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La Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver adottato il 10 ottobre la sua proposta sulle possibilità di pesca per il 2024 per il Mediterraneo e il Mar Nero. La proposta promuove la gestione sostenibile degli stock ittici nel Mediterraneo e nel Mar Nero e rispetta gli impegni politici assunti nelle dichiarazioni MedFish4Ever e Sofia.

La Commissione propone di utilizzare gli stessi strumenti introdotti nelle possibilità di pesca 2022 e 2023, sulla base dei più recenti pareri scientifici disponibili. Questi strumenti includono lo sforzo di pesca per pescherecci da traino e pescherecci con palangari, nonché limiti di cattura per i gamberetti di acque profonde.

Queste misure sono state stabilite nell’ambito del piano di gestione pluriennale (MAP) del Mediterraneo occidentale per gli stock demersali, con l’obiettivo di raggiungere entro il 1° gennaio 2025 il rendimento massimo sostenibile (MSY), ovvero la quantità massima di pesce che i pescatori possono catturare del mare senza compromettere la rigenerazione e la futura produttività dello stock.

La maggior parte delle possibilità di pesca saranno proposte in una fase successiva, sulla base dei risultati della sessione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) (6-10 novembre 2023) e del parere scientifico per gli stock demersali coperti dal piano di gestione pluriennale del Mediterraneo occidentale (MAP), previsto verso la fine di ottobre.

Nel Mar Mediterraneo la proposta mantiene invariate le misure per il corallo rosso. Per quanto riguarda l’occhialone e i gamberetti di acque profonde, la proposta di quest’anno prosegue una riduzione graduale delle catture per entrambe le specie, in linea con i piani di gestione della CGPM recentemente concordati a partire dal 2022. La proposta per la lampuga e altri stock con misure transitorie della CGPM che scadono alla fine del 2023 sarà aggiornato dopo la sessione annuale della CGPM del 2023.

Nel Mare Adriatico la proposta prosegue l’attuazione del MAP GFCM per gli stock demersali e del MAP GFCM per gli stock di piccoli pelagici. Per gli stock di piccoli pelagici, la proposta prosegue l’attuazione di un terzo anno transitorio del MAP. Per gli stock demersali si propone di continuare l’attuazione del regime dello sforzo di pesca in linea con l’obiettivo di raggiungere l’MSY entro il 2026. Si prevede che la CGPM adotti decisioni sull’ulteriore attuazione di entrambi i MAP dell’Adriatico nella sessione annuale della CGPM del 2023.

La proposta dimostra l’obiettivo della Commissione di rendere sostenibile la pesca in questi due bacini marittimi, in linea con la strategia 2030 della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), l’organizzazione regionale di gestione della pesca competente per la conservazione e la gestione degli stock ittici nel Mediterraneo e nel Mar Nero.

Il Consiglio discuterà la proposta della Commissione l’11 e il 12 dicembre e stabilirà la ripartizione delle possibilità di pesca. Il regolamento dovrebbe applicarsi a partire dal 1° gennaio 2024.
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Un webinar online, recentemente organizzato congiuntamente dalla DG REGIO e da Interact ha esplorato le misure di cooperazione pianificate dall’UE oltre i confini regionali, nonché le strategie macroregionali dell’UE e le strategie per i bacini marittimi.

Lo rende noto un comunicato stampa sul sito della DG Politica Regionale della Commissione europea.

L’obiettivo dell’incontro era riunire rappresentanti dei programmi principali dei fondi della politica di coesione Autorità di gestione, programmi del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (EMFAF), i programmi dello strumento di assistenza preadesione (IPA III), vicinato, cooperazione allo sviluppo e internazionale I programmi dello strumento (NDCI), nonché i programmi Interreg e le strategie macroregionali dell’UE e gli attuatori delle strategie per i bacini marittimi per:

contribuire a integrare la cooperazione nei programmi di finanziamento;

discutere apertamente l’attuazione pratica e l’inclusione delle strategie macroregionali e dei bacini marittimi dell’UE.

Dato l’enorme esercizio di coordinamento richiesto anche dalla Commissione, diversi servizi (DG REGIO, GROW, MARE, EMPL, NEAR) si sono uniti per garantire la cooperazione interna per il processo di incorporamento.

Il webinar ha mostrato che:

incorporare la cooperazione (che significa sia azioni di cooperazione che strategie macroregionali dell’UE/strategie per i bacini marittimi) nei programmi di finanziamento migliora l’efficienza, l’impatto e i benefici

è possibile attuare la cooperazione di incorporamento, ispirandosi alle migliori pratiche e alle iniziative consolidate disponibili su Cooperationactions.eu

il processo di cooperazione all’inclusione coinvolge diversi servizi della Commissione Europea, autorità di finanziamento, istituzioni e parti interessate (all’interno e all’esterno dell’UE) ed è uno sforzo congiunto

La sintesi degli interventi, delle discussioni e delle presentazioni è disponibile sul sito web di Interact.

Integrazione delle azioni di cooperazione all’interno dell’IJG

Integrazione delle strategie macroregionali dell’UE e delle strategie per i bacini marittimi
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