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Scelte per gli eccellenti risultati nei settori dell’accessibilità, della sostenibilità, della digitalizzazione e del patrimonio culturale, Dublino e Grosseto sono state proclamate vincitrici al termine di una riunione della giuria europea tenutasi a Bruxelles il 28 novembre 2023.

Risultate le migliori tra 40 destinazioni di 21 paesi, Dublino e Grosseto si sono distinte per un’offerta turistica intelligente e sostenibile. Le città vincitrici riceveranno una scultura appositamente realizzata e un sostegno promozionale. Insieme alle rimanenti città finaliste, entreranno a far parte di una rete di destinazioni turistiche intelligenti e sostenibili in Europa. Tale rete facilita la condivisione delle conoscenze e delle migliori pratiche attraverso seminari dedicati e una guida online.

Il concorso “Pioniera verde europea del turismo intelligente” promuove il turismo intelligente nell’UE, premiando le città che si contraddistinguono per un approccio innovativo all’accessibilità, alla digitalizzazione, alla sostenibilità e al patrimonio culturale. Le città vincitrici di entrambi i concorsi rappresentano un modello per una modalità di viaggio intelligente e sostenibile.
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La sessione plenaria di aprile del Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha visto l’adozione di un parere sui fattori chiave per la transizione verso un sistema di trasporti sostenibile a lungo termine.

Lo rende noto una nota apparsa sul sito del CESE.
Un trasporto sostenibile a lungo termine è possibile, ma la transizione può avvenire solo se i cittadini, l’industria e il settore dei trasporti accettano due obiettivi: una riduzione del 90% delle emissioni nel settore dei trasporti entro il 2050 e un impegno a utilizzare i modi e i mezzi concordati per ottenere al risultato finale.

È questo il forte messaggio inviato dal parere del CESE adottato nella sessione plenaria del 27 aprile 2023.

Per raggiungere l’obiettivo del trasporto verde a lungo termine, secondo il CESE, la transizione deve essere attraente e realistica, e quindi accettabile per i cittadini e le imprese da tre punti di vista: finanziario, sociale e pratico.

Questo è l’unico modo in cui la nostra società può sostenere attivamente la transizione, altrimenti il ​​rischio non è solo il fallimento, ma nel peggiore dei casi disordini sociali.

In particolare, il CESE afferma che, affinché la transizione abbia successo, devono essere soddisfatte determinate condizioni.

Prima di tutto, le imprese devono sentire che non sono gravate da costi eccessivi e che manterranno la competitività, non solo all’interno ma anche all’esterno dell’UE.

In secondo luogo, i dipendenti devono vivere la transizione come accettabile e avere la possibilità di adattarsi alle nuove condizioni di lavoro in modo socialmente accettabile.

In terzo luogo, i cittadini sia degli agglomerati che delle zone rurali devono beneficiare dell’accessibilità e della mobilità a costi ragionevoli e in buone condizioni generali.

Il Comitato sottolinea inoltre che occorre prestare particolare attenzione alle infrastrutture di trasporto, e in particolare alle infrastrutture per la distribuzione di carburanti alternativi, nonché agli investimenti e all’efficienza nell’uso delle infrastrutture, in quanto tutti questi sono un prerequisito per i cambiamenti nei trasporti.

Le questioni chiave qui sono l’accessibilità dei trasporti, l’uso di combustibili puliti, l’integrazione dei modi di trasporto, l’attuazione di innovazioni e nuovi modi di trasporto.

Anche l’efficienza può guidare la transizione. Migliora la sostenibilità dei trasporti e può essere raggiunto attraverso una migliore capacità di carico, un’infrastruttura migliorata che renda il trasporto più rapido e un’infrastruttura terminale migliorata che acceleri il carico/scarico e il passaggio da una modalità all’altra.
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La Gazzetta ufficiale C132 del 14 aprile ha pubblicato una risoluzione del Parlamento europeo a sostegno delle politiche in materia di accessibilità nel mercato interno dell’UE.

Il Parlamento europeo (PE) accoglie con favore la comunicazione della Commissione dal titolo «Un’Unione dell’uguaglianza: strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030» , che mira a garantire che tutte le persone con disabilità in Europa possano godere dei propri diritti e partecipare alla società e all’economia in condizioni di parità e non siano più soggette a discriminazioni, affrontando i notevoli ostacoli evidenziati nella valutazione della strategia europea sulla disabilità 2010-2020.

Il PE: plaude all’iniziativa della Commissione volta a istituire il Centro «AccessibleEU»; riconosce che il Centro mira a rafforzare la coerenza delle politiche armonizzate in materia di accessibilità, a sostenerne l’attuazione e ad agevolare l’accesso alle conoscenze e alle competenze pertinenti, promuovendo una cultura delle pari opportunità e della piena partecipazione alla società per le persone con disabilità, anche a livello professionale, in uno spazio collaborativo tra le pubbliche amministrazioni, i rappresentanti delle imprese, le organizzazioni della società civile che si occupano di disabilità, gli esperti in materia di accessibilità e gli utenti.

Il PE inoltre: rileva che è possibile conseguire migliori risultati in termini di accessibilità nella società solo se il Centro segue l’approccio della «progettazione universale»; sottolinea la necessità di garantire che tale approccio globale all’accessibilità sia tenuto in debita considerazione, in particolare per quanto riguarda l’ambiente fisico, i trasporti, l’informazione, la comunicazione, i servizi e il settore degli appalti pubblici e delle gare d’appalto; ritiene che tale approccio implichi anche l’effettiva partecipazione di tutti i portatori di interessi e titolari dei diritti ai loro procedimenti.

L’Assemblea di Strasburgo, tra l’altro, invita la Commissione a garantire risorse adeguate, sia in termini di finanziamenti che di risorse umane, per l’istituzione e il funzionamento del Centro; chiede che gli Stati membri assicurino le risorse necessarie per l’attuazione e l’applicazione delle politiche in materia di accessibilità, anche attraverso i fondi dell’UE; sottolinea che sono indispensabili finanziamenti sufficienti per perseguire politiche pubbliche efficaci in materia di accessibilità, nonché per realizzare progressi in un’ampia gamma di tematiche, quali la sensibilizzazione attraverso le attività di comunicazione, in particolare rivolte alle organizzazioni che rappresentano le persone con disabilità, nonché il riconoscimento delle disabilità invisibili e l’armonizzazione delle tessere nazionali di disabilità o delle norme in materia di accessibilità.

LA RISOLUZIONE COMPLETA IN ITALIANO (PDF)
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C75 del 28 febbraio pubblica il Parere del Comitato economico e sociale europeo (CESE) sul tema «L’importanza dei trasporti pubblici per la ripresa verde dell’Europa»

Per il Comitato, sono necessari i seguenti elementi essenziali per rendere più attrattivi i trasporti pubblici:

disponibilità, che si traduca in capacità sufficiente di modalità di trasporto pubblico per far fronte a un aumento della domanda, in particolare nelle aree rurali e periferiche dove spesso sono disponibili meno opzioni;

personale sufficiente con condizioni e formazione adeguate, posti di lavoro stabili e di qualità e una gamma completa di diritti e benefici;

connettività — aumentata ed effettiva — con modalità di trasporto diverse, all’interno e tra zone urbane e non urbane, per fornire a tutti i passeggeri spostamenti intermodali senza soluzione di continuità, anche tra regioni geografiche diverse;

accessibilità economica, per tutti i membri della società. Per garantire questo aspetto, il calcolo dei costi del trasporto pubblico dovrebbe tenere in considerazione l’accessibilità economica per chi soffre di povertà socio-economica ed esclusione. È opportuno esplorare regimi mirati a sostegno dei gruppi maggiormente svantaggiati dal punto di vista socio-economico, in stretta consultazione con le comunità interessate;

accessibilità, per consentire un uso indipendente e senza soluzione di continuità per tutti, comprese le persone con disabilità, gli anziani e le persone con mobilità (temporaneamente) ridotta;

sicurezza di utenti e lavoratori, incentrata sul le dimensioni di genere e intersezionali. Le misure di salute pubblica inclusive sono altrettanto pertinenti per la sicurezza degli spostamenti, come dimostrato negli anni scorsi. I lavoratori dei trasporti pubblici necessitano di un ambiente di lavoro sicuro, privo di violenza e molestie;

qualità in termini di comodità, durata dei tragitti, assistenza da parte di personale in numero sufficiente, soluzioni digitali accessibili, informazioni sulle opzioni di trasporto e gli orari.

IL PARERE COMPLETO IN ITALIANO (PDF)
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La città svedese di Skellefteå ha ricevuto il 2023 Access City Awardin, riconoscimento del suo impegno a lungo termine e del suo approccio innovativo per migliorare l’accessibilità per le persone con disabilità.

Lo rende noto la Commissione europea in un comunicato.
L’accessibilità è inclusa in tutti i piani di Skellefteå, assicurando che gli spazi pubblici come i parchi giochi e le strade siano dotati di segnali informativi tattili e riscaldamento a terra, in modo da garantire che neve e ghiaccio non siano un ostacolo.

Il parco centrale della città e la vicina area fluviale hanno percorsi tattili e mappe, posti a sedere e un ascensore esterno. Un servizio SMS per non vedenti e ipovedenti fornisce informazioni sulla costruzione di strade e sui potenziali ostacoli in tutta la città. Anche gli autobus pubblici sono completamente accessibili grazie a piani ribassati, rampe, schermi di testo e annunci audio.
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Esperienza Europa – David Sassoli è il nuovo spazio espositivo dedicato all’UE promosso dal Parlamento e dalla Commissione europea e intitolato all’ex presidente del Parlamento europeo.

o rende noto il sito del Dipartimento per le Politoche europee.

Il dialogo con i cittadini, a partire dai giovani, era proprio uno dei temi ai quali teneva in particolare l’ex presidente Sassoli.

I centri “Europa Experience” è un progetto che prevede l’apertura di centri multimediali in tutte le capitali dei 27 Stati membri. Attualmente sono presenti a Berlino, Copenaghen, Helsinki, Lubiana, Parigi e Tallinn. Lo spazio espositivo di Roma è stato inaugurato il 22 ottobre a Piazza Venezia.

All’interno della struttura è possibile vivere un percorso multimediale che, attraverso dispositivi e giochi di ruolo interattivi, permette di immergersi nel funzionamento dell’Unione Europea, offrendo al visitatore una visione diretta di come si svolge la collaborazione per affrontare le più importanti sfide del presente.

I centri promuovono la conoscenza dell’UE, dei suoi attori, delle sue politiche e delle sue campagne, ma anche i valori di democrazia, inclusione, accessibilità e multilinguismo.

Gli obiettivi principali sono soprattutto tre: presentare l’Europa nel suo insieme e garantire che i cittadini comprendano l’impatto della democrazia europea nella loro vita, fornire contenuti interattivi e aggiornati sull’UE, agire a livello locale e coinvolgere i cittadini degli Stati membri in maniera efficiente.

L’area ha anche una sala conferenze per eventi, seminari e dibattiti: un luogo volto a favorire l’incontro tra cittadini, stakeholder e parlamentari europei.

Con l’occasione, l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e la Rappresentanza della Commissione europea in Italia hanno lanciato il network Amici di Esperienza Europa – David Sassoli per la creazione di una community che permette di prenotare una visita guidata, usufruire della conference room per organizzare eventi su temi europei, essere aggiornati sulle iniziative promosse nel nuovo centro. Per poter essere membro è sufficiente inviare una mail a rome@europa-experience.eu.

Maggiori informazioni si possono trovare sul sito del Parlamento europeo.
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Nella sessione plenaria di maggio, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha adottato un parere su un nuovo quadro per la mobilità urbana. Il principale punto di partenza è che, alla luce di obiettivi ambientali, sanitari e sociali sempre più ambiziosi, l’UE dovrebbe cambiare approccio: dalla garanzia di flussi di traffico senza interruzioni allo spostamento di persone e merci in modo più sostenibile e inclusivo. Lo rende noto il sito del CESE.

La necessità di un’azione ambientale e la pandemia di COVID-19 stanno cambiando il modo in cui le persone pensano alla mobilità, alla vita urbana e al lavoro. Da un lato, è essenziale proteggere l’ambiente, ma dall’altro è anche importante garantire che la mobilità urbana sia inclusiva e che gli sforzi per ridurre le emissioni non portino a una mobilità ridotta e all’esclusione dei trasporti. Ora più che mai è necessario trovare il giusto equilibrio.

Con questo messaggio chiave, il CESE ha appoggiato la comunicazione della Commissione “Il nuovo quadro dell’UE per la mobilità urbana”.

Migliorare la mobilità significa soprattutto aumentare la qualità della vita nelle città, ha affermato il parere del CESE. La mobilità deve rispondere ai bisogni delle città e dei territori limitrofi, essere ben pianificata e sostenibile affinché le esigenze ambientali coincidano con quelle sociali, tenere conto anche delle nuove tendenze e favorire l’ottimizzazione delle scelte dei residenti rispetto a come vogliono andare in giro.

Il CESE sottolinea che l’UE deve intraprendere un’azione più decisa e passare dall’attuale approccio basato sulla garanzia di flussi di traffico senza interruzioni a un approccio incentrato sullo spostamento di persone e merci in modo più sostenibile.

Alla sostenibilità deve corrispondere l’inclusività. Secondo il Comitato, il diritto alla mobilità dovrebbe essere riconosciuto come un diritto umano fondamentale, incluso anche nel pilastro europeo dei diritti sociali. La mobilità può promuovere l’uguaglianza, in particolare le pari opportunità e, poiché l’attuale infrastruttura di mobilità urbana non è ugualmente accessibile a tutti, l’UE dovrebbe rendere il trasporto urbano il più inclusivo possibile.

Per migliorare la mobilità nelle città e nelle aree limitrofe, le pubbliche amministrazioni devono collaborare a diversi livelli e coinvolgere le organizzazioni della società civile e i cittadini. Potrebbero pianificare il loro futuro mettendo insieme piani di mobilità urbana sostenibile (SUMP) e piani di logistica urbana sostenibile (SULP), in particolare in relazione alle imprese.

Le città non possono vivere isolate dalle aree circostanti. Ecco perché è importante che esistano collegamenti di trasporto tra le aree urbane e periurbane che siano convenienti per i loro abitanti. Secondo il CESE, i nodi urbani TEN-T devono essere rafforzati per passeggeri e merci nell’ambito della revisione del regolamento TEN-T. Questi hub dovrebbero essere sportelli unici che forniscono un servizio di trasporto completo, con informazioni per i passeggeri e servizi e prodotti relativi al trasporto, compreso il trasporto merci. In questo senso, le fermate ferroviarie potrebbero svolgere un ruolo futuro fondamentale.

Il coinvolgimento di tutte le parti interessate dei trasporti nelle aree urbane è un altro aspetto fondamentale e il CESE chiede un simile approccio partecipativo al processo di pianificazione del nuovo quadro urbano, sottolineando che solo in tal modo un cambiamento nella direzione desiderata può diventare realtà.

In particolare, il Comitato sostiene la proposta di modificare la composizione del Gruppo di Esperti sulla Mobilità Urbana della Commissione Europea e di aprirlo a persone esterne alla pubblica amministrazione, ampliando la sua composizione a rappresentanti di diversi gruppi sociali e background, soprattutto giovani. Il CESE ritiene fondamentale diversificare la sua composizione ed esprime interesse a partecipare ai lavori del gruppo. Questo approccio potrebbe essere vantaggioso per le città che ancora non hanno SUMP e SULP e spingerle ad adottare questi strumenti. Infine, il CESE sottolinea che è fondamentale sensibilizzare i passeggeri e le imprese in merito alla mobilità urbana e alle opzioni logistiche, in particolare l’ottimizzazione dell’uso dell’auto, mostrando i vantaggi dell’abbandono dei veicoli privati ​​a favore di altri metodi di viaggio. Sulla stessa linea, il Comitato propone di promuovere un turismo urbano che tenga conto di modalità di mobilità sostenibili. NUOVO QUADRO UE PER LA MOBILITA’ URBANA
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