La Commissione europea comunica che ha deciso di registrare il 12 gennaio un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) dal titolo “Articolo 4: Stop alla tortura e ai trattamenti inumani alle frontiere dell’Europa”.
L’iniziativa chiede un quadro che garantisca il rispetto del divieto di violenza e trattamenti inumani e degradanti sancito dall’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali in relazione alle politiche dell’UE in materia di controllo delle frontiere, asilo e immigrazione.
Bruxelles precisa che la decisione di registrazione è di natura giuridica e non pregiudica le conclusioni giuridiche e politiche finali della Commissione europea su questa iniziativa e l’eventuale azione che intende intraprendere, qualora l’iniziativa ottenga il necessario sostegno.
Poiché questa iniziativa dei cittadini europei soddisfa le condizioni formali, la Commissione la ritiene giuridicamente ammissibile. La Commissione non ha ancora analizzato la sostanza della proposta in questa fase.
L’iscrizione non implica in alcun modo che la Commissione confermi la correttezza fattuale del contenuto dell’iniziativa, che è di esclusiva responsabilità del gruppo di organizzatori. Il contenuto dell’iniziativa esprime esclusivamente il punto di vista del gruppo di organizzatori e non può in alcun modo riflettere il punto di vista della Commissione.
Dopo la registrazione, gli organizzatori hanno sei mesi di tempo per aprire la raccolta firme. Se un’iniziativa dei cittadini europei riceve un milione di dichiarazioni di sostegno entro un anno, da almeno sette diversi Stati membri, la Commissione dovrà reagire. La Commissione europea potrebbe decidere di portare avanti o meno la richiesta e sarà tenuta a spiegarne le ragioni.
L’iniziativa dei cittadini europei è stata introdotta con il trattato di Lisbona come strumento di definizione dell’agenda nelle mani dei cittadini. È stata lanciata ufficialmente nell’aprile 2012. Una volta formalmente registrata, un’iniziativa dei cittadini europei consente a un milione di cittadini di almeno sette Stati membri dell’UE di invitare la Commissione europea a proporre atti giuridici nei settori in cui ha il potere di agire. Le condizioni di ricevibilità sono: (1) il ricorso proposto non esula manifestamente dall’ambito dei poteri della Commissione di presentare una proposta di atto giuridico, (2) non è manifestamente abusivo, frivolo o vessatorio e (3) è non manifestamente contraria ai valori dell’Unione.
Dall’inizio dell’iniziativa dei cittadini europei, la Commissione ha ricevuto 120 richieste di lancio di un’iniziativa dei cittadini europei, 97 delle quali erano ammissibili e quindi idonee alla registrazione. La decisione odierna è la prima iniziativa registrata quest’anno.