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Eurostat: importazioni di energia dalla Russia diminuite di 6,1 miliardi

L’aggressione militare russa contro l’Ucraina ha portato a un’interruzione del commercio internazionale di merci, in particolare per il commercio di prodotti energetici.

Considerando i valori destagionalizzati, la quota della Russia nelle importazioni di energia dell’UE è rimasta piuttosto stabile fino al primo trimestre 2022 (tra il 26,0% e il 27,6%). La quota è diminuita drasticamente tra il primo e il secondo trimestre del 2022 e questa tendenza al ribasso è continuata tra il secondo e il terzo trimestre del 2022. Complessivamente, la quota della Russia delle importazioni di energia dell’UE è diminuita di oltre 10 punti percentuali tra il primo e il terzo trimestre del 2022, dal 25,5% al ​​15,1%.

Lo rende noto il sito di Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea.
Nel secondo trimestre del 2022, la quota combinata di Stati Uniti e Regno Unito è stata di 1,4 punti percentuali superiore a quella della Russia, e questa differenza è cresciuta a 4,8 punti percentuali nel terzo trimestre del 2022. Nel terzo trimestre di quest’anno, l’energia le importazioni dagli Stati Uniti hanno rappresentato il 12,2% del totale e dal Regno Unito il 7,7%.

Per maggiori informazioni:

Articolo Eurostat sul commercio internazionale di merci dell’UE – ultimi sviluppi

Sezione Eurostat dedicata al commercio internazionale di merci

Banca dati Eurostat sul commercio internazionale di merci

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