PE: limiti di CO2 più severi per auto e furgoni per raggiungere emissioni zero

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Nel tentativo di raggiungere l’ambizioso obiettivo climatico dichiarato, l’UE sta procedendo alla revisione normativa dei settori che hanno un impatto diretto sul programma “Pronti per il 55%”. Fra questi rientra il settore dei trasporti, l’unico in cui le emissioni di gas serra sono aumentate di oltre il 25% rispetto ai livelli del 1990. I trasporti producono circa un quinto del totale delle emissioni. Lo riferisce un comunicato stampa del Parlamento europeo

Il trasporto stradale è responsabile della più alta percentuale di emissioni nel settore dei trasporti, scrive il PE. Nel 2021 ha prodotto il 72% del totale di gas serra nel settore dei trasporti, sia a livello interno nell’UE che a livello internazionale.
Le autovetture e i furgoni (“veicoli commerciali leggeri”) producono circa il 15% delle emissioni totali di CO2 dell’UE.

Dati recenti, continua Strasburgo, ci dimostrano che, dopo un continuo declino, dall’anno scorso le emissioni medie delle nuove auto sono salite a 118,5g di CO2 per chilometro. Secondo le norme vigenti, le nuove auto non dovrebbero emettere in media più di 95g di CO2 per chilometro a partire dal 2021.

Le auto elettriche sono più frequenti sulle nostre strade, ma costituiscono ancora solo l’1,5% delle registrazioni di auto nuove, constata l’Assemblea di Strasburgo.

Nel 2019, la media delle emissioni di Co2 per le auto nuove era di 122,3 Co2/km, ovvero meglio dell’obiettivo UE di 130 g CO2/km fissato per il periodo 2015-2019, ma ben al di sopra rispetto all’obiettivo di 95 g/km fissato per il 2021 in poi.

Il numero di auto elettriche è cresciuto rapidamente, rappresentando l’11% delle autovetture di nuova immatricolazione nel 2020.

Fatti e cifre nelle infografiche del PE.

Nel luglio 2021, ricorda il PE, la Commissione europea ha lanciato la proposta di ridurre il limite per le emissioni di auto e furgoni di un ulteriore 15% a partire dal 2025. Questa proposta verrà seguita da una ulteriore riduzione del 55% per le auto e del 50% per i furgoni entro il 2030, per poi raggiungere emissioni zero entro il 2035.

Gli obiettivi vengono indicati in percentuale poiché lo standard di 95 g/km dovrà essere ricalcolato secondo nuove e più rigorosi test di emissioni che riflettano meglio le condizioni di guida.

In una relazione approvata l’11 maggio, gli eurodeputati della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) hanno appoggiato l’obiettivo della Commissione europea che prevede strade a emissioni zero entro il 2035. “La commissione parlamentare ENVI afferma che la Commissione europea dovrebbe riferire sui progressi compiuti verso l’azzeramento delle emissioni stradali e del suo impatto sui consumatori e sull’occupazione entro la fine del 2025”.

I deputati europei vorrebbero inoltre che, entro il 2023, la Commissione europea sviluppasse una metodologia di valutazione sull’intero ciclo di vita delle emissioni di CO2 di automobili e furgoni, ivi compresi il carburante e l’energia consumati.

La relazione ENVI dovrebbe essere adottata nella plenaria del PE di giugno, il che consentirebbe agli eurodeputati di avviare i negoziati con i governi dell’UE.

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