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CPLRE, XXXVII sessione. Tra i temi città intelligenti e Agenda2030

Carla Rey durante il meeting dei segretari delle delegazioni nazionali, svoltosi il 29 ottobre a Strasburgo




Si è svolta a Strasburgo dal 29 al 31 ottobre la XXXVII sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa (CPLRE) alla quale ha partecipato la delegazione italiana guidata dall’AICCRE (nella foto sotto), nella persona di Carla Rey, Segretario generale.
I dibattiti della sessione hanno riguardato, tra l’altro, le città intelligenti e la sicurezza informatica, le condizioni di lavoro degli eletti locali, l’equa distribuzione delle tasse nelle aree transfrontaliere, la dimensione regionale nel futuro dell’Europa ed i Principi di Venezia sulla protezione e la promozione dell’istituzione del difensore civico.

La delegazione italiana del CPLRE



Il CPLRE ha preso in considerazione la revisione del “Codice di buone prassi per la partecipazione civile al processo decisionale” preparato da un gruppo di lavoro congiunto composto da membri della Conferenza delle ONG del Consiglio d’Europa e del Congresso.
Si è parlato anche del ruolo delle regioni nell’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 con Ivan Malenica, Ministro della Pubblica Amministrazione della Croazia e Carolina Darias San Sebastian, Consigliere del governo delle Isole Canarie.
Nell’ambito delle sue attività di monitoraggio, il CPLRE ha adottato due rapporti sulla democrazia locale e regionale nella Federazione Russa e in Bosnia ed Erzegovina, nonché un rapporto sull’osservazione delle elezioni locali in Turchia dello scorso marzo.
Nell’ambito del dialogo istituzionale, sono intervenuti in aula il segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, il presidente dell’Assemblea parlamentare, Liliane Maury-Pasquier, nonché Jacqueline Gourault, ministro francese della coesione territoriale e le relazioni con le collettività territoriali che parlano a nome del Comitato dei Ministri.
E’ stata inoltre esaminata la concessione dello status di Partner della democrazia locale alla Repubblica tunisina. Questo status fa parte della politica di vicinato del Consiglio d’Europa.
Delegati giovanili provenienti da 40 Stati membri hanno presentato progetti intrapresi con le loro autorità locali.



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