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La Commissione europea ha adottato l’8 novembre il pacchetto di allargamento 2023, fornendo una valutazione dettagliata della situazione e dei progressi compiuti da Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Turchia e per la prima volta anche Ucraina. Ha valutato anche la Repubblica di Moldova e la Georgia nei rispettivi percorsi verso l’adesione all’Unione europea.

In particolare, il rapporto si concentra sui progressi nell’attuazione delle riforme fondamentali, nonché sulla fornitura di indicazioni chiare sulle priorità di riforma future. L’adesione è e rimarrà un processo basato sul merito, interamente dipendente dai progressi oggettivi raggiunti da ciascun paese.

Alla luce dei risultati ottenuti da Ucraina e Moldavia e degli sforzi di riforma in corso, la Commissione ha raccomandato al Consiglio di avviare i negoziati di adesione con entrambi i paesi. Inoltre, la Commissione raccomanda al Consiglio di adottare i quadri negoziali una volta che l’Ucraina e la Moldova avranno adottato alcune misure chiave. La Commissione è pronta a riferire al Consiglio entro marzo 2024 sui progressi relativi a tali misure.

Il presidente del Comitato europeo delle regioni (CdR), Vasco Alves Cordeiro, ha accolto con favore la proposta della Commissione europea di avviare i negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, di concedere lo status di candidato alla Georgia e di aprire i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina una volta che avranno soddisfatto i criteri di adesione.

Comunicazione sulla politica di allargamento dell’UE e allegato (inglese)
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Si conclude oggi 25 maggio l’ottavo forum annuale dell’UE della strategia per la regione adriatico-ionica (EUSAIR), che si tiene a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina.

I ministri degli Affari esteri e dello Sviluppo regionale dei paesi interessati si stanno riunendo per discutere dell’allargamento dell’UE ai Balcani occidentali, di politiche giovanili (ad esempio come evitare la “fuga di cervelli”), e delle modalità per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo nella macroregione adriatica e ionica.

Nell’ambito del forum si tiene inoltre la conferenza Interreg sulla gioventù, in cui i rappresentanti delle università e delle associazioni giovanili si riuniranno per discutere le priorità delle rispettive regioni e il laboratorio per l’innovazione, al fine di esplorare le possibilità di rafforzare la specializzazione intelligente a favore della sostenibilità nella macroregione.

Il forum offre una piattaforma di dialogo in cui il pubblico e le parti interessate possono condividere aspettative e idee. La presidenza della Bosnia-Erzegovina dell’EUSAIR termina ufficialmente il 31 maggio 2023, quando passerà alla Repubblica di Croazia.

L’EUSAIR, nata nell’ottobre 2014, riguarda una regione di oltre 70 milioni di abitanti in dieci paesi — quattro Stati membri (Italia, Grecia, Croazia, Slovenia), cinque paesi candidati (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia e Macedonia del Nord) e un paese terzo (San Marino) — che collaborano per affrontare sfide comuni attorno a quattro pilastri principali: “Crescita blu”, “Collegare la regione” (trasporti ed energia), “Qualità ambientale” e “Turismo sostenibile”.

Programma dell’evento.

È possibile seguire lo streaming in diretta qui.
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Il sito del Comitato europeo delle Regioni (CdR) informa sulla Giornata dell’allargamento, “evento faro annuale del CdR sul dialogo politico sull’allargamento dell’UE e sul rafforzamento delle capacità, tenutosi per la prima volta nel 2015.

Con la recente concessione dello status di paese candidato a Ucraina, Moldavia e Bosnia-Erzegovina, la politica di allargamento dell’UE è ora al centro dell’attenzione politica. Per celebrare il 2023 come Anno europeo delle competenze, anche tutti i sette eventi secondari della Giornata dell’allargamento affrontano questo tema.

Quando un paese aderirà all’UE, gli enti locali e regionali avranno un ruolo chiave nell’attuazione della legislazione dell’UE. Il CdR, “in quanto organo di esperti dell’UE in materia di governance multilivello e sussidiarietà”, informa che sta contribuendo a preparare i paesi all’adesione all’UE.

Per i dettagli sul programma e sulla registrazione, visitare il sito Web dell’evento. La registrazione è necessaria solo se si desidera partecipare di persona. Tutti gli eventi sono pubblici e possono essere seguiti anche in webstreaming.

L’evento del 2023 è organizzato in collaborazione con la Presidenza svedese del Consiglio dell’UE.
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L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ha recentemente invitato l’Unione Europea a dare nuovo slancio al processo di allargamento dei Balcani occidentali, “premiando i progressi secondo criteri” e favorendo un clima di fiducia. “Occorre non perdere il focus sui Balcani occidentali, anche se nel frattempo è emersa la necessità di sostenere le aspirazioni europee di altri Paesi, come Ucraina, Georgia e Repubblica Moldova”, hanno sottolineato i parlamentari.

La risoluzione adottata a Strasburgo in sessione plenaria afferma che dal Vertice di Salonicco del 2003 tra i Balcani occidentali e l’UE, il mancato riconoscimento dei progressi compiuti “ha indebolito lo slancio politico e entusiasmo pubblico”, e che la visione europea aveva perso il suo splendore, lasciando il posto all’etnonazionalismo.

L’APCE ha invitato le autorità di Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Kosovo* ad “affrontare senza indugio le sfide in sospeso”, e in particolare a migliorare la cultura politica al fine di garantire la collaborazione tra le istituzioni e le forze politiche; rafforzare l’efficienza e l’indipendenza della magistratura; migliorare il funzionamento della pubblica amministrazione; intensificare la lotta alla corruzione; astenersi da discorsi infiammatori, anche su base etnica; proteggere i diritti delle minoranze nazionali e la libertà dei media; e promuovere la riconciliazione. Infine, l’Assemblea ritiene che il Consiglio d’Europa, attingendo alle sue competenze, dovrebbe “raddoppiare i suoi sforzi” per aiutare i paesi dei Balcani occidentali a soddisfare i criteri di allargamento dell’UE e, insieme all’UE, svolgere un ruolo maggiore nella promozione di un’efficace cooperazione regionale funzionamento, la normalizzazione dei rapporti e la soluzione delle controversie bilaterali.
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