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Presidenza portoghese dell’UE: l’impegno del CCRE/CEMR

Il Portogallo sta assumendo la presidenza di turno dell’Unione europea. Durante la prima metà di quest’anno, il Portogallo presiederà il lancio del nuovo quadro finanziario settennale dell’Unione europea, in una fase in cui i leader politici europei sono più che mai sottoposti a pressioni per garantire la salute, la tenuta dell’economia e la salvaguardia ambientale. “In questi tempi difficili, i comuni e le regioni d’Europa sono pronti a collaborare con la nuova Presidenza per offrire un futuro più luminoso ai nostri cittadini”, afferma un comunicato del CCRE/CEMR

Il tema della partnership oltretutto non è mai stato più forte. I governi locali e regionali hanno un ruolo essenziale da svolgere per sviluppare politiche adatte alle condizioni di ogni territorio, il più vicino possibile ai cittadini. Il raggiungimento degli obiettivi dell’UE, in particolare quello relativo allo sviluppo sostenibile, può essere raggiunto solo attraverso partenariati rafforzati con i comuni, le regioni e le associazioni che li rappresentano.

Anche la presidenza portoghese dovrà affrontare un’ampia gamma di questioni, tra cui lo Stato di diritto, la digitalizzazione e la transizione climatica ed energetica. I cinque pilastri principali della presidenza includono le seguenti iniziative che il CCRE/CEMR e i suoi membri seguiranno da vicino:

Europa resiliente: il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, in particolare il regolamento delle qualifiche e la direttiva sulle migliori condizioni di accoglienza;
Europa sociale: l’attuazione del piano d’azione per il pilastro europeo dei diritti sociali e la proposta su un salario minimo equo per i lavoratori nell’Unione;
Green Europe: il progetto di legge sul clima, la nuova legislazione sull’economia circolare, la proposta quadro per raggiungere la neutralità climatica, la biodiversità e un ambiente privo di sostanze tossiche, la mobilità sostenibile e intelligente;
Europa digitale: la legge sui servizi digitali;
Europa globale: il vertice del partenariato orientale nel marzo 2021.

“Continueremo inoltre a lavorare sull’uguaglianza di genere, la partecipazione dei cittadini e lo sviluppo territoriale equilibrato. L’impatto dei governi locali e regionali sui loro territori e il loro coinvolgimento a livello dell’UE sono due facce della stessa medaglia. Entrambi sono ingredienti essenziali per raggiungere gli obiettivi dell’Unione e per massimizzare i benefici delle politiche europee sia nei nostri comuni e nelle nostre regioni, sia nel resto del mondo”, afferma il CCRE/CEMR.

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