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La DG REGIO informa dell’edizione “Guida ai finanziamenti dell’UE” – 2023, stata prodotta dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo. La guida è stata realizzata per servire come fonte di informazioni per le autorità regionali e locali, le ONG, le imprese, i professionisti e i cittadini su come accedere ai finanziamenti.

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E-News, diritti umani ed uguaglianza, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Ogni anno, il 20 giugno il mondo celebra la Giornata mondiale del rifugiato per richiamare l’attenzione sulla difficoltà di milioni di persone costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni e sugli obblighi internazionali previsti dalla Convenzione di Ginevra delle Nazioni Unite del 1951 sulla protezione dei rifugiati.

Di fronte alla più grande crisi di rifugiati in Europa dalla Seconda guerra mondiale, innescata dall’aggressione da parte della Federazione Russa contro l’Ucraina, le autorità dei paesi ospitanti, comprese le autorità regionali e locali, la società civile e i singoli cittadini hanno dimostrato come la rapidità delle risposte collettive sia fondamentale per sostenere efficacemente i rifugiati. Allo stesso tempo, le tragedie umane ci ricordano insistentemente la necessità di rispettare i diritti umani di migranti e rifugiati in linea con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il Piano d’azione del Consiglio d’Europa sulla protezione delle persone vulnerabili nel contesto della migrazione e dell’asilo in Europa propone misure e attività mirate a migliorare la capacità degli Stati membri di identificare e affrontare le vulnerabilità durante le procedure di asilo e di migrazione.

In stretta collaborazione con gli Stati membri del Consiglio d’Europa, con i suoi partner internazionali, tra cui l’UNHCR, l’OIM e l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA), nonché con la società civile, il Consiglio continua a richiamare l’attenzione sulla protezione dei diritti umani di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e sulla necessità di fornire loro garanzie, in particolare per i minori non accompagnati e separati e per le possibili vittime di abuso, di sfruttamento e di tratta. In questo contesto, il Consiglio d’Europa e la FRA pubblicheranno presto una nota congiunta sui diritti fondamentali dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei minori migranti alle frontiere europee.

Per rendere omaggio ai rifugiati di tutto il mondo e in collaborazione con l’UNHCR, il Consiglio d’Europa (Les Mercredis du Conseil de l’Europe) ha realizzato un video: Giornata mondiale del rifugiato.
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E-News, cooperazione, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La guerra in Ucraina ha rafforzato l’opportunità per l’UE di adattare la cooperazione alle diverse priorità dei vicini dell’UE a est, sostiene il Comitato europeo delle regioni (CdR) in una nota sul proprio sito.

La guerra in Ucraina dovrebbe indurre l’Unione europea ad adattare il modo in cui opera con i paesi ai suoi confini orientali, sostiene il Comitato europeo delle regioni in un parere che invita l’UE ad adottare un approccio più flessibile nei confronti di ciascuno dei sei paesi della partenariato orientale e a collaborare più strettamente con gli enti locali e regionali.

Il parere sul futuro del partenariato orientale in una prospettiva locale e regionale è stato elaborato dal Comitato europeo delle regioni su propria iniziativa, ma integra un dibattito più ampio all’interno dell’Unione europea sulla scia del tentativo della Russia di impadronirsi dell’intera dell’Ucraina su come adattare il quadro del partenariato orientale a un contesto più impegnativo.

L’UE aveva già differenziato la sua cooperazione con i sei membri del partenariato orientale (PO) – Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Armenia, Azerbaigian e Georgia – prima dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, ma le strade scelte dai paesi del partenariato orientale si sono ulteriormente differenziate negli ultimi 12 mesi, con gli Stati membri dell’UE che concordano nel giugno 2022 per conferire all’Ucraina e alla Moldavia lo status di candidati all’adesione. Hanno inoltre confermato la loro disponibilità a concedere alla Georgia uno status analogo, fatte salve ulteriori riforme.

Il parere del CdR, adottato il 15 marzo, suggerisce inoltre che l‘UE guardi alla regione in modo più globale, individuando forme di cooperazione potenziale – attraverso il partenariato orientale (PO) – con i paesi dei Balcani e dell’Europa centrale Asia.

Il parere del CdR sostiene l’agenda fissata per il partenariato orientale sulla scia della pandemia di COVID – ripresa, resilienza e riforma – ma sostiene che, a seguito dell’invasione della Russia, occorre porre maggiormente l’accento sulla resilienza dell’energia e dei trasporti e sull’avanzamento della transizione verso un’economia verde e digitale. Il parere sostiene inoltre che le autorità regionali e locali dovrebbero avere una maggiore influenza sulla definizione delle priorità del partenariato orientale in aree in cui le regioni e le città hanno generalmente responsabilità significative.

Il 16 marzo il CdR ha ospitato una riunione dei politici dei paesi del partenariato orientale. La riunione della Conferenza degli enti regionali e locali per il partenariato orientale (CORLEAP) è stato copresieduta dal vicepresidente dell’Assemblea della città di Tbilisi, Zurab Abashidze, e dal Presidente del CdR Vasco Alves Cordeiro e ha preso in esame alcune delle nuove iniziative per cooperazione a livello locale e regionale nel partenariato orientale, nonché ha discusso il sostegno alle regioni e alle città in Ucraina. Il CdR ha creato CORLEAP nel 2011 per sostenere la dimensione locale e regionale del partenariato orientale, istituito nel 2009.
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