Il sito del Dipartimento per le Politiche Europee informa che si attestano a attestano a 83 le procedure di infrazione a carico dell’Italia dopo che la Commissione europea ha deciso il 15 febbraio scorso di archiviare tre infrazioni. Si tratta di direttive europee che riguardano il riconoscimento delle qualifiche professionali, la tutela del minore in caso di arresto e i diritti aeroportuali.
La Commissione europea ha anche deciso l’adozione di un parere motivato, una decisione di ricorso e tre costituzioni in mora ai sensi dell’art. 258 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. Tra i temi, il reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, il monitoraggio della qualità delle acque, la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione.
Le 83 infrazioni a carico del nostro Paese sono state aperte per violazione del diritto dell’Unione (59) o per mancato recepimento di direttive (24).
L’ambiente con 16 procedure resta il settore dove più alta è l’incidenza delle infrazioni (il 19% sul totale). Più dietro, affari economici e finanziari (15 casi), trasporti (8), lavoro e politiche sociali (7).