Eurostat, lavoro a tempo parziale: percentuale donne superiore a quella degli uomini

Sfoglia le altre notizie

BANDO INIZIATIVE DI GEMELLAGGIO DEI COMUNI ITALIANI

AICCRE promuove il Bando per le Iniziative di Gemellaggio dei Comuni Italiani, con l’obiettivo di incentivare la cooperazione internazionale, il dialogo interculturale e la partecipazione attiva dei cittadini alla costruzione

Nell’UE, i dati mostrano che la quota di lavoratrici part-time sul totale delle occupate di età compresa tra 15 e 64 anni, nel terzo trimestre del 2022, era superiore (28%) alla quota di uomini (8%), con donne che rappresentano le quote più elevate in tutte le categorie occupazionali.

Nel terzo trimestre del 2022, il 48% delle donne con occupazioni elementari erano lavoratrici part-time contro il 19% degli uomini occupati. Questa categoria che fa riferimento, tra gli altri, ad aiutanti, addetti alle pulizie o addetti alla preparazione del cibo, ha registrato la maggiore differenza tra le quote di lavoratori part-time donne e uomini (29 punti percentuali (pp)). Questo gruppo principale di professioni è stato seguito da addetti ai servizi e alle vendite (35% donne vs 15% uomini) e tecnici e professionisti associati (26% vs 7%).

La differenza più bassa tra le quote di lavoratori a tempo parziale nell’occupazione femminile e maschile è stata registrata nelle categorie occupazioni manageriali (10% donne vs 3% uomini) e operatori di impianti e macchine (13% vs 5%), con un 7 e 8 pp di differenza, rispettivamente.

A livello di paese, le donne hanno registrato la quota più alta di lavoratori part-time sul totale degli occupati di età compresa tra 15 e 64 anni in tutti i paesi dell’UE, ad eccezione della Romania, dove la quota di uomini era più alta: 4% per gli uomini contro il 3% per le donne. In Bulgaria, le quote di donne e uomini che lavorano a tempo parziale erano molto simili.

I Paesi Bassi hanno registrato la quota più alta di donne che lavorano a tempo parziale, il 63% dell’occupazione totale contro il 24% degli uomini, e la differenza maggiore tra donne e uomini (39 punti percentuali). Gli altri paesi dell’UE che hanno registrato le maggiori differenze tra donne e uomini sono stati l’Austria (39 pp) e la Germania (37 pp).

Articolo Eurostat sulle caratteristiche occupazionali delle famiglie

Sezione tematica Eurostat su occupazione e disoccupazione

Banca dati Eurostat su occupazione e disoccupazione

Webinar sulle donne nella scienza, nella tecnologia e nella ricerca lunedì 6 marzo

Share:

Vuoi rimanere sempre aggiornato

Iscriviti alla nostra mailing list