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Il 20 aprile i prestatori di servizi di assistenza a lungo termine, le parti sociali e gli erogatori di istruzione e formazione, con il sostegno della Commissione europea, hanno istituito un partenariato su vasta scala per le competenze nel settore dell’assistenza a lungo termine. Il partenariato è volto a migliorare sia i percorsi professionali sia la qualità dell’assistenza prestata, rendendo più attraente il settore dell’assistenza a lungo termine.

I partner si impegnano a consentire e a contribuire alla formazione di almeno il 60% della forza lavoro nel settore dell’assistenza a lungo termine (3,8 milioni di lavoratori) ogni anno fino al 2030.

Con l’invecchiamento della popolazione europea, la domanda di assistenza è in aumento. Oltre 6,3 milioni di persone lavorano attualmente nel settore dell’assistenza a lungo termine nell’UE. Entro il 2050 saranno necessari altri 1,6 milioni di lavoratori per mantenere l’attuale livello di copertura dell’assistenza. Per far fronte alla carenza di manodopera, è essenziale che il settore dell’assistenza a lungo termine mantenga e attragga i lavoratori, anche migliorando le competenze e la formazione.

Ciò favorirà anche la parità di genere, in quanto le donne rappresentano quasi il 90% della forza lavoro totale nel settore dell’assistenza.

Il partenariato per le competenze nel settore dell’assistenza a lungo termine è stato annunciato nella strategia europea per l’assistenza. Al centro della serie di misure sulle competenze e l’istruzione digitali presentate questa settimana c’è anche il sostegno alla formazione digitale. Questo partenariato è il 16º nell’ambito del patto per le competenze e contribuisce all’Anno europeo delle competenze.
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A due anni dal suo lancio, il Pact for Skills celebra un’importante pietra miliare poiché i suoi membri crescono fino a raggiungere i 1.000 membri, tra cui grandi multinazionali, PMI, fornitori di formazione locale e camere di commercio. Il Patto è un elemento centrale dell’agenda europea per le competenze.

Lo scrive il 10 novembre la Commissione europea in un comunicato stampa.
Ciò avviene, scrive Bruxelles, “in un momento cruciale in cui lo sviluppo delle competenze è più importante che mai nell’UE, per consentire alle persone di sfruttare al meglio le transizioni verde e digitale e la ripresa economica, nonché per affrontare la carenza di manodopera per sostenere la competitività e la sostenibilità delle imprese crescita. Ciò significa che la riqualificazione e il miglioramento delle competenze devono diventare una realtà sul campo”.

Gli Stati membri hanno approvato e presentato i loro contributi per raggiungere l’ obiettivo sociale UE 2030 di garantire che almeno il 60% degli adulti partecipi a corsi di formazione ogni anno. Ciò è importante anche per raggiungere l’obiettivo di tasso di occupazione di almeno il 78% entro il 2030.

In questo contesto, il Patto per le competenze offre una piattaforma unica di cooperazione che riunisce organizzazioni pubbliche e private che si impegnano in offerte di formazione concrete per i lavoratori in tutta Europa, che finora ha raccolto impegni per aiutare a formare 6 milioni di persone.

La Commissione ha proposto di rendere il 2023 l’ Anno europeo delle competenze, dando nuovo slancio agli investimenti nelle competenze in tutta l’UE.

Sito del Patto per le competenze Modulo per i partner interessati ad aderire al Patto per le competenze
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