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Salari minimi adeguati per lavoratori UE: direttiva europea

La Commissione europea rende noto in un suo comunicato stampa di aver accolto con favore il 7 giugno l’accordo politico raggiunto questa mattina tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE sulla direttiva sui salari minimi adeguati proposta dalla Commissione nell’ottobre 2020.

La direttiva stabilisce un quadro per l’adeguatezza del salario minimo legale, promuovendo la contrattazione collettiva sulla determinazione del salario e migliorando l’accesso effettivo dei lavoratori alla protezione del salario minimo nell’UE.

“Un salario minimo adeguato è importante per rafforzare l’equità sociale e sostenere una ripresa economica sostenibile e inclusiva. Migliori condizioni di lavoro e di vita avvantaggiano anche le imprese, la società e l’economia in generale, aumentando la produttività e la competitività”, scrive nel comunicato la Commissione.

La protezione del salario minimo esiste in tutti gli Stati membri dell’UE, sia attraverso salari minimi legali e contratti collettivi, sia esclusivamente attraverso contratti collettivi.

Garantire che i lavoratori percepiscano salari adeguati è essenziale per migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro e per costruire economie e società eque e resilienti, afferma Bruxelles. Tuttavia, alcuni lavoratori risentono di una scarsa adeguatezza e/o di lacune nella copertura della protezione del salario minimo.

La nuova direttiva, informa la Commissione, “mira ad affrontare questo problema stabilendo un quadro dell’UE per migliorare un’adeguata protezione del salario minimo. Ciò avverrà nel pieno rispetto delle tradizioni e delle competenze nazionali nonché dell’autonomia delle parti sociali”. Non richiede agli Stati membri di introdurre salari minimi legali, né stabilisce un livello salariale minimo comune in tutta l’UE.

Proposta della Commissione per una Direttiva UE su salari minimi adeguati nell’UE

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