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Il Comitato Cultura delle Città e Governi Locali Uniti (UCLG) annuncia il lancio del bando di concorso per il prestigioso 6° Premio UCLG-Città del Messico-Cultura 21.

Questo premio biennale riconosce progetti eccezionali e buone pratiche guidate da città, governi locali e regionali e individui che promuovono in modo significativo i diritti culturali per lo sviluppo locale sostenibile.

Lo annuncia il sito dl CEMR.

Informazioni sul premio:

Il Premio UCLG-Città del Messico-Cultura 21 mette in risalto le iniziative che difendono i diritti culturali celebrando progetti innovativi. Il premio mira a ispirare e promuovere le migliori pratiche nel campo della sostenibilità culturale.

Processo di candidatura:

Il processo di candidatura per i governi locali e regionali è diviso in due fasi:

Fase 1: le città, i governi locali e regionali sono invitati a presentare moduli di domanda parzialmente compilati, concentrandosi sui campi evidenziati, entro il 16 febbraio 2024 .

Fase 2: I finalisti saranno invitati a presentare la propria candidatura completa inviando il modulo di domanda compilato entro il 3 aprile 2024.

Delibera della Giuria:

La giuria si riunirà per la sua riunione finale nel maggio 2024 per valutare le candidature. I vincitori del 6° Premio UCLG-Città del Messico-Cultura 21 saranno annunciati a maggio 2024 . La cerimonia di premiazione è prevista per luglio o settembre 2024 .

Saperne di più:

Per informazioni dettagliate sul premio e sulla procedura di candidatura, visitare https://www.agenda21culture.net/award
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La Commissione europea in un comunicato rende noto di aver pubblicato il 16 gennaio l’invito a presentare proposte 2024 per la circolazione delle opere letterarie europee nell’ambito del programma Europa creativa. Sostenuta da un bilancio di 5 milioni di €, questa iniziativa mira a facilitare la traduzione, la pubblicazione, la distribuzione e la promozione di vari generi di opere letterarie europee, tra cui romanzi, poesie e fumetti, attraverso circa 40 progetti.

Nel 2024 l’invito continuerà a sostenere l’Ucraina nel campo dell’editoria, consentendo la pubblicazione di opere letterarie in lingua ucraina scritte da rifugiati e sfollati.

I soggetti ammissibili, indipendentemente dal fatto che si candidino singolarmente o nell’ambito di un consorzio, sono invitati a elaborare strategie editoriali e promozionali complete per progetti che comportino almeno cinque opere letterarie ammissibili, tradotte da e verso le lingue ammissibili.

Le dimensioni dei progetti finanziati variano da progetti su piccola scala (fino a 10 libri, 100 000 €) a progetti su media scala (fino a 20 libri, 200 000 €) fino a progetti su larga scala (almeno 21 libri, 300 000 €). I progetti devono rispettare le condizioni generali di ammissibilità e comprendere almeno cinque traduzioni. Il termine ultimo per l’iscrizione è il 16 aprile 2024. Per ottenere informazioni dettagliate e consultare le procedure di candidatura si veda la pagina dell’invito sul portale “Finanziamenti e appalti” dell’UE.
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L’iniziativa delle Giornate europee del patrimonio celebra la fine delle attività di questa stagione mostrando il ricco mosaico di tesori culturali, storici e artistici che definiscono il cuore e l’anima d’Europa e ne plasmano l’identità collettiva. Lo scrive in una nota il Consiglio d’Europa

Da metà agosto a inizio novembre 2023, decine di migliaia di eventi in Europa hanno aperto al pubblico le porte dei tesori del patrimonio europeo, offrendo un’esperienza coinvolgente degli aspetti tangibili e intangibili della nostra eredità culturale condivisa. Nell’ambito del tema paneuropeo “patrimonio vivente”, gli eventi di quest’anno hanno incoraggiato i partecipanti a confrontarsi con le tradizioni e le pratiche culturali, nonché con le conoscenze e le competenze tramandate di generazione in generazione.

Per tutta la stagione 2023, i visitatori delle Giornate europee del patrimonio hanno avuto l’opportunità di esplorare i siti del patrimonio, i musei e i monumenti storici, scoprendo la storia vivente che li circonda. I partecipanti di 48 paesi hanno potuto assistere a una serie di attività, tra cui visite guidate, laboratori, mostre e spettacoli che hanno esibito la vitalità del patrimonio culturale europeo. Dalle giornate dedicate all’artigianato a Skansen, Svezia, all’esplorazione dell’arte calcografica a Saint-Denis, Francia, fino alle visite guidate in lingua ucraina a Villa Borghese a Roma, e alla scoperta dei tesori archeologici a Münster, Germania, il tema “patrimonio vivente” ha permesso un’esplorazione dinamica dei modi in cui il passato continua a plasmare il presente.

Il tema del prossimo anno sarà “percorsi, reti e connessioni”.

I preparativi per gli eventi del prossimo anno sono già in corso e gli organizzatori si stanno preparando per creare un’esperienza coinvolgente e arricchente per i partecipanti del 2024. L’iniziativa delle Giornate europee del patrimonio invita le comunità, i siti del patrimonio e le istituzioni culturali a unire le forze per esplorare il tema paneuropeo del 2024 “percorsi, reti e connessioni”.
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La Commissione europea e l’Alto rappresentante hanno adottato il 6 dicembre una Comunicazione “Non c’è posto per l’odio: un’Europa unita contro l’odio”, un appello all’azione rivolto a tutti gli europei affinché si oppongano all’odio e sostengano la tolleranza e il rispetto.

Nelle ultime settimane abbiamo assistito in Europa a scene che speravamo di non rivedere mai più, scrive la Commissione. L’Europa sta registrando un aumento allarmante dei discorsi e dei crimini generati dall’odio e le prove dimostrano che le comunità ebraiche e musulmane sono particolarmente colpite.

Con la comunicazione odierna la Commissione e l’Alto rappresentante intensificano gli sforzi per combattere l’odio in tutte le sue forme, rafforzando l’azione in una serie di politiche , tra cui sicurezza, digitale, istruzione, cultura e sport. Ciò include finanziamenti aggiuntivi per proteggere i luoghi di culto e sarà supportato dalla designazione di inviati con un mandato esplicito per massimizzare il potenziale delle politiche dell’UE per combattere l’odio.

La tutela delle persone e degli spazi pubblici è una priorità, sottolinea Bruxelles. La Commissione anticiperà al 2023 il bando del Fondo Sicurezza Interna, inizialmente previsto per il 2024, con particolare attenzione ai luoghi di culto ebraici, con un budget maggiore. Il programma PROTECT sarà rafforzato nel 2024 con finanziamenti aggiuntivi per la protezione degli spazi pubblici e dei luoghi di culto di tutte le fedi, compreso un aumento di 5 milioni di euro per affrontare le minacce poste dal crescente antisemitismo.

Per proteggersi dalle minacce online, la Commissione spingerà per finalizzare un codice di condotta rafforzato per contrastare l’illecito incitamento all’odio online entro febbraio 2024 per basarsi sui nuovi obblighi orizzontali per le piattaforme online previsti dalla legge sui servizi digitali. Rafforzerà inoltre la sua cooperazione con le organizzazioni della società civile, gli esperti, i segnalatori attendibili e le autorità pubbliche per individuare i discorsi di incitamento all’odio online.

I coordinatori della Commissione per l’antirazzismo, la lotta all’antisemitismo, la promozione della vita ebraica e la lotta all’odio anti-musulmano hanno svolto in passato un ruolo importante nel coinvolgere comunità e cittadini. Questo lavoro sarà ora ulteriormente rafforzato e i coordinatori saranno promossi al grado di inviati, che avranno il mandato specifico di approfondire il coordinamento, anche attraverso progetti specifici finanziati dall’UE, e massimizzare il potenziale delle politiche dell’UE per combattere l’odio, online e offline.

La conoscenza e la consapevolezza sono fondamentali per il rispetto e la tolleranza reciproci. I vettori più potenti di questi valori sono integrati nella vita di tutti i giorni: i media, l’istruzione, la cultura e lo sport. A tal fine, la Commissione sosterrà corsi di formazione per giornalisti sul rispetto degli standard dei media e sul riconoscimento dell’incitamento all’odio e porterà avanti progetti volti a promuovere l’inclusione e la diversità nell’istruzione, nella cultura e nello sport.

L’Unione Europea intensificherà inoltre il sostegno ai fact checker , all’interno dell’UE e nel mondo di lingua araba.

La lotta all’odio è una preoccupazione globale e la cooperazione internazionale è una necessità. Lavorare a stretto contatto con i responsabili della promozione dei diritti a livello globale, regionale e nazionale rafforza la credibilità e l’efficacia dell’azione dell’UE all’interno e all’esterno dell’Unione: la Commissione e l’Alto rappresentante rafforzeranno il loro impegno e le loro reti a tutti i livelli, sfruttando il lavoro diplomatico dell’UE e azioni concrete e partenariati esterni.

All’inizio del 2024 la Commissione organizzerà una conferenza ad alto livello contro l’odio con partecipanti di alto profilo impegnati nella lotta contro l’odio e la discriminazione. Seguiranno dialoghi europei per la riconciliazione, che riuniranno i cittadini di tutta l’UE, in particolare i giovani, con decisori, esperti e membri delle comunità più colpite. Questo processo culminerà in raccomandazioni su come costruire ponti tra comunità fratturate e dare vita al motto dell’UE di vivere “Uniti nella diversità”.

Comunicazione “Non c’è posto per l’odio: un’Europa unita contro l’odio”.
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Il primo rapporto generale dell’Osservatorio sull’insegnamento della storia in Europa (OHTE) del Consiglio d’Europa, pubblicato il 30 novembre a Strasburgo, sottolinea le preoccupazioni degli insegnanti, secondo i quali il sovraccarico dei programmi scolastici e le pressioni esercitate sull’insegnamento costituiscono i principali ostacoli all’insegnamento della storia in Europa.

Il rapporto, presentato durante la 3a Conferenza annuale dell’OHTE, “Insegnare la storia: insegnare la pace?”, descrive chiaramente il modo in cui viene insegnata la storia nei 16 Stati membri dell’OHTE e in Ucraina, paese osservatore. Copre temi come gli aspetti formali dei programmi scolastici e delle pratiche in classe, le difficoltà riscontrate dagli insegnanti, il ruolo della storia nei sistemi educativi, i manuali scolastici e altre risorse pedagogiche, la dinamica dell’insegnamento, i risultati dell’apprendimento e la valutazione degli studenti.

Il Vice Segretario generale del Consiglio d’Europa, Bjørn Berge, ha elogiato il lavoro dell’osservatorio in quanto innovazione all’avanguardia nel quadro delle norme del Consiglio d’Europa volta a insegnare la storia in modo da creare nei cittadini fiducia nella democrazia e fornire loro le competenze necessarie per comprendere e difendere la cultura democratica. “L’Osservatorio sull’insegnamento della storia riunisce governi ed esperti di tutti gli Stati membri allo scopo di giungere a un consenso comune sui fatti e contribuire al rispetto di punti di vista diversi, elemento essenziale per riconciliarsi con il passato. È un esempio perfetto dell’evoluzione del nostro approccio e potrà solo rafforzarsi man mano che altri Stati membri sceglieranno di aderirvi”, ha dichiarato.

Il Presidente del Comitato direttivo dell’OHTE, Alain Lamassoure, ha sottolineato l’importanza del lavoro dell’osservatorio. “Ricorriamo alla storia per capire il presente e l’impatto che potrebbe avere sul futuro. Tuttavia, la storia può anche essere manipolata, con gravi conseguenze sui diritti umani e sulla democrazia. Oggi, dobbiamo chiederci in che modo i giovani europei sono preparati ad ascoltare la storia delle loro origini. L’osservatorio è nato dalla necessità di ogni paese di sapere come rispondere a nuove circostanze e al costante flusso di cambiamenti in un mondo complesso”, ha dichiarato.

I 15 risultati chiave del rapporto (sintesi) mostrano che la storia viene insegnata fin dalla scuola primaria e che nella maggior parte degli Stati le lezioni di storia includono l’insegnamento delle minoranze, ma meno della metà menziona esplicitamente la dimensione europea.

Guarda il video che presenta una selezione dei principali risultati della relazione generale dell’OHTE.
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È stato lanciato un nuovo invito a presentare candidature per le reti europee delle organizzazioni culturali e creative nell’ambito del programma Europa creativa.

Con una dotazione di oltre 39,7 milioni di € per il periodo 2024-2027, l’invito sosterrà reti di organizzazioni aderenti di diversi paesi che condividono una missione, norme di governance, diritti e obblighi dei membri. Queste reti raggruppano organizzazioni attive in diversi settori quali l’architettura, il patrimonio culturale, la musica, le arti dello spettacolo, i libri e l’editoria.

L’invito per il 2024 è aperto fino al 7 marzo 2024 sul portale dedicato ai finanziamenti e agli appalti (portale “Funding & tender opportunities”) dell’UE.

Grazie a questo sostegno, le organizzazioni potranno rafforzare la capacità dei settori culturali e creativi europei di coltivare talenti, far fronte a sfide comuni, innovare, prosperare e generare occupazione e crescita. Questa azione dovrebbe sostenere circa 30 reti che coprono la gamma più ampia possibile di settori culturali e creativi.

Il programma Europa creativa 2021-2027 dispone di una dotazione di 2,44 miliardi di €, rispetto ai 1,47 miliardi del programma precedente (2014-2020). Europa creativa investe in azioni che rafforzano la diversità culturale e rispondono alle esigenze e alle sfide dei settori culturali e creativi.
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Il sito della Rappresentanza italiana della Commissione euroea informa che il programma Europa creativa ha lanciato i primi tre bandi di finanziamento per il 2024, offrendo un sostegno significativo ai settori culturali e creativi europei.



L’invito a presentare progetti di cooperazione europea, con un bilancio di circa 60 milioni di €, rafforzerà la collaborazione transfrontaliera tra le organizzazioni culturali e sosterrà lo sviluppo, la sperimentazione e la diffusione di pratiche innovative nonché la creazione di contenuti artistici europei, finanziando almeno 130 progetti.

Un nuovo bando, dotato di un bilancio di 47,4 milioni di €, offrirà sostegno a circa 15 piattaforme per la promozione di artisti emergenti nel periodo 2024-2027. Ogni piattaforma sosterrà almeno 50 artisti emergenti all’anno. Grazie ai finanziamenti di Europa creativa, dal 2021 al 2023, 16 piattaforme europee per la promozione di artisti emergenti hanno già fornito sostegno agli artisti europei emergenti e alle loro opere in tutta Europa e nel mondo.

Infine, l’iniziativa enti culturali paneuropei mira a sostenere in particolare le orchestre, con un’ampia portata geografica. Grazie a questo bando, con un bilancio di 7,2 milioni di € per il periodo 2024-2027, gli enti riceveranno sovvenzioni per offrire opportunità di formazione, professionalizzazione e performance a giovani artisti di talento. Per ricevere questo finanziamento saranno selezionate fino a cinque orchestre distribuite su un’ampia area geografica.

Il termine di presentazione delle candidature per i tre bandi è gennaio 2024. Maggiori informazioni sulla procedura di candidatura e sui dettagli del bando sono disponibili sul portale Finanziamenti e appalti dell’UE. Il programma Europa creativa 2021-2027 dispone di un bilancio di 2,44 miliardi di €, rispetto ai 1,47 miliardi di € del programma precedente (2014-2020). Europa creativa investe in azioni che rafforzano la diversità culturale e rispondono alle esigenze e alle sfide dei settori culturali e creativi.
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La Festa del Cinema di Roma quest’anno vede la presenza dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea in qualità di partner istituzionali. L’obiettivo è mettere in luce il sostegno dell’Unione europea (Ue) alle industrie culturali e creative. Lo sottolinea un comunicato stampa apparso sul sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea.

Il programma Europa Creativa è il principale strumento messo in campo dalla Commissione con una dotazione complessiva di 2,44 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.

La sezione MEDIA del programma Europa Creativa supporta le industrie cinematografiche e audiovisive a sviluppare, distribuire e promuovere le opere europee, al fine di rafforzare la competitività europea a livello mondiale tenendo conto dell’attuale contesto digitale.

Parlamento e Commissione europea saranno presenti durante tutta la durata del festival con uno stand all’interno del Villaggio per informare sulle principali tematiche di attualità europea e sensibilizzare i cittadini sull’importanza del voto in vista delle elezioni europee del 9 giugno 2024.

Inoltre, nell’ambito dell’Anno europeo delle competenze, il 26 ottobre, alle ore 14:30, presso la Casa del Cinema si terrà un convegno sulle competenze legate al campo cinematografico e audiovisivo. Parteciperanno rappresentanti istituzionali, giornalisti, funzionari della Commissione europea ed esperti del settore.

Scopri il programma completo
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