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Gorizia, se la diversità diventa punto di forza

“E’ stato un Convegno internazionale, dall’alto valore simbolico per riflettere su cosa hanno significato questi 60 anni di costruzione dell’Europa”.“in particolare per la nostra Regione Friuli Venezia Giulia” così Franco Brussa, Presidente della federazione AICCRE del Friuli Venezia Giulia, ha commentato il Convegno “60 anni dai Trattati di Roma” che si è svolto il 6 giugno a Gorizia, organizzato dall’ AICCRE, con il sostegno della Commissione europea, di PLATFORMA, della Regione Friuli e dell’ ISIG. Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri: Stefano Bonaccini, Presidente dell’AICCRE e del CCRE; Debora Serracchiani, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia; Ettore Romoli, Sindaco di Gorizia; Matej Arčon, Sindaco di Nova Gorica; Milan Turk, Sindaco di Šempeter-Vrtojba; Isabella De Monte, Eurodeputata; Alfonso Zardi, Capo Dipartimento Istituzioni democratiche e Governance, Consiglio d’Europa; Franco Iacop, Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ‏ e membro del Comitato delle Regioni. Modererà i lavori Daniele Del Bianco, direttore ISIG.

LE PAROLE DI BRUSSA


“La presenza contemporanea dei tre sindaci di Gorizia, di Nova Gorica e di Šempeter-Vrtojba, continua Bressa, ha rivestito un grande significato, in quanto i tre comuni in questi anni hanno saputo creare, integrando, anche attraverso il GECT GO (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale), una comune dimensione europea, in un territorio diviso dal confine per 60 anni”. Il Convegno è stata anche l’occasione “per una riflessione su ciò che ha significato la presenza del confine sull’intero territorio regionale , il suo superamento e la formazione di una specifica caratteristica regionale, basata sulla pacifica convivenza e valorizzazione delle diversità”.

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