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Eurobarometro: difesa e autonomia energetica priorità 2022

L’ufficio stampa della Commissione europea informa che il 15 giugno un Eurobarometro mostra che i cittadini europei sostengono massicciamente una politica di sicurezza e difesa comune e si aspettano che l’UE elimini gradualmente la sua dipendenza dalle fonti energetiche russe. L’indagine conferma anche l’ampio sostegno alla risposta dell’UE all’aggressione russa contro l’Ucraina.

In linea con i risultati dell’Eurobarometro Flash pubblicato il 5 maggio, il sondaggio del 15 giugno conferma che la maggioranza degli europei (59%) è soddisfatta della risposta dell’UE all’invasione russa dell’Ucraina e del reazione del proprio governo (57%). Le azioni umanitarie sono le più sostenute (93%) seguite dall’accoglienza nell’UE degli ucraini in fuga dalla guerra (91%). L’80% sostiene le sanzioni economiche contro il governo russo, le aziende e gli individui e il 70% il finanziamento della fornitura e consegna di equipaggiamento militare all’Ucraina.

La stragrande maggioranza dei cittadini dell’UE (81%) è a favore di una politica di difesa e sicurezza comune tra gli Stati membri dell’UE, con almeno due terzi degli intervistati a sostegno di questa opinione in ciascun paese. Inoltre, il 93% concorda sul fatto che gli Stati membri dovrebbero agire congiuntamente quando si tratta di difendere il territorio dell’UE e l’85% ritiene che la cooperazione in materia di difesa a livello dell’UE dovrebbe essere rafforzata.

L’Eurobarometro mostra anche un ampio sostegno agli obiettivi di RePowerEU. Per l’87% degli intervistati, l’UE dovrebbe ridurre la sua dipendenza dalle fonti energetiche russe il prima possibile. L’80% concorda sul fatto che la politica energetica può contribuire a difendere gli interessi strategici dell’UE. L’86% ritiene che ridurre le importazioni di petrolio e gas e investire nelle energie rinnovabili sia importante per la nostra sicurezza generale e l’87% che l’aumento dell’efficienza energetica ci renderà meno dipendenti dai produttori di energia al di fuori dell’UE. L’85% vorrebbe che l’UE investisse massicciamente nelle energie rinnovabili.

L’85% degli europei pensa che affrontare il cambiamento climatico possa aiutare a migliorare la propria salute e il proprio benessere e la stessa percentuale crede che possa creare nuove opportunità di innovazione, investimenti e posti di lavoro. Anche se il 49% teme che affrontare il cambiamento climatico possa danneggiare la nostra economia, l’83% pensa che possa aiutare a ridurre i costi di maggiori danni ecologici in futuro. Inoltre, l’81% ritiene che, a lungo termine, le energie rinnovabili possano limitare il prezzo che paghiamo per il nostro consumo di energia.

L’Eurobarometro mostra che, alla luce della situazione attuale, gli europei considerano la difesa e la sicurezza (34%) e “rendere l’UE e i suoi Stati membri più autonomi nell’approvvigionamento energetico” (26%) come le aree a cui dare la priorità nel 2022. Seguono da vicino la situazione economica (24%), l’ambiente e il cambiamento climatico (22%) e la disoccupazione (21%).

La pandemia di Coronavirus – La maggior parte degli intervistati è soddisfatta del modo in cui l’UE ha gestito la strategia di vaccinazione (58%) e del modo in cui l’ha gestita il proprio governo (59%).

Eurobarometro:Le principali sfide dei nostri tempi: l’UE nel 2022

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