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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C100 pubblica diversi pareri del Comitato economico e sociale europeo (CESE). Segnaliamo quello sul tema «Responsabilizzare i giovani per realizzare lo sviluppo sostenibile attraverso l’istruzione».

Il CESE, nel documento, invita gli Stati membri a riaffermare l’impegno, assunto alla COP 26 , di fare dell’azione per il clima e lo sviluppo sostenibile una componente fondamentale dei programmi di studio. È essenziale riconoscere la necessità di ripensare il futuro insieme ai giovani e definire un nuovo contratto sociale che trasformi positivamente l’istruzione.

Per realizzare un cambiamento di paradigma, il CESE sottolinea la necessità di adottare un approccio trasversale globale, che garantisca la cooperazione tra i diversi soggetti interessati, le parti sociali e le organizzazioni della società civile. Le organizzazioni giovanili e l’istruzione non formale hanno un ruolo cruciale da svolgere nella sensibilizzazione al tema degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) e nel sostegno alla loro attuazione.

Il CESE incoraggia la Commissione europea a continuare a concentrarsi sulle esigenze dei giovani nel quadro dell’Anno europeo delle competenze 2023, collegandolo allo sviluppo sostenibile e alle sfide che i giovani si trovano ad affrontare in un mondo in evoluzione.

IL PARERE COMPLETO DEL CESE IN ITALIANO (PDF)
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Nell’ambito del partenariato europeo per l’integrazione, la Commissione europea e cinque partner economici e sociali europei – CES, BusinessEurope, SGI Europe, SMEUnited ed Eurochambres – hanno rinnovato il loro impegno a integrare in modo più efficace i rifugiati e altri migranti nel mercato del lavoro dell’UE.

In una dichiarazione congiunta, la Commissione e le parti sociali ed economiche ribadiscono l’importanza di un approccio multilaterale per facilitare un’integrazione rapida e agevole nel mercato del lavoro. Tale approccio avvantaggia sia i migranti che il paese ospitante, attraverso misure mirate in modo coordinato.

I partecipanti hanno sottolineato la necessità di un sostegno coordinato per le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Il 5 aprile 2022 la Commissione ha adottato una raccomandazione sul riconoscimento delle qualifiche per le persone in fuga dall’invasione russa dell’Ucraina.

La Commissione ha inoltre pubblicato orientamenti per l’accesso al mercato del lavoro, all’istruzione e formazione professionale e all’apprendimento degli adulti per le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.

La guida sottolinea l’importanza di evitare lo sfruttamento e il lavoro sommerso con il sostegno dell’Autorità europea del lavoro. Il 10 ottobre 2022 la Commissione ha avviato un’iniziativa pilota del pool di talenti dell’UE che mira ad aiutare i beneficiari di protezione temporanea a trovare un impiego e ad integrarsi nel mercato del lavoro dell’UE, tenendo conto delle esigenze specifiche dei richiedenti. I firmatari hanno scambiato gli insegnamenti tratti dalle loro esperienze in materia di integrazione nel mercato del lavoro per sostenere gli sfollati dall’Ucraina e altri cittadini di paesi terzi e hanno discusso ulteriori azioni e progetti.

In vista dell’Anno europeo delle competenze 2023, i firmatari concordano sulla necessità di facilitare la valutazione, il riconoscimento e la convalida delle competenze e delle qualifiche. Ciò migliorerà l’abbinamento delle competenze con i posti vacanti. Un tale approccio consentirà ai migranti e ai rifugiati di trovare lavoro al livello delle loro qualifiche e ai datori di lavoro di sfruttare appieno il potenziale dei migranti per colmare le carenze di manodopera.

Inoltre, continueranno ad agevolare l’integrazione nel mercato del lavoro dell’UE e a promuovere le pari opportunità, anche attraverso una stretta cooperazione per l’attuazione del programma pilota dell’EU Talent Pool per i beneficiari di protezione temporanea.

La Commissione informa continuerà a collaborare con le parti sociali ed economiche per implementare il Talent Pool e Talent Partnerships con i principali paesi partner, al fine di migliorare i percorsi legali per i cittadini di paesi terzi verso l’UE. I firmatari lavoreranno per sensibilizzare e condividere le migliori pratiche nell’uso dei finanziamenti dell’UE per l’integrazione nel mercato del lavoro.

In linea con il piano d’azione sull’integrazione e l’inclusione 2021-27, la Commissione sosterrà progetti che promuovono iniziative multilaterali attraverso un invito a presentare proposte sull’integrazione dei migranti nell’ambito dello strumento tematico del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF).

A partire dall’inizio del 2023, i partner e la Commissione si incontreranno almeno due volte l’anno a livello operativo, facendo il punto sui progetti pertinenti e altre azioni. Si incontreranno anche a livello politico, se del caso.

Partenariato europeo per l’integrazione – Sito web della Commissione>
Piano d’azione per l’integrazione e l’inclusione 2021-2027
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