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Il sito del Dipartimento per le politiche europee ci ricorda che il sistema di informazione del mercato interno (IMI) festeggia 15 anni. Dal suo lancio nel 2008, l’IMI – avvalendosi di una piattaforma informatica multilingue – ha trasformato la comunicazione e la cooperazione transfrontaliere tra le pubbliche amministrazioni, eliminando le barriere e garantendo l’applicazione delle regole del mercato unico.

Ma l’IMI, continua il Dipartimento, ha anche ridotto gli oneri amministrativi per i cittadini e le imprese e ha aperto la strada alla trasformazione digitale.

Storia e risultati ma anche le prospettive e le strategie per il futuro dell’IMI saranno al centro di una conferenza di alto livello che si svolgerà il 30 novembre 2023 a Bruxelles e riunirà rappresentanti della Commissione, degli Stati membri e delle parti interessate di tutta Europa. L’evento potrà essere seguito anche in streaming cliccando qui.

Il ruolo centrale dell’IMI nella cooperazione amministrativa tra gli Stati dell’UE è dimostrato da alcuni dati: dal 2008 il numero totale degli scambi di informazioni inviati attraverso il sistema di informazione del mercato interno ha superato le 300 mila unità e sono oltre 12mila le autorità di tutti gli stati membri (per l’Italia, 723) registrate sulla piattaforma.

Nel nostro Paese, il coordinamento nazionale del sistema IMI è assicurato dal Dipartimento per le Politiche Europee.

Cos’è l’IMI
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Gli europei apprezzano che l’UE fornisca agli Stati membri competenze e aiuto nella progettazione e realizzazione di riforme in una vasta gamma di settori d’intervento. È questa una delle principali conclusioni di un’indagine Eurobarometro Flash condotta nell’aprile 2023, che conferma quanto sia importante e necessario il supporto offerto dallo strumento di sostegno tecnico (SST) della Commissione.

Lo rende noto il sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea.

L’SST permette alla Commissione di offrire, alle autorità nazionali che lo richiedano, sostegno tecnico a favore delle riforme nell’Unione. L’SST può inoltre aiutare gli Stati membri a progettare, modificare, realizzare e rivedere le riforme trasformative incluse nei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza.

Nel quadro dell’indagine è stato chiesto agli europei di indicare in quali settori gli Stati membri possono beneficiare maggiormente del sostegno dell’UE nella progettazione e realizzazione delle riforme. Ecco che cosa hanno risposto:

il 42 % degli europei ritiene che l’UE potrebbe promuovere lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri;

il 42 % conferma l’importanza del sostegno dell’UE agli Stati membri nella gestione delle crisi, come pandemie, catastrofi naturali o conflitti;

il 34 % ritiene che l’UE potrebbe mettere a disposizione degli Stati membri conoscenze e competenze nella progettazione e realizzazione delle riforme;

per il 34 % degli europei l’UE potrebbe sostenere finanziariamente le riforme degli Stati membri;

il 31 % ritiene che l’UE potrebbe contribuire a migliorare le capacità e le competenze della pubblica amministrazione degli Stati membri.

L’indagine rivela che le pubbliche amministrazioni degli Stati membri potrebbero essere più efficaci ed efficienti. Ad esempio oltre il 45 % dei cittadini ritiene che la pubblica amministrazione del proprio paese sia complessa, onerosa e lenta.

Gli europei ritengono che, per godere di maggiore fiducia, le pubbliche amministrazioni dei loro paesi dovrebbero essere meno burocratiche (52 %) e più trasparenti (44 %) in relazione alle decisioni e all’uso dei fondi pubblici. Circa un terzo degli intervistati ritiene che per rafforzare la fiducia nella pubblica amministrazione servirebbero dipendenti pubblici più qualificati, più comunicazione e interazioni semplificate.

Quasi la metà degli europei ritiene che la pubblica amministrazione dovrebbe essere più vicina alle persone grazie all’uso di diversi canali di comunicazione diretti, tra cui le interazioni in presenza, e dovrebbe fornire informazioni più chiare sulle procedure e sui servizi. Gli europei hanno inoltre chiesto più servizi digitali (31 %) e servizi di e-government più semplici da utilizzare (35 %).

Gli europei ritengono che le riforme siano maggiormente necessarie nei settori della sanità pubblica (56 %) e dell’istruzione (50 %). In 11 Stati membri oltre il 60 % dei cittadini sollecita riforme della sanità pubblica.

I risultati di questa indagine Eurobarometro confermano l’importanza dell’SST, uno strumento che risponde alle richieste di sostegno degli Stati membri relative alle esigenze di riforma da questi individuate. Tramite l’SST l’Unione mette a disposizione competenze e sostegno tecnico, rende possibile e promuove lo scambio di informazioni tra i paesi e sviluppa le capacità delle pubbliche amministrazioni: per i cittadini europei tutte queste azioni dovrebbero rientrare nel ruolo dell’UE.

Finora oltre 400 progetti sostenuti dall’SST, tra cui diversi nuovi progetti per il 2023, hanno contribuito o contribuiranno alla preparazione o all’attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri, comprese le riforme volte a promuovere lo sviluppo delle capacità delle pubbliche amministrazioni.

I risultati di questa indagine confluiranno nell’attuazione dei progetti di riforma nel quadro dell’SST. Ad esempio, già nel 2023 l’iniziativa faro per lo scambio di cooperazione tra pubbliche amministrazioni (PACE)IT aiuterà più di 300 dipendenti pubblici di 18 Stati membri a familiarizzarsi con le buone pratiche in atto presso altre amministrazioni e ad acquisire e trasferire competenze. Nel 2024 saranno offerte ulteriori opportunità di scambio.

L’indagine Eurobarometro Flash (526) è stata realizzata tra il 3 e il 18 aprile 2023 tramite interviste telefoniche. Sono stati intervistati 25 631 partecipanti dei 27 Stati membri dell’UE. Per rispondere alle domande, i partecipanti sono stati invitati a scegliere fino a tre risposte da un elenco.

Il 21 marzo 2023 la Commissione ha approvato una nuova serie di 151 progetti nell’ambito dell’SST per sostenere tutti gli Stati membri nella preparazione, elaborazione e attuazione di ben 326 riforme all’avanguardia nel 2023.

I progetti sostenuti rispondono a esigenze di riforma espresse dagli Stati membri in linea con le priorità dell’UE in materia di pubbliche amministrazioni moderne ed efficienti, strategie di crescita sostenibile ed economie resilienti. Molti progetti di riforma sono inoltre collegati al piano REPowerEU e alla relativa attuazione attraverso il capitolo REPowerEU del PRR.

Rientra nel quadro finanziario pluriennale2021-2027 e si basa sul successo del programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP), che lo ha preceduto. Con il sostegno dell’SST e dell’SRSP, dal 2017 sono stati attuati oltre 1 500 progetti di sostegno tecnico in tutti gli Stati membri
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Relazione Eurobarometro

Sito web UE dedicato al sostegno alle riforme

Schede informative UE per paese sui progetti di riforma degli Stati membri

SST: programma di lavoro annuale per il 2023

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The Once-Only Technical System è candidato per l’“Award for Good Administration 2023”, il premio promosso ogni anno dal Mediatore europeo aperto a progetti UE, team di istituzioni europee, agenzie o organismi dell’Unione. Le candidature possono essere presentate da cittadini, imprese, associazioni, gruppi della società civili o dagli stessi soggetti che intendono candidarsi.

Lo rende noto il sito del Dipartimento per le politiche europee.
Le candidature vengono valutate in base al criterio di ‘buona amministrazione pubblica’ intesa sia come cultura di servizio, sia quale capacità di migliorare la vita dei cittadini. In particolare, i candidati dovrebbero dimostrare di aver titolo al premio per essersi distini nella diversità e nell’inclusione, nell’amministrazione aperta, nel servizio orientato al cittadino, nelle comunicazioni o nell’innovazione.

Sono previsti premi generali e premi di categoria, ma anche un premio assegnato al progetto più popolare secondo una votazione pubblica online. La cerimonia di premiazione è prevista il prossimo mese di giugno a Bruxelles.

The Once-Only Technical System è il sistema tecnico per la condivisione transfrontaliera di informazioni tra le amministrazioni pubbliche dei paesi dell’UE. Attua il principio ‘una tantum’, in base al quale i cittadini non dovrebbero essere costretti a fornire informazioni alle autorità se un’altra autorità è già in possesso delle stesse informazioni in formato elettronico.

Grazie a questo sistema, pienamente operativo on line dal prossimo mese di dicembre 2023, sarà più facile per i cittadini studiare, spostarsi, lavorare, andare in pensione o svolgere attività in tutta l’UE. Ul sistema tecnico ‘una tantum’ collega le autorità pubbliche di tutta l’UE che possono quindi scambiarsi documenti ufficiali e dati su richiesta dei cittadini: ad esempio, gli studenti che si iscrivono a università all’estero, i cittadini che si trasferiscono per andare a vivere e lavorare in altri Stati membri e le imprese e i lavoratori autonomi che offrono servizi e assumono dipendenti in paesi di tutta l’UE.

Sportello Unico Digitale
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