SDG

16 – Pace Giustizia e Istituzioni Forti

16 – Pace, giustizia e istituzioni forti

E’ evidente che senza una comunità pacifica e inclusiva e una governance efficace, lo sviluppo non può essere sostenibile. Ad esempio, i paesi colpiti da conflitti sono i più lontani dal raggiungimento degli SDG, mentre in molti altri paesi il ristabilimento delle istituzioni di pace e responsabili ha contribuito notevolmente al raggiungimento degli SDG. L’Obiettivo 16 entro il 2030 mira pertanto a promuovere società pacifiche e inclusive.

Come tale, essa sostiene di ridurre ogni forma di violenza, comprese la tortura e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata. Inoltre, obiettivo 16 prevede di ridurre in modo significativo corruzione e concussione, così come flussi finanziari illeciti e di armi. Per garantire che le società siano pacifiche e inclusive, L’Obiettivo 16 ha anche lo scopo di promuovere le istituzioni inclusive e lo stato di diritto, e di garantire la parità di accesso alla giustizia.

PROGRESSO VERSO L’OBIETTIVO 16 NEL 2017

Negli ultimi anni è stato registrato un incremento di conflitti violenti, mentre gli omicidi sono lentamente diminuiti e aumenta il numero dei cittadini in tutto il mondo che ha un migliore accesso alla giustizia. Alcuni conflitti armati ad alta intensità stanno provocando un elevato numero di feriti tra i civili. I progressi nella promozione di pace e giustizia, uniti a istituzioni efficaci, affidabili e inclusivi, rimangono disequamente distribuiti tra e all’interno le regioni.

· Nel 2015, il numero delle vittime di omicidi intenzionali è stato di 5,2 persone e 6,7 persone ogni 100.000 abitanti in tutto il mondo. Mentre il tasso di omicidi è calato negli ultimi 10 anni, gli abitanti di alcuni Paesi in America Latina, Africa subsahariana e Asia hanno un rischio maggiore di essere vittime di un omicidio intenzionale.

· Persistono varie forme di violenza a danno dei bambini, tra cui la disciplina basata sulla punizione corporale e l’aggressione psicologica. In 76 Paesi (soprattutto tra i Paesi in via di sviluppo) con dati disponibili tra il 2005 e 2016, circa 8 bambini su 10 da 1 a 14 anni erano regolarmente vittime di una qualche forma di aggressione psicologica e/o punizione corporale.

· Sono stati fatti molti progressi nell’identificazione delle vittime del traffico di esseri umani, come emerge dall’aumento del numero di vittime identificate negli ultimi 10 anni. Nel 2014, a livello mondiale, il numero di vittime del traffico identificato è stato più elevato tra le donne e le ragazze rispetto agli uomini e ai ragazzi. Tuttavia, la percentuale di donne e ragazze è lentamente calato, passando dall’84% nel 2004 al 71% nel 2014. Mentre la percentuale di vittime di tratta per sfruttamento sessuale è calato, la percentuale di individui vittime di traffico per lavoro forzato è aumentata. Nel 2014 i bambini rappresentavano circa il 28% di tutte le vittime di tratta identificate, con le bambine molto più numerose rispetto ai bambini (rispettivamente 20% e 8% del totale).

· La violenza sessuale è probabilmente la violazione dei diritti dei bambini più grave. Le denunce non fatte e la carenza di dati comparabili impedisce la piena comprensione della reale portata del problema. In 35 Paesi a basso e medio reddito con dati disponibili, la percentuale di donne tra i 18 e i 29 anni che hanno subito una violenza sessuale per la prima volta prima del compimento del diciottesimo anno di età oscillava dallo 0 al 16%.

· Le percentuali di detenzione prima del processo suggeriscono che i progressi rispetto all’applicazione dello stato di diritto e all’accesso alla giustizia sono lenti. A livello globale, la percentuale di persone tenute in stato di fermo senza una sentenza emessa per un reato rimane quasi inalterata (dal 32% di detenuti totali nel 2003-2005 al 31% nel 2013 2015). Tali dati indicano che non sono stati fatti grandi progressi nella capacità dei sistemi giuridici di celebrare processi in maniera equa e trasparente.

· Norme e procedure opache, complesse e inefficaci creano le condizioni ideali per la corruzione di funzionari pubblici e il ricorso a tangenti o pagamenti non registrati. Nel 2015, oltre il 18% delle aziende in tutto il mondo ha dichiarato di aver ricevuto almeno una richiesta di pagamento di tangenti. La percentuale di aziende in Paesi a basso e medio reddito rappresentava il 25%, rispetto al 4% nei Paesi ad alto reddito.

· Per offrire una buona base per lo sviluppo, i bilanci previsionali dei governi dovrebbero essere completi, trasparenti e realistici. Mentre la spesa in quasi 2 su 3 Paesi non superava il 10% rispetto al bilancio previsionale nazionale originale, in più di 1 Paese su 7 lo scarto era di almeno il 15%. Tuttavia, l’affidabilità del bilancio previsionale è migliorata nel tempo, con quasi 8 Paesi su 10 in Asia meridionale e orientale e nel Pacifico che mostrano segni di miglioramento.

· La registrazione delle nascite è un primo passo per la tutela dei diritti individuali e l’accesso alla giustizia e ai servizi sociali per tutti. Mentre molte regioni hanno raggiunto un livello di registrazione delle nascite universale o quasi universale, a livello globale la media è di appena il 71%, sulla base dei dati disponibili dei Paesi tra il 2010 e il 2016. In Africa subsahariana, meno della metà (46%) di tutti i bambini sotto i 5 anni sono stati registrati alla nascita.

· Le leggi che sanciscono la libertà di informazione sono aumentate a ritmo costante, ma l’attuazione lenta o inefficace di tali leggi rimane un ostacolo. Più di 110 Paesi hanno adottato leggi o politiche per la libertà di informazione. Tuttavia, dalla valutazione degli esperti, emerge che 47 di questi Paesi non hanno disposizioni legislative chiare per le eccezioni a tale diritto, mentre altri 47 Paesi non hanno disposizioni sufficienti per l’istruzione pubblica.

· Le istituzioni indipendenti nazionali per i diritti umani svolgono un ruolo importante nel garantire che gli Stati tengano fede ai loro impegni in materia di diritti umani e che nessuno rimanga indietro. Alla fine del 2016, il 37% dei Paesi disponevano di un’istituzione nazionale responsabile dei diritti umani in conformità con i parametri stabiliti a livello internazionale (Principi di Parigi), mentre il 57% dei Paesi era stato sottoposto a un controllo di conformità da parte dei pari.

Fonte: Rapporto del Segretario Generale “Progresso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” E/2017/66

TRAGUARDI & INDICATORI

Il quadro globale per gli indicatori è stato sviluppato dal Gruppo inter-agenzie di esperti sugli indicatori per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (IAEG-SDGs) ed è stato stabilito in quanto punto di partenza pratico durante la 47° sessione della Commissione statistica delle Nazioni Unite tenutasi a marzo 2016. Il rapporto della Commissione, che includeva il quadro globale per gli indicatori è stato poi analizzato dall’ECOSOC durante la sua 70° sessione tenutasi a giugno 2016. Maggiori informazioni.

TRAGUARDI

16.1 Ridurre drasticamente dappertutto tutte le forme di violenza e i tassi di mortalità corrispondenti

16.2 Eliminare l’abuso, lo sfruttamento, il traffico e tutte le forme di violenza e tortura contro i bambini

16.3 Promuovere lo stato di diritto a livello nazionale e internazionale e garantire un equo accesso alla giustizia per tutti

16.4 Entro il 2030, ridurre in modo significativo i flussi finanziari illeciti e di armi, rafforzare il recupero e la restituzione dei beni rubati e combattere tutte le forme di criminalità organizzata

16.5 Ridurre in maniera significativa la corruzione e la concussione in tutte le loro forme

16.6 Sviluppare istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli

16.7 Assicurare un processo decisionale reattivo, inclusivo, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli

16.8 Allargare e rafforzare la partecipazione dei Paesi in via di sviluppo nelle istituzioni della governance globale

16.9 Entro il 2030, fornire un’identità giuridica a tutti, a cominciare dalla registrazione delle nascite

16.10 Garantire l’accesso pubblico alle informazioni e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali

16.A Rafforzare le istituzioni nazionali, anche attraverso la cooperazione internazionale, per costruire maggiore capacità a tutti i livelli, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, per prevenire la violenza e combattere il terrorismo e la criminalità

16.B Promuovere e applicare leggi e politiche non discriminatorie per lo sviluppo sostenibile

INDICATORI

16.1.1 Numero di vittime di omicidio intenzionale ogni 100.000 abitanti, per sesso ed età

16.1.2 Decessi causati da conflitti ogni 100.000 abitanti, per sesso, età e causa

16.1.3 Percentuale della popolazione vittima di violenza fisica, psicologica e sessuale nei 12 mesi precedenti

16.1.4 Percentuale di persone che si sentono sicure a camminare da sole nella zona in cui vivono

16.2.1 Percentuale di bambini di età 1-17 anni che hanno subito punizioni corporali e/o aggressioni psicologiche da responsabili della loro educazione nell’ultimo mese

16.2.2 Numero di vittime del traffico di esseri umani ogni 100.000 abitanti, per sesso, età e forma di sfruttamento

16.2.3 Percentuale di giovani donne e uomini di età 18-29 anni che hanno subito violenza sessuale prima dei 18 anni

16.3.1 Percentuale di vittime di violenza nei 12 mesi precedenti che hanno denunciato l’aggressione alle autorità competenti o ad altri enti ufficialmente riconosciuti nei meccanismi di risoluzione dei conflitti

16.3.2 Detenuti senza condanna in rapporto alla popolazione carceraria totale

16.4.1 Valore totale dei flussi finanziari illeciti in entrata e in uscita (in dollari)

16.4.2 Percentuale di armi leggere di piccole dimensioni sequestrate che sono registrate e tracciate, in base agli standard internazionali e agli strumenti legislativi

16.5.1 Percentuale di persone che hanno avuto almeno un contatto con un funzionario pubblico e che hanno pagato una tangente a un funzionario pubblico o che hanno ricevuto la richiesta di pagamento di una tangente da un funzionario pubblico nei 12 mesi precedenti

16.5.2 Percentuale di aziende che hanno avuto almeno un contatto con un funzionario pubblico e che hanno pagato una tangente a un funzionario pubblico o che hanno ricevuto la richiesta di pagamento di una tangente da un funzionario pubblico nei 12 mesi precedenti

16.6.1 Spese primarie del governo in rapporto al bilancio previsionale approvato originariamente, per settore (o per voce di bilancio o simili)

16.6.2 Percentuale di cittadini soddisfatti della loro ultima esperienza con i servizi pubblici

16.7.1 Percentuali di posizioni (per sesso, età, persone con disabilità e fascia di popolazione) negli enti pubblici (legislativi nazionali e locali, servizi pubblici e giudiziari) rispetto alle ripartizioni nazionali

16.7.2 Percentuale di popolazione che crede che il processo decisionale sia inclusivo e puntuale, per età, sesso, disabilità e fascia di popolazione

16.8.1 Percentuale di membri e diritti di voto dei Paesi in via di sviluppo presso le organizzazioni internazionali

16.9.1 Percentuale di bambini sotto i 5 anni la cui nascita è stata registrata presso una autorità civile, per età

16.10.1 Numero di casi accertati di omicidio, rapimento, sparizione forzata, detenzione arbitraria e tortura di giornalisti, personale dei mezzi di comunicazione, sindacalisti e difensori dei diritti umani nei 12 mesi precedenti

16.10.2 Numero di Paesi che adottano e attuano garanzie costituzionali, statutarie e/o politiche per l’accesso pubblico alle informazioni

16.A.1 Esistenza di istituzioni indipendenti nazionali responsabili dei diritti umani in conformità con i Principi di Parigi

16.B.1 Percentuale di cittadini che hanno dichiarato di essersi sentiti personalmente vittime di discriminazioni o molestie nei 12 mesi precedenti sulla base di un motivo di discriminazione vietato dalle legislazioni internazionali sui diritti umani