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Le parti sociali del settore del governo locale e regionale si sono riunite di recente a Cagliari per la conferenza inaugurale del progetto finanziato dall’UE “Local, Social, Digital”. L’iniziativa è guidata congiuntamente dal Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa (CEMR) e dalla Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici (EPSU). Mira a migliorare la capacità delle parti sociali nazionali facilitando lo scambio di informazioni e conoscenze, compresi esempi di buone pratiche, competenze tecniche e pianificazione delle politiche, nel contesto della trasformazione digitale del settore pubblico dell’UE. Lo rende noto il sito del CEMR.

La digitalizzazione dei servizi pubblici e dell’amministrazione locale avrà un impatto significativo sulle condizioni di lavoro e sul modo in cui i servizi pubblici vengono erogati nelle amministrazioni locali e regionali. Le parti sociali che rappresentano questi settori hanno un ruolo fondamentale da svolgere nell’accelerare gli sforzi di digitalizzazione e garantire una transizione agevole che migliori le condizioni di lavoro.

Alla conferenza hanno partecipato rappresentanti della direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione europea, Eurofound, SGI Europe, la Confederazione europea dei sindacati e parti sociali del settore dell’istruzione.

Fabrizio Rossi, segretario generale del CEMR, ha inaugurato la conferenza e ha delineato la visione dell’organizzazione per la trasformazione digitale del settore pubblico dell’UE. Ha sottolineato l’urgente necessità che i governi locali e regionali guidino iniziative di trasformazione digitale al servizio di tutte le comunità, senza lasciare indietro alcun territorio.

Durante la conferenza, le parti sociali di Italia, Danimarca, Norvegia ed Estonia hanno avuto l’opportunità di mostrare le loro migliori pratiche di contrattazione collettiva relative alla digitalizzazione. Una parte significativa del convegno è stata dedicata all’Italia, dove è stato presentato un recente accordo collettivo sulla digitalizzazione.

I rappresentanti Tatiana Cazzaniga (FP-CGIL) e Jacopo Massaro (Associazione Nazionale Città Italiane) hanno evidenziato i tratti salienti dell’accordo a nome delle parti sociali italiane del settore degli enti locali e regionali. Hanno inoltre sottolineato l’importanza di un maggiore coinvolgimento di entrambe le parti all’interno del Comitato per il dialogo sociale settoriale europeo sui governi locali e regionali.

Nell’ambito del progetto, gli affiliati del CEMR e della FSESP continueranno i loro sforzi di collaborazione nei prossimi due anni per sviluppare linee guida settoriali che supportino la transizione digitale all’interno della pubblica amministrazione locale e regionale.
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La Commissione ha recentemente annunciato i finalisti dei premi europei per la città verde. I premi “Capitale verde europea” e “Foglia verde europea” sono un riconoscimento per i notevoli sforzi compiuti dalle città per migliorare il loro ambiente di vita e per il loro impegno a stimolare ulteriori attività di trasformazione.

I finalisti del premio “Capitale verde europea” sono Cagliari (Italia) e Valencia (Spagna).

Il premio “Capitale verde” riconosce e premia gli sforzi compiuti a livello locale per migliorare l’ambiente e, di conseguenza, l’economia e la qualità della vita nelle città con più oltre 100 000 abitanti. Il premio viene assegnato ogni anno a una città all’avanguardia nel promuovere soluzioni ecologiche per la vita urbana.

In ottobre presenteranno alla giuria di esperti presieduta dalla Commissione la loro strategia di comunicazione e il piano d’azione mediante il quale intendono attuare la loro strategia e coinvolgere cittadini e portatori d’interesse nella realizzazione delle loro ambizioni verdi.

I vincitori saranno annunciati il 27 ottobre 2022 in occasione della cerimonia di premiazione nella Capitale verde uscente, Grenoble. Maggiori informazioni sono disponibili sui siti “Capitale verde europea” e “Foglia verde europea”.
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