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Mediatrice europea: “informazioni pandemia siano chiare e accessibili”

Sulla Gazzetta ufficiale comunitaria C 483 del 1 dicembre scorso si informa che il 17 novembre 2021, la Mediatrice europea Emily O’Reilly ha presentato la sua relazione annuale per l’anno 2020 al Presidente del Parlamento europeo.

Nella presentazione della relazione si legge: “in aprile abbiamo ricordato alla Commissione europea che tutte le decisioni relative alla pandemia devono essere adottate nella maniera più trasparente possibile.
Nel mese di luglio abbiamo dunque chiesto informazioni all’Agenzia europea per i medicinali, alla Banca europea per gli investimenti e alla Commissione e abbiamo avviato due indagini riguardanti il Consiglio dell’Unione europea e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, al fine di verificare che tutte le decisioni relative alla pandemia – che riguardino la valutazione di nuovi medicinali o la scelta dei progetti da finanziare – siano chiare, accessibili e giustificate. Nell’intento di garantire che la nostra attività di gestione dei casi potesse proseguire senza interruzioni, l’ufficio si è rapidamente convertito in un luogo di lavoro digitale, cosicché il numero delle nuove denunce trattate è stato simile a quello del 2019″.
br> Nel 2020, continua la relazione, “abbiamo altresì condotto indagini che hanno portato a conclusioni di grande rilevanza per l’intera amministrazione dell’UE. In un caso abbiamo riscontrato gli estremi di cattiva amministrazione nelle modalità con cui l’Autorità bancaria europea ha gestito l’assunzione del suo direttore esecutivo presso un gruppo di pressione del settore finanziario. L’Autorità ha accettato la nostra raccomandazione e vi ha dato seguito. In un caso riguardante la finanza sostenibile abbiamo riscontrato che la pertinente normativa dell’Unione è troppo vaga e non permette quindi una valutazione adeguata dei conflitti di interesse nel contesto delle decisioni di aggiudicazione degli appalti finanziati dall’Unione europea”.

La mediatrice informa inoltre che sono state svolte molte indagini importanti “sulla trasparenza del processo decisionale relativo alle questioni ambientali. Una di queste indagini ha riguardato i motivi del mancato completamento di una «valutazione d’impatto per la sostenibilità» prima della conclusione dell’accordo commerciale UE-Mercosur, mentre un’altra indagine ha esaminato se la Banca europea per gli investimenti fornisca sufficienti informazioni ambientali sui progetti che finanzia”.

VAI ALLA RELAZIONE 2020 (IN ITALIANO)

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