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La rete Eurydice della Commissione ha pubblicato il 10 ottobre la relazione “Promuovere la diversità e l’inclusione nelle scuole europee”, che fornisce una panoramica delle ultime politiche e misure messe in atto dalle autorità nazionali in materia di istruzione per combattere le discriminazioni nell’istruzione scolastica. Lo comunica il sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea.

La relazione esamina la situazione degli studenti con bisogni educativi speciali, disabilità, provenienti da contesti migratori o da minoranze etniche, oltre alle misure a sostegno della parità di genere e degli studenti della comunità LGBTIQ+ o delle minoranze religiose.

Dalla relazione emerge che gli studenti con bisogni educativi speciali o con disabilità sono i principali destinatari in tutti i settori analizzati, comprese le misure volte a promuovere l’accesso e la partecipazione, le politiche di apprendimento e di sostegno sociale ed emotivo, nonché la formazione degli studenti e degli insegnanti.

Dai risultati emerge inoltre che, sebbene i sistemi di istruzione promuovano già alcune misure mirate, occorre prendere in considerazione le esigenze specifiche e multiformi di ogni singolo studente. Permangono in tutta Europa sfide quali la mancanza di un’adeguata preparazione degli insegnanti per gestire classi inclusive e finanziamenti insufficienti per inserire personale specializzato e gruppi multidisciplinari nel sistema scolastico ordinario.

L’importanza di valorizzare la diversità e l’inclusione di tutti gli studenti nell’istruzione e nella formazione è ampiamente riconosciuta nelle principali politiche dell’UE. Migliorare la qualità, l’equità e l’inclusione nell’istruzione è una priorità strategica dello spazio europeo dell’istruzione.

La Commissione sostiene gli Stati membri e le parti interessate per eventuali riforme strutturali basate sui valori dell’UE, e ha messo a disposizione corsi e seminari online sulla piattaforma europea per l’istruzione scolastica allo scopo di aiutare gli insegnanti che desiderano migliorare la tolleranza e l’inclusione nelle classi.

Sempre online è disponibile il kit europeo di strumenti per le scuole, che offre idee concrete sull’istruzione inclusiva e sul benessere a scuola. La rete Eurydice spiega e mette a confronto i sistemi di istruzione in Europa. La relazione, disponibile qui, fornisce una sintesi comparativa delle politiche e delle misure adottate nei sistemi di istruzione di 39 paesi.
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Il sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea informa che la Commissione europea ha conferito la medaglia di bronzo alla città di Reggio Emilia a riconoscimento degli sforzi compiuti per migliorare l’inclusione e la tutela dei diritti della sua comunità LGBTIQ.

La commissaria per l’Uguaglianza Helena Dalli, affiancata dalla vicepresidente Věra Jourová e dalla rappresentante del Comitato delle regioni Kate Feeney, ha annunciato le vincitrici di quest’anno del Premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità in occasione di una cerimonia di alto livello tenutasi a Bruxelles.

Sono nove le amministrazioni locali di sette paesi che si sono aggiudicate le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo in tre categorie diverse.

Reggio Emilia ha vinto il bronzo nella categoria speciale a promozione dell’uguaglianza LGBTIQ per le iniziative e gli investimenti finalizzati all’attuazione di strategie a favore della comunità LBGTIQ. Il documento unico di programmazione della città comprende una normativa e un piano d’azione locale in materia di discriminazione per sostenere le iniziative. Due vicesindaci, due dipartimenti dedicati e un comitato del consiglio comunale si occupano di trainare il progresso.

La città polacca di Danzica ha conquistato la medaglia d’oro, mentre il governo regionale della Catalogna, in Spagna, si è guadagnato la medaglia d’argento.

Nella categoria delle amministrazioni locali con oltre 50 000 abitanti, la città spagnola Terrassa ha ricevuto la medaglia d’oro. Le vincitrici dell’argento e del bronzo sono rispettivamente Bruxelles e Helsinki.

La medaglia d’oro nella categoria delle amministrazioni locali con meno di 50 000 abitanti è stata assegnata alla città spagnola di La Zarza. Albona, in Croazia, ha ottenuto l’argento, mentre il comune portoghese di Fundão si è meritato il bronzo.

Il Premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità coincide con l’avvio dell’ iniziativa annuale del Mese europeo della diversità, che si occupa di sensibilizzare sull’importanza della diversità e dell’inclusione sui posti di lavoro e nella società.

Il Premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità riconosce il lavoro compiuto da città e regioni dell’Unione europea per la promozione dell’inclusione e la creazione di società libere dalla discriminazione.

Il concorso rappresenta un’occasione per le amministrazioni locali per porre sotto i riflettori politiche e iniziative che danno vita a spazi cittadini improntati su una maggiore diversità e inclusione
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Pone l’accento sulle iniziative che favoriscono la diversità e l’inclusione in termini di sesso, razza od origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età, uguaglianza LGBTIQ e di intersezionalità, ovvero il rapporto interconnesso di forme di categorizzazione sociale differenti.

È possibile trovare maggiori informazioni sul Premio e sul suo funzionamento nei documenti multimediali.
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Il sito del CEMR segnala che in Francia e in Italia, due comuni stanno lavorando sull’intersezionalità e la diversità, che “sono al centro dell’uguaglianza di genere”. Dall’help desk multiformato ai giocattoli rappresentativi, ci mostrano che l’intersezionalità è una questione concreta e trasversale.

Il Comune di Bologna è impegnato e attivo nel perseguimento dell’uguaglianza e della giustizia per tutti, sia all’interno della propria amministrazione che al servizio dei cittadini.

La città ha creato un piano d’azione positivo pluriennale per realizzare i suoi obiettivi di pari opportunità e affrontare le disuguaglianze legate al genere, alla disabilità, all’età e all’orientamento sessuale. Il piano comprende misure per garantire documenti e siti web accessibili, per fornire corsi di formazione e per organizzare scambi di esperienze.

Dal 2021, Bologna fa parte di una campagna promossa da Period Think Tank – Data to Count per consentire l’accesso aperto e pubblico ai dati che misurano l’impatto delle politiche pubbliche sulla dimensione di genere.

Bologna, in collaborazione con la Rete regionale contro le discriminazioni della Regione Emilia Romagna, offre ai residenti un servizio di sportello antidiscriminazione. Il suo scopo è quello di accogliere, ascoltare, guidare e sostenere le vittime, testimoni diretti e indiretti di discriminazioni su base razziale, etnica o religiosa.

Lo sportello offre tre format per effettuare segnalazioni e ottenere consulenze: è aperto un ufficio permanente presso il Centro Interculturale Zonarelli; è attivo un numero telefonico nei giorni feriali ed è disponibile un numero WhatsApp per lasciare messaggi vocali in qualsiasi momento; infine, è possibile compilare un modulo online per effettuare segnalazioni.

La Carta per l’uguaglianza sul sito AICCRE

Guida CEMR all’intersezionalità per i governi locali e regionali (2022)

Igualtats Connectades: Toolkit per incorporare l’intersezionalità nelle politiche locali (2019)

Piano d’Azione Positivo Bologna 2022-2024

>Giocattoli per educare alla diversità
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E’ aperta la candidatura per il “Premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità“. Lanciato dalla Commissione europea nel 2021, questo premio è aperto a tutte le autorità locali dell’UE che stanno costruendo in modo più equo società promuovendo la diversità e l’inclusione in termini di: sesso, origine razziale o etnica, religione o credo, disabilità, età, identità LGBTIQ.

Sono previste due categorie di premi:

Enti locali con meno di 50.000 abitanti
Enti locali con più di 50.000 abitanti

Verrà inoltre assegnato un premio speciale per le iniziative sull’uguaglianza LGBTIQ.​

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 15.02.2023. Per ulteriori informazioni, visitare il sito web del Premio
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Il sito del CEMR informa che dal 4 al 9 settembre 2022 si terrà a Berlino la 25a Conferenza Internazionale Metropolis 2022, organizzata dal Ministero Federale Tedesco del Lavoro e degli Affari Sociali in stretta collaborazione con Metropolis International.

Esperti, responsabili politici, ricercatori e leader aziendali riuniranno molteplici prospettive, approfondimenti e prove su migrazione, integrazione, inclusione e diversità. Tra i relatori ci sarà il Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), António Vitorino.

I temi chiave di questa edizione di IMC includono l’impatto di varie crisi sulla migrazione e la mobilità, gli sviluppi tecnologici e il futuro del lavoro, il cambiamento climatico e le implicazioni per la migrazione e le condizioni per una migrazione equa. La conferenza si terrà di persona a Berlino e online in tutto il mondo.

Martedì 6 settembre, dalle 11:30 alle 13:00, il CCRE parteciperà a un panel su “Crisi globale – responsabilità locali”. Insieme ai rappresentanti delle città di Berlino, Varsavia, Beirut e Gazianptep discuterà di come le città rispondono a crisi multiple. Per saperne di più sulla conferenza e per iscriverti clicca qui.
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Il sito del Consiglio d’Europa informa del Forum IDAHOT+ 2022 che si sta svolgendo a Limassol, Cipro (12 e 13 maggio), in vista della Giornata internazionale contro l’omofobia, che si celebra martedì 17 maggio.

Intervenendo durante il dibattito “La guerra in Ucraina: sfide per i nostri valori comuni europei attraverso le esperienze delle persone LGBTI+”, Triantafillos Loukarelis, Presidente del Comitato direttivo sull’antidiscriminazione, la diversità e l’inclusione (CDADI) del Consiglio d’Europa, ha sottolineato che i valori e i principi dell’Organizzazione sono più importanti che mai durante l’attuale aggressione armata ed è necessario utilizzare appieno gli strumenti per combattere il discorso dell’odio, i reati di odio e la discriminazione basati su qualsiasi motivo, in linea con la posizione del CDADI.

Il Presidente ha dichiarato che l’Unità SOGI valuta regolarmente le esigenze delle organizzazioni LGBTI ucraine e ha offerto sovvenzioni per fornire un rifugio di emergenza in aree sicure, il trasferimento all’estero, accesso gratuito a cure ormonali, nonché assistenza psicologica, legale e di altra natura.

Organizzato congiuntamente da Cipro e Regno Unito, con il sostegno dell’Unità Orientamento sessuale e identità di genere (SOGI) del Consiglio d’Europa, il Forum ha l’obiettivo di rafforzare la cooperazione e la comprensione delle politiche LGBTI+ tra i governi europei, le organizzazioni intergovernative internazionali, la società civile internazionale, le aziende, il mondo accademico e altre parti coinvolte.
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