmi di tutoraggio tra pari; edilizia scolastica e programmi di ristrutturazione per aumentare la qualità delle strutture; e educazione e cura della prima infanzia di qualità. Tali pratiche nazionali e riforme delle politiche educative sono regolarmente condivise nel contesto del quadro strategico dello Spazio europeo dell’istruzione attraverso i gruppi di lavoro dell’AEA , per ispirare cambiamenti positivi in ​​tutta l’Unione europea.

I risultati sottolineano anche l’importanza di valutare le politiche educative all’interno di ciascun paese, che a loro volta potrebbero guidare le future decisioni di investimento a beneficio degli studenti, degli insegnanti e dell’intera comunità educativa.

Sebbene i sistemi di istruzione e formazione differiscano da paese a paese, scrive Bruxelles, “gli Stati membri dell’UE devono affrontare sfide comuni in materia di istruzione e formazione.

In un momento in cui l’UE convoglia più fondi che mai nell’istruzione e nella formazione, la relazione evidenzia anche le sfide che devono essere superate per migliorare l’efficienza e l’efficacia della spesa e in cui approcci comuni potrebbero essere utili:

La mancanza di dati solidi sull’impatto di investimenti mirati sui risultati effettivi dell’apprendimento. Sono necessarie ulteriori prove e la Commissione è pronta a lavorare su questo sostenendo la valutazione delle politiche educative.

È necessario sviluppare valutazioni più solide delle politiche educative nazionali in generale. Ciò include la necessità di competenze sui metodi di valutazione tra i responsabili politici e la diffusione dei risultati a livello dell’UE.

Per migliorare gli investimenti di qualità nell’istruzione e nella formazione nell’UE, la Commissione lancerà entro la fine di quest’anno una nuova iniziativa per mettere a disposizione degli Stati membri strumenti, metodi e competenze flessibili ma mirati, per sostenerli nella valutazione loro politiche educative.

Il gruppo di esperti della Commissione sugli investimenti di qualità nell’istruzione e nella formazione è stato avviato nel maggio 2021 per identificare le opzioni politiche che hanno il potenziale per promuovere i risultati dell’istruzione e l’inclusività, migliorando nel contempo l’efficienza della spesa pubblica. Il gruppo ha anche lavorato su una metodologia di valutazione che le autorità competenti e altre parti interessate chiave possono utilizzare su base volontaria per valutare le loro politiche educative. Il 19 gennaio 2022 è stata pubblicata una relazione intermedia i cui risultati preliminari sono stati discussi con i rappresentanti degli Stati membri, le principali parti interessate e le organizzazioni internazionali lo stesso giorno in un seminario dedicato. I commenti ricevuti sono stati integrati nella relazione finale presentata il 19 ottobre.

Maggiori informazioni

Investire nel nostro futuro: investimenti di qualità in istruzione e formazione

Informazioni sullo Spazio europeo dell’istruzione | Spazio europeo dell’istruzione

Comunicazione sulla realizzazione di uno Spazio europeo dell’istruzione entro il 2025
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