In una risoluzione adottata nei giorni scorsi, il Parlamento europeo ha chiesto ai media di porre fine alla diffusione di narrazioni stigmatizzanti che disumanizzano i membri di particolari gruppi etnici o razziali, e l’interruzione dei finanziamenti UE e statali ai media che promuovono discorsi di odio e xenofobia.
Inoltre, l’Assemblea di Strasburgo ha proposto che gli organismi di regolamentazione del settore audiovisivo di tutti i Paesi UE dispongano del potere di infliggere sanzioni per programmi che promuovono contenuti discriminatori o razzisti.
Il Parlamento ha inoltre chiesto la revisione dei programmi scolastici per combattere i pregiudizi ed eliminare gli stereotipi che favoriscono la discriminazione. Inoltre, la storia delle minoranze europee dovrebbe essere inclusa nei programmi scolastici cosi come autori, storici, scienziati, artisti e altre figure di diversa provenienza razziale ed etnica.
Nel testo si chiede l’eliminazione della segregazione razziale ed etnica nelle scuole, che è ancora presente in Europa. Il personale docente proveniente da gruppi minoritari razziali ed etnici dovrebbe beneficiare di un accesso equo e paritario ai posti di insegnante e di educatore a tutti i livelli dell’istruzione.
Gli Stati membri dell’Unione europea sono invitati a fornire agli insegnanti una formazione adeguata per promuovere l’inclusione e la tolleranza, e per combattere la discriminazione nel sistema educativo. Dovrebbero essere offerti anche programmi di apprendimento permanente per i dipendenti pubblici e forze di sicurezza statali, in particolare al fine di eliminare i comportamenti razzisti e xenofobi.
Nella risoluzione si incoraggia inoltre la creazione di programmi per la restituzione di opere e manufatti culturali, sia al loro paese di origine sia ad altre istituzioni culturali, e si chiede alla Commissione europea di agevolare il dialogo a questo scopo.
Il Parlamento europeo insiste su un approccio di tolleranza zero nei confronti del razzismo, dei discorsi di odio, della violenza e di altri comportamenti razzisti nello sport, ed esortano la Commissione europea e i Paesi dell’Unione europeaUE ad adottare sanzioni e provvedimenti efficaci per sostenere le vittime e delle misure volte a proteggere dalle ritorsioni gli atleti che denunciano il razzismo o si esprimono a favore della diversità. Infine, per gli eurodeputati, la Commissione dovrebbe elaborare delle linee guida per combattere il razzismo nello sport a livello regionale, nazionale ed europeo, e promuovere l’inclusione e il rispetto.