PE, futuro dell’Ucraina nell’UE: “iniziare i negoziati di adesione”

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In vista del Vertice UE-Ucraina, il Parlamento europeo ha ribadito il suo impegno a favore dell’adesione dell’Ucraina all’Unione europea, sottolineando la necessità di un processo meritocratico.

Il 2 febbraio, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che illustra le sue aspettative per il vertice tra i leader politici dell’UE e dell’Ucraina che si terrà a Kiev venerdì 3 febbraio.

La risoluzione affronta la prospettiva di adesione dell’Ucraina all’UE, e invita l’UE ad “adoperarsi per l’avvio dei negoziati di adesione e a sostenere una tabella di marcia che delinei le prossime tappe per consentire l’adesione dell’Ucraina al mercato unico dell’UE”. Ribadendo il proprio impegno per la futura adesione dell’Ucraina all’UE in seguito alla domanda presentata dal Paese il 28 febbraio 2022, i deputati sottolineano che l’adesione rimane un processo meritocratico che richiede l’adozione e l’attuazione delle riforme pertinenti e l’adempimento delle riforme e dei criteri di adesione dell’UE.

Inoltre, il Parlamento invita le autorità ucraine a introdurre riforme sostanziali al fine di soddisfare efficacemente i criteri di adesione all’UE il prima possibile.

Il Parlamento invita i Paesi UE a potenziare e ad accelerare la loro assistenza militare all’Ucraina, in particolare la fornitura di armi, ma anche il necessario sostegno politico, militare, economico, infrastrutturale, finanziario e umanitario.

Inoltre, nel testo si invitano i leader presenti al prossimo vertice UE-Ucraina a dare priorità alla necessità di un pacchetto di misure dell’UE per sostenere la ripresa dell’Ucraina, che sia incentrato sul soccorso, la ricostruzione e la ripresa del paese nell’immediato e a medio e lungo termine, e che contribuisca a rafforzare ulteriormente la crescita dell’economia una volta terminata la guerra.

Valutando le esigenze di ricostruzione dell’Ucraina, i deputati ribadiscono anche la richiesta di consentire l’uso dei beni congelati della Banca centrale russa, oltre che i beni degli oligarchi russi, per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina.

Il PE esorta tutti i Paesi UE a continuare a dar prova di unità di fronte alla guerra della Russia contro l’Ucraina, e li invitano ad adottare quanto prima il decimo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia e a presentare proposte per l’ulteriore sviluppo delle sanzioni, includendo nuovi settori e persone.

Secondo il PE, l’elenco delle persone oggetto di sanzioni dovrebbe essere ampliato per includere le società russe ancora presenti sui mercati dell’UE, come Lukoil e Rosatom, e dovrebbero essere introdotte sanzioni per i funzionari coinvolti in un’ampia gamma di attività illegali come le deportazioni forzate, la detenzione illegale di attivisti civili e membri dell’opposizione politica russa, e i “referendum” illegali a Lugansk, Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk.

Infine, il Parlamento ribadisce la sua richiesta di un embargo immediato e totale sulle importazioni di combustibili fossili e uranio dalla Russia nonché la completa dismissione dei gasdotti Nord Stream 1 e 2.

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