Continuano, nonostante l’emergenza COVID-19, le riunioni internazionali alle quali partecipa anche l’AICCRE. Organizzato dal CCRE/CEMR, si è svolta oggi, 29 aprile, lo “Standing Committee for Equality and gender equality”,
per condividere esperienze:in che modo in cui associazioni ed enti locali e regionali stanno vivendo e reagendo alla situazione COVID-19?.
Ha partecipato Silvia Baraldi (consigliera comunale di Legnago), delegata AICCRE e portavoce del CCRE/CEMR sulla gender equality.
“Il 4 maggio in Italia molte mamme e papà torneranno al lavoro”, ha esordito la Baraldi. “Prioritario è affrontare la delicata questione relativa alla cura dei figli e il supporto alla figura femminile, sovraesposta in quelli che attualmente sono riconosciuti come i servizi essenziali in prima linea durante il Covid (salute, cura, supermercati o contesti educativi)”.
In Italia le donne sono poco presenti in ogni processo decisionale di alto livello: nel comitato di esperti del governo italiano solo 4 su 17 sono donne, ha evidenziato la rappresentante dell’AICCRE.
“In questa situazione donne e bambini sono certamente gli anelli più deboli e di cui si è parlato meno. I bambini in particolare, ormai rinchiusi in casa da più di due mesi, hanno bisogno per una crescita sana di poter fare esperienze all’aria aperta e socializzanti”.
Non possiamo pensare, ha sottolineato la portavoce, “che le famiglie e le donne in particolare siano lasciate sole fino a settembre, momento in cui, speriamo, verranno aperte le scuole.
I comuni devono fare qualcosa subito! “
Molte donne presentano situazioni occupazionali vulnerabili ed è ormai chiaro che la chiusura di asili e scuole abbia un impatto complessivamente negativo sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro a causa dell’aumento del carico assistenziale non retribuito che spesso ricade sulle loro spalle.
E’ necessario dunque lanciare idee immediate per sostenere il welfare soprattutto delle donne lavoratrici.
Speech by Silvia Baraldi Councillor to the Municipality of Legnago), AICCRE delegate and CCRE/CEMR spokesperson on gender equality
“On May 4th in Italy many mums and dads will return to work.
The priority is to address the delicate issue of childcare and support for women, overexposed in what are currently recognized as essential frontline services during Covid (health, care, supermarkets or educational settings).
In Italy women are scarcely present in any high-level decision-making process: in the committee of experts of the Italian government only 4 out of 17 are women.
In this situation, women and children are certainly the weakest and least talked about links. Children in particular, who have been locked up at home for more than two months now, need to be able to have outdoor and socializing experiences for healthy growth.
We cannot expect families and women in particular to be left alone until September, when, we hope, schools will be opened.
The municipalities must do something now!
Many women have vulnerable employment situations and it is now clear that the closure of kindergartens and schools has an overall negative impact on women’s participation in the labour market due to the increased unpaid care burden that often falls on their shoulders.
It is therefore necessary to launch immediate ideas to support the welfare of working women in particular”.