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In un parere adottato nella sessione plenaria di maggio, il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha approvato il piano d’azione per l’economia sociale della Commissione europea.

Lo rende noto il sito del CESE.

“Ora è il momento di attuare questo piano con misure audaci e a lungo termine. Il CESE presenta numerose proposte innovative e concrete per garantire che il potenziale dell’economia sociale sia pienamente sfruttato nel maggior numero possibile di Stati membri dell’UE”, scrive la relazione del CESE.

Nell’ampio piano della Commissione, il CESE ha individuato quattro settori chiave in cui ritiene che la Commissione potrebbe fare un ulteriore passo avanti, adottando misure più incisive:

Cooperazione tra amministrazioni pubbliche e imprese dell’economia sociale.

Il CESE sottolinea la necessità di trovare forme di cooperazione più agili per la pubblica amministrazione e le imprese dell’economia sociale che collaborino a livello locale nella fornitura di servizi di interesse generale. Una solida base giuridica, ad esempio una chiara distinzione nella direttiva sugli appalti pubblici tra il perseguimento dell’interesse generale e le attività guidate dalla concorrenza, contribuirebbe a migliorare l’accesso agli appalti pubblici per le imprese dell’economia sociale.

Aiuto di Stato

Il CESE ritiene che non sarà sufficiente organizzare workshop e webinar, come suggerisce la Commissione, per aiutare gli Stati membri a comprendere meglio le norme che disciplinano gli aiuti di Stato e utilizzare tutta la flessibilità a loro disposizione per aiutare le imprese dell’economia sociale. Sarà necessaria un’azione normativa, possibilmente sotto forma di linee guida, per chiarire i requisiti di accesso e l’importo del sostegno disponibile.

Investimenti e strumenti finanziari.

È positivo lanciare nuovi prodotti finanziari per mobilitare finanziamenti privati ​​per le imprese dell’economia sociale, come previsto nel piano d’azione; tuttavia, il CESE sottolinea che molte imprese dell’economia sociale sono troppo piccole per pensare in termini di investimenti. Hanno bisogno di supporto per ottenere l’accesso solo al credito quotidiano. Ciò che li aiuterebbe maggiormente sarebbe un sistema di crediti e prestiti garantiti, come già in atto per le PMI in tutta l’Unione europea, istituito dagli Stati membri con il sostegno dell’UE.

Tassazione

Il CESE si compiace che il piano d’azione sottolinei la necessità di disposizioni fiscali specifiche per l’economia sociale, ma afferma che è necessario accompagnare gli Stati membri nel percorso verso un’armonizzazione fiscale coordinata, magari ispirata da buone pratiche negli Stati membri come le esenzioni fiscali sugli utili non distribuiti, aliquote IVA più basse, riduzioni o esenzioni dai costi delle assicurazioni sociali.

Il CESE ha anche tra l’altro organizzato la Giornata europea delle imprese dell’economia sociale e ha co-organizzato eventi di alto livello in tutta Europa , compreso il recente Social economy, the future of Europe , svoltosi al Parlamento europeo a Strasburgo nel marzo 2022.
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