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PE: urgente garantire la sicurezza alimentare

Il Parlamento europeo il 24 marzo ha chiesto un supporto alimentare immediato e sostanziale per l’Ucraina e di rendere la produzione alimentare UE più indipendente.

In una risoluzione adottata, il Parlamento di Strasburgo ha chiesto un’azione UE urgente per garantire la sicurezza alimentare dentro e fuori i confini dell’Unione, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina.

Nel testo si sollecita un aiuto immediato sotto forma di forniture alimentari per l’Ucraina e il rilancio della strategia di produzione alimentare UE.

In considerazione del grave impatto che l’attacco russo all’Ucraina dovrebbe avere sulla sicurezza alimentare, il Parlamento europeo ha chiesto un aiuto alimentare umanitario per il popolo ucraino a lungo termine, sia dall’UE sia dalla comunità internazionale.

L’UE dovrebbe aprire dei corridoi alimentari da e verso l’Ucraina, da utilizzare come alternativa ai porti chiusi del Mar Nero. Inoltre, bisognerebbe dotare gli agricoltori ucraini di carburante semi e fertilizzanti.

L’Assemblea di Strasburgo ha inoltre chiesto di diversificare le forniture provenienti dai paesi terzi. Inoltre, la Commissione dovrebbe valutare in che modo mitigare, nel breve termine, l’impatto dei prezzi elevati dei fertilizzanti sugli agricoltori.

Il Parlamento propone anche il passaggio a fonti alternative di nutrienti organici per l’agricoltura e un sostegno all’innovazione agricola, così da ridurre, nel lungo termine, la dipendenza dalle importazioni di fertilizzanti.

A causa dell’interruzione delle importazioni agricole, i parlamentari europei chiedono di aumentare la produzione alimentare interna e di utilizzare i terreni agricoli solo per la produzione di cibo e mangime.

Per affrontare i bisogni immediati, si dovrebbe concedere agli agricoltori l’utilizzo dei terreni messi a riposo per la produzione di colture proteiche, nel corso del 2022.

Infine, la Commissione europea dovrebbe fornire sostegno ai settori più colpiti e mobilitare la riserva di crisi di 479 milioni di euro, mentre i Paesi UE dovrebbero essere autorizzati a concedere agli operatori del mercato agricolo aiuti di stato.

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