2 – Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
Anche se la situazione è migliorata in numerosi paesi, molte persone soffrono ancora la fame e la malnutrizione in tutto il mondo. La denutrizione colpisce quasi 800 milioni di persone in tutto il mondo – la maggior parte dei quali donne e bambini. L’obiettivo del 2030 dell’ Agenda è quello di porre fine alla fame e tutte le forme di malnutrizione in tutto il mondo entro i prossimi 15 anni. In considerazione della rapida crescita della domanda globale di cibo, si stima che la produzione alimentare mondiale dovrà essere raddoppiata entro il 2050. Circa il 70% delle persone che sono denutrite devono direttamente o indirettamente all’agricoltura il loro sostentamento, quindi sono i piccoli agricoltori a rischio di denutrizione.
Oltre l’obiettivo di eliminare la fame, l’Obiettivo 2 mira a porre fine a tutte le forme di malnutrizione. La qualità del cibo è altrettanto importante quanto la quantità di cibo. L’Obiettivo 2 mira anche agli aspetti economici, come ad esempio a raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei piccoli agricoltori entro il 2030. Inoltre, è dotato di disposizioni in materia di agricoltura sostenibile per prevenire un aumento della produzione di cibo che possa danneggiare l’ambiente.
PROGRESSO VERSO L’OBIETTIVO 2 NEL 2017
Dal 2000, gli sforzi per combattere la fame e la malnutrizione sono aumentati in maniera significativa. Tuttavia, porre fine alla fame, all’insicurezza alimentare e alla manutenzione per tutti richiederà sforzi continui e mirati, specialmente in Asia e in Africa. Saranno necessari maggiori investimenti in agricoltura, con stanziamenti di fondi governativi e aiuti al fine di aumentare le capacità per la produttività agricola.
· La percentuale di persone denutrite a livello mondiale è diminuita del 15% nel 2000-2002 all’11% nel 2014-2016. Circa 793 milioni di persone a livello globale sono malnutrite, in calo rispetto ai 930 milioni di persone nello stesso arco di tempo
· Nel 2016, si stima che 155 milioni di bambini sotto i 5 anni fossero affetti da rachitismo (troppo bassi per la loro età a causa di malnutrizione cronica). A livello globale, il livello di rachitismo è sceso dal 33% nel 2000 al 23% nel 2016. L’Asia meridionale e l’Africa subsahariana quell’anno hanno registrato i tre quarti di casi di rachitismo infantile.
· Nel 2016, si stima che 52 milioni di bambini sotto i 5 anni a livello mondiale soffrissero di deperimento (peso troppo basso in proporzione all’altezza, solitamente a causa di una carenza di cibo acuta e significativa e/o a causa di patologie). Il tasso di deperimento globale nel 2016 era del 7,7%, con la percentuale più alta (15,4%) in Asia meridionale. All’estremo opposto, nel 2016 41 milioni di bambini sotto i 5 anni a livello globale erano affetti da problemi di sovrappeso e obesità (6%)
· Porre fine alla fame richiede sistemi di produzione alimentare sostenibili e pratiche agricole resilienti. Un aspetto di tale sforzo è costituito dalla protezione della diversità genetica di vegetali e animali, elemento chiave per l’agricoltura e la produzione alimentare. Nel 2016, 4,7 milioni di campioni di sementi e altro materiale genetico vegetale per cibo e agricoltura è stato preservato in 602 banche genetiche in 82 paesi e 14 centri regionali e internazionali, ossia un aumento del 2% rispetto al 2014. Il materiale genetico animale è stato sottoposto a crioconservazione, tuttavia solo per il 15% delle popolazioni delle razze nazionali, secondo le informazioni trasmesse da 128 paesi. Il materiale genetico stoccato è sufficiente a ricostruire solamente il 7% delle popolazioni delle razze nazionali in caso di estinzione. A febbraio 2017 era stato stoccato il 20% delle specie locali classificate come a rischio.
· Sono necessari maggiori investimenti per aumentare la capacità di produttività agricola. Tuttavia, l’indice di orientamento agricolo globale, definito come la quota di spesa dei governi per l’agricoltura diviso la quota di prodotto interno lordo (PIL) derivante da questo settore, è sceso da 0,38 nel 2001 a 0,24 nel 2013 e a 0,21 nel 2015.
· La percentuale di aiuti stanziabili per il settore erogari per l’agricoltura da parte dei Paesi membri del Comitato di aiuto allo sviluppo dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è sceso da quasi il 20% a metà degli anni ’80 al 7% alla fine degli anni ’90, percentuale rimasta inalterata fino al 2015. Questo calo riflette uno spostamento dagli aiuti per finanziare le infrastrutture e la produzione verso una maggiore concentrazione sui settori sociali
· Nel 2016, 21 Paesi hanno avuto prezzi nazionali alti moderatamente alti rispetto ai loro livelli storici per uno o più prodotti alimentari e cereali di base. Tredici di questi Paesi si trovavano in Africa subsahariana. La causa principale di questi prezzi elevati sono state il calo di produzione nazionale, il deprezzamento della valuta e l’insicurezza. Aumenti localizzati dei costi del carburante hanno altresì contribuito all’aumento dei prezzi.
· Sono stati fatti alcuni progressi nella prevenzione delle distorsioni nei mercati agricoli mondiali. I sussidi globali per l’esportazione agricola sono stati ridotti del 94% dal 2000 al 2014. A dicembre 2015, i membri dell’Organizzazione mondiale del commercio hanno adottato una decisione ministeriale che ha sancito l’eliminazione dei sussidi alle esportazioni per i prodotti agricoli e la limitazione di provvedimenti per l’esportazione con le medesime finalità.
Fonte: Rapporto del Segretario Generale “Progresso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” E/2017/66
TRAGUARDI & INDICATORI
Il quadro globale per gli indicatori è stato sviluppato dal Gruppo inter-agenzie di esperti sugli indicatori per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (IAEG-SDGs) ed è stato stabilito in quanto punto di partenza pratico durante la 47° sessione della Commissione statistica delle Nazioni Unite tenutasi a marzo 2016. Il rapporto della Commissione, che includeva il quadro globale per gli indicatori è stato poi analizzato dall’ECOSOC durante la sua 70° sessione tenutasi a giugno 2016. Maggiori informazioni.
TRAGUARDI
2.1 Entro il 2030, eliminare la fame e assicurare a tutte le persone, in particolare i poveri e le persone in situazioni vulnerabili, tra cui i bambini, l’accesso a un’alimentazione sicura, nutriente e sufficiente per tutto l’anno
2.2 Entro il 2030, eliminare tutte le forme di malnutrizione e raggiungere, entro il 2025, i traguardi concordati a livello internazionale sul rachitismo e il deperimento dei bambini sotto i 5 anni di età, e soddisfare le esigenze nutrizionali di ragazze adolescenti, donne in gravidanza e in allattamento e persone anziane
2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di alimenti su piccola scala, in particolare donne, popolazioni indigene, aziende agricole a conduzione familiare, pastori e pescatori, anche attraverso l’accesso sicuro ed equo alla terra, ad altre risorse e fonti produttive, alla conoscenza, ai servizi finanziari, ai mercati e alle opportunità in grado di creare valore aggiunto e occupazione non agricola
2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e adottare pratiche agricole resilienti in grado di aumentare la produttività e la produzione, aiutare a conservare gli ecosistemi, rafforzare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e altre catastrofi, e di migliorare progressivamente la qualità del terreno e del suolo
2.5 Entro il 2020, assicurare la diversità genetica di sementi, specie vegetali coltivate e animali da allevamento e domestici e le loro specie selvatiche affini, anche attraverso banche delle sementi e delle piante gestite efficacemente e diversificate a livello nazionale, regionale e internazionale, e promuovere l’accesso e la giusta ed equa distribuzione dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche e delle conoscenze tradizionali collegate, come concordato a livello internazionale
2.A Incrementare gli investimenti, anche attraverso una maggiore cooperazione internazionale, in infrastrutture rurali, servizi di ricerca e di divulgazione in ambito agricolo, nello sviluppo tecnologico e nelle banche genetiche di specie vegetali e animali, al fine di migliorare la capacità produttiva agricola nei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati
2.B Correggere e prevenire restrizioni e distorsioni commerciali nei mercati agricoli mondiali, anche attraverso l’eliminazione parallela di tutte le forme di sussidi alle esportazioni agricole e tutte le misure di esportazione con effetto equivalente, conformemente al mandato del “Doha Development Round”
2.C Adottare provvedimenti per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e dei loro derivati e facilitare l’accesso tempestivo alle informazioni di mercato, anche per quanto riguarda le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l’estrema volatilità dei prezzi degli alimentari
INDICATORI
2.1.1 Prevalenza di denutrizione
2.1.2 Prevalenza di insicurezza alimentare moderata o acuta nella popolazione, sulla base della scala di esperienza dell’insicurezza alimentare (FIES)
2.2.1 Prevalenza di rachitismo (altezza per età, deviazione <-2 dallo standard rispetto alla mediana degli standard sulla crescita dei bambini stilati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS)) tra i bambini di età inferiore ai 5 anni
2.2.2 Prevalenza di malnutrizione (peso per altezza, deviazione >+2 o <-2 dallo standard rispetto alla mediana degli standard sulla crescita dei bambini stilati dell’OMS) tra i bambini di età inferiore ai 5 anni, per tipo (deperimento e sovrappeso)
2.3.1 Volume di produzione per unità di lavoro, per dimensione di azienda attiva in agricoltura/pastorizia/silvicoltura
2.3.2 Reddito medio di piccoli produttori di alimenti, per sesso e gruppo indigeno
2.4.1 Percentuale di area agricola impiegata per produzione agricoltura sostenibile
2.5.1 Numero di risorse genetiche vegetali e animali per uso alimentare e agricolo stoccato in impianti di conservazione a medio o lungo termine
2.5.2 Percentuale di specie locali classificate come a rischio di estinzione, non a rischio o a livello di rischio sconosciuto
2.A.1 Indice di orientamento agricolo per le spese sostenute dal governo
2.A.2 Quantità totale di fondi (aiuto pubblico allo sviluppo e altri fondi pubblici) destinati al settore agricolo
2.B.1 Stima del sostegno ai produttori
2.B.2 Sussidi per l’esportazione agricola
2.C.1 Indicatore delle anomalie dei prezzi degli alimentari