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La Commissione europea rende noto in comunicato stampa di aver approvato il 10 gennaio l’inserimento nel registro delle indicazioni geografiche protette (IGP) delle indicazioni “Terre Abruzzesi/Terre d’Abruzzo” (vini della regione Abruzzo).

L’indicazione “Terre Abruzzesi/Terre d’Abruzzo” comprende categorie di vino, vino frizzante e vino ottenuto da uve appassite. Le caratteristiche di questi vini sono determinate principalmente dalle particolari condizioni pedo-climatiche della zona di produzione, caratterizzata da colline ampie e soleggiate, nonché alla presenza del mare Adriatico a est e dei massicci del Gran Sasso a nord-ovest e della Maiella a sud-ovest, che favorisce la formazione di significativi movimenti d’aria.

Il clima temperato, i terreni ben drenanti ma con buona disponibilità idrica, le marcate escursioni termiche notte/giorno durante la fase di maturazione delle uve, garantiscono un’eccellente maturazione dei grappoli. Queste condizioni sono ottimali per la sanità delle uve nonché per l’accumulo di sostanze aromatiche nei grappoli, dando origine a vini dai profumi intensi e caratterizzati.

L’elenco di tutte le indicazioni geografiche protette è disponibile nella banca dati eAmbrosia. Maggiori informazioni sono disponibili online nella pagina “Regimi di qualità” e sul portale GIView
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La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 54 milioni di € a sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) attive nella regione Abruzzo nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Questo regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023per sostenere misure nei settori fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e della riduzione della dipendenza dai combustibili. Il nuovo quadro modifica e proroga in parte il quadro temporaneo di crisi adottato il 23 marzo 2022 per permettere agli Stati membri di sostenere l’economia nel contesto dell’attuale crisi geopolitica e già modificato il 20 luglio 2022e il 28 ottobre 2022.

Nel quadro del regime, gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette fino a un massimo di 600 000 € per le PMI attive nella regione Abruzzo e colpite dalla crisi a causa di determinate circostanze, quali l’aumento dei costi energetici, la diminuzione del fatturato e del commercio e l’interruzione di contratti o progetti esistenti. L’obiettivo del regime è quello di sostenere gli investimenti in progetti ammissibili relativi alle attrezzature industriali, all’ammodernamento di impianti o processi esistenti o all’acquisto di strumenti tecnologici per l’attuazione di modelli imprenditoriali innovativi. La misura sarà aperta a tutti i settori, ad eccezione dei settori finanziario, agricolo, della pesca e dell’acquacoltura, nonché dei settori esclusi dall’ambito di applicazione del regolamento “de minimis”.

La Commissione ha constatato che le misure italiane rispettano le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione: in particolare, gli aiuti i) non supereranno i 2 milioni di € per impresa; ii) saranno concessi solo alle imprese colpite dalla crisi; e iii) saranno erogati prima del 31 dicembre 2023. La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. Alla luce di ciò, la Commissione ha approvato il regime in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

Ulteriori informazioni sul quadro temporaneo di crisi e transizione e sulle altre azioni intraprese dalla Commissione per parare le ripercussioni economiche della guerra della Russia contro l’Ucraina e per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette sono disponibili qui. La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.108490 nel Registro degli aiuti di Stato nel sito web della Commissione dedicato alla Concorrenza, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.
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L’ Italia ha ricevuto 1,5 miliardi di euro in più nell’ambito di REACT-EU per assumere più giovani e donne, migliorare le competenze dei lavoratori e delle persone in cerca di lavoro e sostenere la ripresa economica dell’Italia. Lo rende noto un comunicato stampa della Commissione europea.

Questi fondi saranno resi disponibili in aggiunta ai precedenti 4,5 miliardi di euro erogati per un sostegno simile nell’ambito del programma operativo nazionale italiano “Politiche attive per l’occupazione” finanziato dal Fondo sociale europeo (FSE) originariamente proposto nel settembre 2021.

Il nuovo finanziamento sosterrà:

Creazione di posti di lavoro nelle regioni meridionali: 1,2 miliardi di euro consentono di ridurre del 30% i contributi previdenziali dovuti dalle piccole imprese per i propri lavoratori nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Per essere ammissibili le imprese devono assumere i lavoratori per almeno nove mesi dalla richiesta della riduzione.

Occupazione giovanile : 139,1 milioni di euro sono destinati alla riduzione dei contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro che assumono under 36 a tempo indeterminato nel corso dell’anno 2022. Si prevede che beneficeranno di questa misura oltre 48.000 giovani.

Assunzione di donne: 88,5 milioni di euro per ridurre (fino a 6.000 euro l’anno) i contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro che assumono donne durante l’anno 2022. Si prevede che oltre 54.000 donne beneficeranno di questa misura.

Formazione sulle competenze verdi e digitali : quasi 280.000 euro dal ” Fondo nuove competenze” compensano le ore durante le quali il personale partecipa a corsi di formazione per acquisire nuove competenze verdi e digitali. Si prevede che più di 5.700 aziende beneficeranno di questa misura.

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La Commissione europea informa attraverso un comunicato stampa di aver approvato il 4 agosto un regime italiano da 407 milioni di € a sostegno delle imprese attive nei comuni colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016 nel contesto della pandemia di coronavirus e dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato e del quadro temporaneo di crisi.

Il regime sarà aperto alle imprese di tutte le dimensioni ubicate in certi comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.

La misura mira a ridurre il rischio di perturbazioni economiche cui devono far fronte le imprese che hanno una sede legale o operativa nei comuni interessati e che sono state duramente colpite dagli effetti socioeconomici della crisi dovuta alla pandemia di coronavirus e all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Nell’ambito del regime il sostegno pubblico prenderà la forma di sovvenzioni dirette e prestiti a tasso agevolato.

La Commissione europea ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo e nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, gli aiuti valutati nell’ambito del quadro temporaneo non eccedono l’1% del bilancio totale del regime per destinatario e andranno a beneficio degli investimenti in beni materiali e immateriali, ma non di investimenti finanziari.

Gli aiuti valutati nell’ambito del quadro temporaneo di crisi non superano i 400 000 € per impresa. Inoltre, il sostegno pubblico sarà concesso entro il 31 dicembre 2022.

Su queste basi la Commissione ha approvato la misura in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato. Maggiori informazioni sul quadro temporaneo e su altre azioni intraprese dalla Commissione per affrontare l’impatto economico della pandemia di coronavirus.

Maggiori informazioni sul quadro temporaneo di crisi e su altre azioni intraprese dalla Commissione per affrontare l’impatto economico dell’invasione russa dell’Ucraina.
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