8 – Promovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti
Secondo i dati attuali, oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo sono disoccupati, soprattutto giovani. L’occupazione e la crescita economica svolgono un ruolo significativo nella lotta alla povertà. La promozione di una crescita sostenibile e la creazione di sufficienti posti di lavoro dignitoso e rispettoso dei diritti umani sono di fondamentale importanza non solo per i paesi in via di sviluppo ma anche per le economie emergenti e quelle industrializzate.
L’Obiettivo 8 comprende obiettivi sul sostegno della crescita economica, aumentando la produttività economica e la creazione di posti di lavoro dignitosi. Esso prevede anche la lotta contro il lavoro forzato e la fine della schiavitù moderna e traffico di esseri umani entro il 2030. La crescita economica sostenibile non deve avvenire a scapito dell’ambiente, ed è per questo che l’obiettivo 8 mira anche a una migliore efficienza dei consumi delle risorse globali e della produzione prevenendo un degrado ambientale legato alla crescita economica.
PROGRESSO VERSO L’OBIETTIVO 8 NEL 2017
L’aumento della produttività lavorativa, la riduzione del tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, e il miglioramento dell’accesso ai servizi finanziari e ai benefici sono componenti essenziali per la crescita economica sostenuta e inclusiva.
· Il tasso di crescita medio annuo di PIL reale pro capite a livello mondiale è stato del 1,6% dal 2010 al 2015, rispetto allo 0,9% nel periodo 2005-2009. Nei Paesi meno sviluppati, la crescita pro capite è passata dal 3,5% nel periodo 2000-2004 al 4,6% nel 2005-2009, per poi rallentare al 2,5% nel 2010-2015. La crescita annuale media del PIL nei Paesi meno sviluppati ha seguito una tendenza simile, rallentando dal 7,1% nel 2005-2009 al 4,9% nel 2010-2015, ovvero al di sotto del traguardo previsto dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissato al 7%.
· A livello globale, la produttività lavorativa (crescita annuale di PIL reale per lavoratore) è calata passando da una media annuale del 2,9% tra il 2000 e il 2008 a 1,9% tra 2009 e 2016. Il rallentamento rappresenta un sviluppo negativo per l’economia globale, con conseguenze negative sulla qualità della vita e sugli stipendi reali.
· Il tasso di disoccupazione globale nel 2016 è stato del 5,7%, con le donne a maggiore incidenza di disoccupazione in tutte le fasce d’età. La disoccupazione giovanile ha registrato valori tre volte superiori rispetto a quella degli adulti, con tassi di disoccupazione rispettivamente del 12,8% e 4,4% nel 2016. Inoltre, in oltre il 76% dei Paesi con dati disponibili, più di 1 giovane su 10 non studiava, né lavorava. Le ragazze hanno maggior rischio rispetto ai ragazzi di far parte di questa categoria in quasi il 70% dei Paesi con dati disponibili.
· Mentre il numero di bambini tra i 5 e i 17 anni con un lavoro è diminuito da 246 milioni nel 2000 a 168 milioni nel 2012, il lavoro minorile rimane un grave problema. Più della metà dei bambini lavoratori (85 milioni di bambini) svolgono attività pericolose e il 59% di loro è impiegato nel settore agricolo. Le bambine hanno fatto maggiori progressi rispetto ai bambini, con il numero delle bambine lavoratrici in calo del 40% nel periodo 2000-2012, rispetto al calo del 25% dei bambini.
· L’accesso ai servizi finanziari permette alle persone e alle aziende di far fronte a cambiamenti negli introiti, gestire flussi di cassa mutevoli, accumulare patrimonio e fare investimenti produttivi. L’accesso ai servizi finanziari attraverso sportelli automatici di banca è aumentato del 55% a livello mondiale tra il 2010 e 2015. Nello stesso periodo, le filiali delle banche commerciali sono aumentate del 5%, con una crescita più moderata imputabile all’aumento dei servizi finanziari con accesso digitale. A livello globale, nel 2015 sono stati registrati 60 sportelli automatici di banca e 17 filiali di banche commerciali ogni 100.000 adulti. Dal 2011 al 2014, 700 milioni di adulti hanno aperto un nuovo conto in banca e la percentuale di adulti con un conto presso un’istituzione finanziaria è aumentato dal 51% al 61%.
· Dopo una lieve contrazione nel 2014, gli aiuti al commercio sono aumentati del 5,4% in termini reali arrivando a 53,9 miliardi di dollari nel 2015, per effetto di un recupero in relazione agli impegni per infrastrutture commerciali e ripresa della crescita a sostegno del settore bancario e dell’agricoltura. Gli aiuti per gli impegni nel settore del commercio nei confronti dei Paesi meno sviluppati è aumentato nel 2015 di 4,3 miliardi di dollari, raggiungendo così quota 17,2 miliardi di dollari. Il Quadro integrato rafforzato, un programma di aiuti al commercio a favore di tali Paesi, ha avviato nel 2016 la sua seconda fase, che terminerà nel 2022. Gli impegni dei donatori nei confronti del Quadro ammontavano nel 2016 a 55,3 milioni di dollari, con 17,3 milioni di dollari già erogati al Fondo.
Fonte: Rapporto del Segretario Generale “Progresso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” E/2017/66
TRAGUARDI & INDICATORI
Il quadro globale per gli indicatori è stato sviluppato dal Gruppo inter-agenzie di esperti sugli indicatori per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (IAEG-SDGs) ed è stato stabilito in quanto punto di partenza pratico durante la 47° sessione della Commissione statistica delle Nazioni Unite tenutasi a marzo 2016. Il rapporto della Commissione, che includeva il quadro globale per gli indicatori è stato poi analizzato dall’ECOSOC durante la sua 70° sessione tenutasi a giugno 2016. Maggiori informazioni.
TRAGUARDI
8.1 Sostenere la crescita economica pro-capite a seconda delle condizioni nazionali e, in particolare, almeno nella misura del 7% di crescita annua del prodotto interno lordo nei Paesi meno sviluppati
8.2 Raggiungere livelli più elevati di produttività economica attraverso la diversificazione, l’aggiornamento tecnologico e l’innovazione, anche attraverso un focus su settori ad alto valore aggiunto e ad alta intensità di manodopera
8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo che supportino le attività produttive, la creazione di lavori dignitosi, l’imprenditorialità, la creatività e l’innovazione, e favoriscano la formalizzazione e la crescita delle micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l’accesso ai servizi finanziari
8.4 Migliorare progressivamente, fino al 2030, l’efficienza delle risorse globali nel consumo e nella produzione nel tentativo di separare la crescita economica dal degrado ambientale, in conformità con il quadro decennale di programmi sul consumo e la produzione sostenibili, con i Paesi sviluppati in veste di capofila
8.5 Entro il 2030, raggiungere la piena e produttiva occupazione con un lavoro dignitoso per tutte le donne e gli uomini, anche per i giovani e le persone con disabilità, nonché la parità di retribuzione per lavoro di pari valore
8.6 Entro il 2020, ridurre sensibilmente la percentuale di giovani disoccupati che non lavorano, non studiano e non si formano
8.7 Adottare misure immediate ed efficaci per eliminare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna e al traffico di esseri umani e garantire la proibizione e l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, incluso il reclutamento e l’impiego di bambini-soldato e, entro il 2025, porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme
8.8 Proteggere i diritti legati al lavoro e promuovere un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutti i lavoratori, compresi i lavoratori migranti, in particolare le donne migranti, e quelli con un lavoro precario
8.9 Entro il 2030, elaborare e attuare politiche volte a promuovere il turismo sostenibile al fine di creare posti di lavoro e promuovere la cultura e i prodotti locali 8.10 Rafforzare la capacità delle istituzioni finanziarie nazionali di incoraggiare e ampliare l’accesso ai servizi bancari, assicurativi e finanziari per tutti
8.A Aumentare gli aiuti per il sostegno al commercio per i Paesi in via di sviluppo, in particolare i Paesi meno sviluppati, anche attraverso il Quadro integrato rafforzato per gli scambi commerciali di assistenza tecnica ai Paesi meno sviluppati.
8.B Entro il 2020, sviluppare e rendere operativa una strategia globale per l’occupazione giovanile e l’attuazione del Patto globale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro
INDICATORI
8.1.1 Tasso di crescita annua del PIL reale pro capite
8.2.1 Tasso di crescita annuale di PIL reale per persona occupata
8.3.1 Percentuale di impiego informale in settore non agricolo, per sesso
8.4.1 Impronta sui materiali, impronta sui materiali pro capite e impronta sui materiali per PIL
8.4.2 Consumo di materiale nazionale, consumo di materiale nazionale pro capite e consumo di materiale nazionale per PIL
8.5.1 Remunerazione media oraria per donne e uomini occupati, per occupazione, età e persone con disabilità
8.5.2 Tasso di disoccupazione, per sesso, età e persone con disabilità
8.6.1 Percentuale di giovani (15-24 anni) che non studiano, non lavorano e non si formano
8.7.1 Percentuale e numero di bambini tra i 5 ei 17 anni impegnati nel lavoro minorile, per sesso ed età
8.8.1 Tasso di frequenza di infortuni mortali e non mortali durante l’attività lavorativa, per sesso e status migratorio
8.8.2 Progresso nel rispetto dei diritti dei lavoratori a livello nazionale (libertà di associazione e contrattazione collettiva) sulla base delle fonti testuali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e della legislazione nazione, per sesso e status migratorio
8.9.1 PIL generato dal turismo in rapporto al PIL totale e nel tasso di crescita
8.9.2 Numero di impieghi nel settore del turismo in rapporto al numero di impieghi totale e al tasso di crescita degli impieghi, per sesso
8.10.1 Numero di filiali di banche commerciali e sportello automatici di banca (ATM) ogni 100.000 adulti
8.10.2 Percentuale di adulti (dai 15 anni in su) con un conto in una banca o in altra istituzione finanziaria o un servizio finanziario accessibile tramite il telefono cellulare
8.A.1 Impegni di aiuti al commercio ed erogazioni
8.B.1 Fondi totali erogati dal governo per la protezione sociale e programmi di occupazione in rapporto al bilancio nazionale e al PIL