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Green deal, PE approva nuovi criteri per progetti energetici da finanziare

Il Parlamento europeo rende noto sul proprio sito di aver approvato il 5 aprile in via definitiva i nuovi criteri per valutare i progetti energetici da finanziare e armonizzare il regolamento vigente con il Green Deal europeo.

Nella normativa, concordata con il Consiglio dell’Unione nel dicembre 2021, si stabiliscono i criteri e la metodologia per selezionare i progetti energetici di interesse comune (Projects of Common Interest – PCIs), quali, ad esempio, linee di trasmissione ad alta tensione, gasdotti, impianti di stoccaggio o reti intelligenti dell’energia elettrica, che beneficerebbero di procedure di autorizzazione semplificate e che potrebbero ricevere finanziamenti europei.

Nel corso dei negoziati, i deputati europei hanno ottenuto l’estensione dei finanziamenti per i progetti che riguardano lo sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno, la cattura e lo stoccaggio del carbonio. Questi fondi saranno in aggiunta a quelli per il riutilizzo delle infrastrutture di gas naturale esistenti per il trasporto o lo stoccaggio di idrogeno, che potranno beneficiare dei fondi UE fino al 31 dicembre 2027.

I progetti idonei a ricevere i fondi UE dovranno contribuire in misura significativa alla sostenibilità, anche rafforzando il progressivo abbandono dei combustibili fossili solidi, in particolare carbone, lignite, torba e scisto bituminoso, oltre a favorire l’integrazione del mercato e aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico.

I nuovi progetti legati al gas naturale non potranno beneficiare dei fondi UE. Tuttavia, una deroga temporanea permetterà a Cipro e Malta di avere un progetto gas a idrogeno, finanziato con l’obiettivo di porre fisicamente fine all’isolamento dalla rete del gas dell’Unione.

Il testo sarà adottato formalmente anche dal Consiglio UE e entrerà in vigore un giorno dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

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