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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 323 del 19 dicembre pubblica la Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea che istituisce il programma strategico per il decennio digitale 2030

La presente decisione istituisce il programma strategico per il decennio digitale 2030 e definisce un meccanismo di monitoraggio e cooperazione per tale programma, concepito per: creare un ambiente favorevole all’innovazione e agli investimenti attraverso la definizione di una direzione chiara per la trasformazione digitale dell’Unione e per il conseguimento degli obiettivi digitali a livello di Unione entro il 2030 sulla base di indicatori misurabili;

strutturare e stimolare la cooperazione tra il Parlamento europeo, il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri;


La presente decisione istituisce anche un quadro per i progetti multinazionali.

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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 476 del 15 dicembre pubblica la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili

Un’assistenza a lungo termine di alta qualità, accessibile e a prezzi sostenibili, scrive il documento, permette alle persone bisognose di assistenza di mantenere la propria autonomia il più a lungo possibile e di vivere in modo dignitoso. Concorre a tutelare i diritti umani, a promuovere il progresso sociale e la solidarietà intergenerazionale e a lottare contro l’esclusione sociale e la discriminazione e può contribuire a creare posti di lavoro.

La raccomandazione del Consiglio è volta a migliorare l’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili per tutti coloro che ne hanno bisogno e riguarda tutte le persone che necessitano di assistenza a lungo termine e tutti i prestatori di assistenza formale e informale. Si applica all’assistenza a lungo termine erogata in tutti i contesti di assistenza.

LA DICHIARAZIONE COMPLETA IN ITALIANO (PDF)
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Il sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea comunica che la Commissione ha accolto il 29 novembre con favore l’accordo politico provvisorio raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sugli elementi centrali del regolamento relativo alla sicurezza generale dei prodotti, facente seguito alla proposta della Commissione.

L’accordo stabilirà nuove norme per garantire che all’interno dell’Unione ai consumatori siano venduti solo prodotti sicuri, sia in negozio sia online, indipendentemente dal fatto che tali prodotti siano stati fabbricati nell’UE o altrove.

Il regolamento affronterà anche i rischi collegati ai nuovi prodotti tecnologici, come i rischi di cibersicurezza, e introdurrà norme sulla sicurezza dei prodotti per il mercato online. Le nuove norme sono in linea e coerenti con la normativa sui servizi digitali.

Il Parlamento europeo e il Consiglio dovranno ora adottare formalmente l’accordo politico.
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Come annunciato ai cittadini nel corso della Conferenza sul futuro dell’Europa, il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione e la Commissione europea organizzano il 2 dicembre prossimo presso la sede del Parlamento europeo a Bruxelles un evento per fare il punto sulla Conferenza.

L’evento prevede uno scambio interattivo con i cittadini che hanno partecipato ai panel europei dei cittadini e con i rappresentanti dei panel nazionali e degli eventi. I rappresentanti di alto livello delle tre istituzioni spiegheranno in che modo stanno dando seguito alla Conferenza e alle sue proposte.

Il programma dell’evento sarà disponibile sulla piattaforma della Conferenza. Le sessioni pubbliche dell’evento saranno trasmesse in streaming sulla piattaforma della Conferenza e sul Centro multimediale del PE.

Negli ultimi mesi, le tre istituzioni hanno lavorato per rispettare l’impegno di dar seguito alle proposte della Conferenza, avviando il processo di attuazione e di verifica secondo le rispettive competenze previste dai Trattati UE. Le 49 proposte della Conferenza includono più di 300 provvedimenti su come realizzarle suddivise in nove temi, e sono basate sulle raccomandazioni formulate dai panel europei e nazionali dei cittadini e sui contributi degli eventi nazionali, della piattaforma digitale multilingue e dalle discussioni della Plenaria e i nove gruppi di lavoro tematici.
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Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato il 24 ottobre gli elementi costitutivi finali dell’Unione europea della sanità: il regolamento sulle minacce gravi per la salute a carattere transfrontaliero, il regolamento sul mandato esteso del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e il regolamento quadro sulle emergenze per fornire poteri extra all’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA). Lo rende noto un comunicato stampa della Commissione europea.

Queste nuove regole completano l’Unione europea della sanità, costruendo un potente quadro giuridico per migliorare la capacità dell’UE nei settori vitali di prevenzione, preparazione, sorveglianza, valutazione del rischio, allerta precoce e risposta.

Con l’adozione del regolamento sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero l’UE avrà:

una solida pianificazione della preparazione e un sistema di sorveglianza più integrato;

una migliore capacità di un’accurata valutazione del rischio e di una risposta mirata;

solidi meccanismi per l’approvvigionamento congiunto di contromisure mediche;

la possibilità di adottare misure comuni a livello dell’UE per affrontare le future minacce sanitarie transfrontaliere.
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Un comunicato stampa del Consiglio dell’Unione europea rende noto che nel tentativo di aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’UE, gli Stati membri hanno raggiunto il 26 luglio un accordo politico su una riduzione volontaria della domanda di gas naturale del 15% questo inverno. Il regolamento del Consiglio dell’Unione prevede anche la possibilità di attivare una “allerta dell’Unione” sulla sicurezza dell’approvvigionamento, nel qual caso la riduzione della domanda di gas diventerebbe obbligatoria.

Lo scopo della riduzione della domanda di gas è quello di risparmiare prima dell’inverno per prepararsi a possibili interruzioni delle forniture di gas dalla Russia che utilizza continuamente le forniture di energia come arma.

Gli Stati membri hanno concordato di ridurre la domanda di gas del 15% rispetto al consumo medio degli ultimi cinque anni, tra il 1 agosto 2022 e il 31 marzo 2023, con misure di propria scelta.

Il Consiglio ha specificato alcune esenzioni e possibilità per richiedere una deroga all’obiettivo di riduzione obbligatorio, al fine di riflettere le situazioni particolari degli Stati membri e garantire che le riduzioni di gas siano efficaci in aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento nell’UE.

Il regolamento è un provvedimento eccezionale e straordinario, previsto per un tempo limitato. Pertanto si applicherà per un anno e la Commissione europea effettuerà un riesame per valutarne l’estensione alla luce della situazione generale dell’approvvigionamento di gas dell’UE, entro maggio 2023.

Il testo concordato sarà formalmente adottato mediante procedura scritta. La procedura scritta sarà avviata e conclusa nei prossimi giorni, a seguito di revisioni tecniche del testo.

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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C245 del 8 giugno pubblica le Conclusioni del Consiglio dell’Unione europeavsulla protezione e la sicurezza dei giornalisti e degli altri professionisti dei media.

Nel documento si incoraggia nel quadro dell’attuale forum europeo dei mezzi di informazione, l’organizzazione periodica di discussioni e scambi di migliori pratiche in materia di protezione e sicurezza dei giornalisti e degli altri professionisti dei media, facilitando il dialogo sugli sviluppi pertinenti con i portatori di interessi.

Il Consiglio invita a continuare a valutare i progetti pilota e le azioni preparatorie esistenti a sostegno della libertà e del pluralismo dei media, al fine di ampliarli e renderli a più lungo termine.

Per il Consiglio occorre rafforzare i finanziamenti a favore del giornalismo indipendente e d’inchiesta, che apporta un contributo fondamentale alla vita pubblica e democratica, anche sulla base dell’iniziativa NEWS e ispirandosi, ad esempio, all’esperienza di InvestEU.

Il Consiglio invita a tenere conto della sicurezza online e della libertà di parola dei giornalisti e degli altri professionisti dei media in tutte le iniziative pertinenti derivanti dalla strategia digitale dell’UE.

Per il Consiglio, tra l’altro, è necessario promuovere la sicurezza online e l’empowerment digitale dei giornalisti e degli altri professionisti dei media, in particolare per quanto riguarda le giornaliste, i giornalisti appartenenti a minoranze o a gruppi socialmente emarginati, ad esempio promuovendo la creazione di gruppi di esperti dedicati che raccolgano informazioni e condividano buone pratiche su come affrontare attacchi e minacce online, che potrebbero riunire rappresentanti dei media e autorità di regolamentazione a livello dell’UE o degli Stati membri, funzionari delle autorità di contrasto e funzionari responsabili della cibersicurezza.

IL DOCUMENTO COMPLETO IN ITALIANO (PDF)
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La Gazzetta ufficiale C243 del 27 giugno pubblica una Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea relativa all’apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile

Nel documento, tra l’altro, il Consiglio dell’Unione raccomanda agli Stati membri “nel pieno rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità” di: Intensificare e potenziare gli sforzi volti a sostenere i sistemi di istruzione e formazione nell’adozione di misure a favore della transizione verde e dello sviluppo sostenibile, in modo che i discenti di tutte le età e di qualsiasi provenienza possano accedere a un’istruzione e a una formazione eque, inclusive e di elevata qualità in materia di sostenibilità, cambiamenti climatici, protezione dell’ambiente e biodiversità, tenendo debitamente conto delle considerazioni ambientali, sociali ed economiche.

Definire l’apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile come uno dei settori prioritari nelle politiche e nei programmi di istruzione e formazione al fine di sostenere e consentire il contributo del settore a un futuro sostenibile, integrato in una visione olistica dell’istruzione. Attuare e sviluppare ulteriormente approcci globali e collaborativi all’insegnamento e all’apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile che coinvolgano tutte le parti interessate del sistema di istruzione e formazione e i portatori di interessi di altri settori pertinenti.

Offrire una serie di opportunità di apprendimento in contesti formali, non formali e informali, in modo che gli individui di tutte le età possano prepararsi per la transizione verde e contribuirvi attivamente, nonché agire a favore di un’economia ecocompatibile, sostenibile, circolare e a impatto climatico zero e di società giuste, inclusive e pacifiche.

rafforzare, anche attraverso un sostegno finanziario in linea con i regimi di sostegno finanziario nazionali pertinenti, un apprendimento permanente di alta qualità per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile, compresi tirocini, apprendistati, volontariato, attività extracurricolari, attività di animazione socioeducativa e altre forme di apprendimento formale, non formale e informale, insieme ai legami tra di esse. Incoraggiare e riconoscere le azioni e i programmi di impegno civico a tale riguardo.

LA RACCOMANDAZIONE INTEGRALE IN ITALIANO (PDF)
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