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PE: nuove regole europee sulla migrazione legale per lavoro

Il Parlamento europeo chiede canali migliori per la migrazione legale con finalità lavorativa per ridurre gli arrivi irregolari e soddisfare le esigenze dell’economia dell’UE.

Per far corrispondere le competenze degli immigrati alle esigenze del mercato del lavoro, il Parlamento invoca nuove regole europee sulla migrazione legale per lavoro. La relazione del parlamento sulla questione auspica la creazione di un pool di talenti europei, una migliore mobilità e nuovi canali di migrazione.

La relazione tra l’altro chiede alla Commissione europea di presentare, entro il 31 gennaio 2022 una proposta di atto che fungerebbe da pacchetto di proposte per facilitare e promuovere l’ingresso e la mobilità all’interno dell’Unione per i cittadini di paesi terzi migranti legalmente che chiedono un lavoro o sono già in possesso di un permesso di lavoro e che, allineando le disposizioni tra le direttive sulla migrazione legale esistenti, servirebbe a ridurre la burocrazia, migliorare l’armonizzazione, promuovere i diritti fondamentali, quali la parità di trattamento e prevenire lo sfruttamento lavorativo.

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Il testo sottolinea che, sebbene l’integrazione dei migranti irregolari costituisca una sfida, questa dovrebbe essere vista come un’opportunità. Promuovere la migrazione di manodopera attraverso canali legali, stimolerebbe l’occupazione tra migranti e rifugiati e avvantaggerebbe l’UE contribuendo al gettito fiscale e accelerando la crescita economica e l’innovazione.

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