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COP15, UE: storico accordo globale per natura e persone

Il 19 dicembre alla conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità COP15 a Montréal, in Canada, l’Unione europea ha aderito a 195 paesi nello storico quadro Kunming-Montreal per la biodiversità globale. Lo annuncia la Commissione europea in un comunicato.

Questo quadro contiene obiettivi e traguardi globali che mirano a proteggere e ripristinare la natura per le generazioni attuali e future, garantirne l’uso sostenibile e stimolare gli investimenti per un’economia globale verde. Insieme all’accordo di Parigi sul clima, apre la strada verso un mondo climaticamente neutro, positivo per la natura e resiliente entro il 2050.

L’accordo, secondo Bruxelles, è un quadro solido con obiettivi e traguardi chiari e misurabili , con modalità complete di monitoraggio, rendicontazione e revisione per monitorare i progressi, integrato da un solido pacchetto di mobilitazione delle risorse

Più della metà del PIL mondiale dipende dai servizi ecosistemici. Il 70% delle persone più vulnerabili del mondo dipende direttamente dalle specie selvatiche. L’accordo Kunming-Montreal accelererà politiche ambiziose in tutto il mondo e mobiliterà finanziamenti per la biodiversità da tutte le fonti – 200 miliardi di dollari all’anno entro il 2030. Impegna la comunità globale ad azioni per proteggere e ripristinare la natura e rimuovere l’inquinamento – come quelle che sono parte del Green Deal europeo. Ciò garantirà che la natura continui a sostenere le società, le economie e le comunità per i decenni a venire.

L’accordo Kunming-Montreal sulla biodiversità include obiettivi globali chiave per:

Ripristinare il 30% degli ecosistemi degradati a livello globale (su terra e mare) entro il 2030

Fermare l’estinzione delle specie conosciute ed entro il 2050 ridurre di dieci volte il rischio e il tasso di estinzione di tutte le specie (comprese quelle sconosciute)

Ridurre il rischio da pesticidi di almeno il 50% entro il 2030

Ridurre i nutrienti persi nell’ambiente di almeno il 50% entro il 2030

Ridurre i rischi di inquinamento e gli impatti negativi dell’inquinamento da tutte le fonti entro il 2030 a livelli non dannosi per la biodiversità e le funzioni degli ecosistemi

Ridurre l’impronta globale dei consumi entro il 2030, anche riducendo significativamente il consumo eccessivo e la produzione di rifiuti e dimezzando lo spreco alimentare

Gestire in modo sostenibile le aree destinate all’agricoltura, all’acquacoltura, alla pesca e alla silvicoltura e aumentare sostanzialmente l’ agroecologia e altre pratiche rispettose della biodiversità

Affrontare il cambiamento climatico attraverso soluzioni basate sulla natura Ridurre il tasso di introduzione e insediamento di specie esotiche invasive di almeno il 50% entro il 2030

Garantire l’uso e il commercio sicuri, legali e sostenibili delle specie selvatiche entro il 2030

Rinverdire gli spazi urbani.

L’accordo aumenterà in modo significativo la mobilitazione di finanziamenti per la biodiversità da tutte le fonti, nazionali e internazionali, sia pubbliche che private, mobilitando almeno 200 miliardi di dollari all’anno entro il 2030. Creerà incentivi per fonti nazionali e internazionali, compresi gli investimenti delle imprese.

Nell’ambito dell’accordo, l’UE ha sottoscritto un pacchetto di solidarietà internazionale , in particolare per i paesi più vulnerabili e più ricchi di biodiversità. Il nuovo Global Biodiversity Framework Fund istituito nell’ambito del Global Environment Facility sarà aperto a finanziamenti da tutte le fonti.

Prima della prossima COP nel 2024, tutti i paesi devono preparare strategie e piani d’azione nazionali aggiornati per la biodiversità, nonché strategie nazionali di finanziamento della biodiversità. Le prossime COP valuteranno se l’impatto cumulativo delle azioni nazionali è sufficiente per raggiungere gli obiettivi e i traguardi globali per il 2030 e il 2050.

Ue alla conferenza COP15 sulla biodiversità

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