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Post Covid-19, enti locali e SDGs: nuovo studio CEMR PLATFORMA!



A causa della pandemia da COVID-19, i governi locali e regionali europei e le associazioni che li rappresentano rischiano di perdere i progressi compiuti degli ultimi anni per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Sebbene con quest’ultimi abbiano sempre più familiarità, i poteri territoriali hanno bisogno di ulteriore sostegno.



È quanto emerge da un nuovo studio condotto dal CEMR e da PLATFORMA, che analizza l’Agenda 2030 dal punto di vista delle associazioni dei governi locali e regionali.

Questa nuova pubblicazione si basa su un’indagine congiunta condotta dal CCRE e da PLATFORMA, progettata in collaborazione con United Cities and Local Governments (UCLG). Fa seguito allo studio del 2019 “Come le associazioni di governo locale e regionale danno vita agli SDG” e allo studio del 2018 “Obiettivi di sviluppo sostenibile – Come le città e le regioni d’Europa stanno assumendo un ruolo guida”.

Lo scoppio della pandemia COVID-19 in Europa e nel mondo ha comportato sfide senza precedenti per i governi locali e regionali. In diversi Paesi, la pandemia ha accentuato notevolmente le disuguaglianze e ha rallentato gli sforzi per sensibilizzare e promuovere il lavoro dell’Agenda 2030 a livello locale e regionale.

“La crisi attuale e il futuro incerto sono un invito ad agire ora”, ha detto Tine Soens, membro del Consiglio comunale di Kortrijk (Belgio), CEMR e portavoce di PLATFORMA sull’Agenda 2030. “I leader locali e regionali non devono avere paura di fare il salto di qualità! La nostra generazione di politici, funzionari e cittadini è la generazione che deve invertire la tendenza”.



Sulla base di un’indagine condotta su 34 associazioni di 28 paesi europei, tra le quali l’AICCRE, lo studio mostra che un terzo utilizza gli SDG come riferimento importante nelle proprie strategie di sviluppo, rispetto a solo un quinto dello scorso anno. Inoltre, quattro associazioni su cinque sono a conoscenza degli SDG. La tendenza è chiara: anno dopo anno, i governi locali e regionali e le loro associazioni compiono sempre più spesso gli sforzi necessari per concretizzare l’agenda globale a livello locale.

Gli SDGs sono importanti anche per i governi centrali? Lo studio evidenzia che quasi l’80% delle associazioni ha indicato che esiste una strategia nazionale ufficiale per implementare gli SDG. Per coloro che hanno indicato l’esistenza di una strategia nazionale, il 59% ha specificato che c’è un chiaro riferimento alla necessità di sostenere l’azione locale e regionale nell’attuazione degli SDGs.

Ciononostante, c’è ancora un notevole margine di miglioramento per creare legami più stretti tra tutti i livelli di governo e per realizzare progressi globali in materia di sviluppo sostenibile. Per intensificare i nostri sforzi, lo studio offre una lista di controllo per le associazioni “Sapere a che punto sono i vostri membri nella localizzazione degli SDG”, una serie di semplici passi per contribuire al Voluntary National Reporting e diverse raccomandazioni chiave che vanno nelle direzione di una richiesta di un maggior ruolo politico ed economico per i poteri territoriali per la realizzazione degli SDGs. .

Inoltre, questa pubblicazione di 40 pagine è ricca di esempi ed identifica le sfide persistenti e le nuove opportunità che i comuni, le regioni e le loro associazioni hanno incontrato quando hanno lavorato con gli SDG. Queste arrivano al momento opportuno, mentre la pandemia continua a diffondersi in tutto il mondo.

Lo studio è stato lanciato il 15 luglio scorso in occasione del workshop Localizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile organizzato da PLATFORMA durante il Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile (HLPF) delle Nazioni Unite del 2020.

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