Il diritto alla vita, alla sicurezza e alla protezione dalla violenza e il contrasto ai crimini d’odio basati su orientamento sessuale, identità di genere, espressione di genere e caratteristiche sessuali in Europa sono stati i temi all’ordine del giorno di una tavola rotonda che si è tenuta a Dublino il 27 ottobre. L’evento è stato organizzato, nel quadro della Presidenza irlandese del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, dal Ministero irlandese per l’Infanzia, l’Uguaglianza, la Disabilità, l’Integrazione e la Gioventù, dal Ministero irlandese degli Affari esteri e dall’ Unità SOGI del Consiglio d’Europa, con il sostegno dell’Ufficio per le Uguaglianze del Governo del Regno Unito.
Il Presidente del Comitato direttivo del Consiglio d’Europa sull’antidiscriminazione, la diversità e l’inclusione (CDADI), Triantafillos Loukarelis, ha confermato: “È preoccupante il numero di persone LGBTI in Europa che, appartenendo a un gruppo spesso preso di mira come capro espiatorio ed emarginato, sono costrette a nascondere il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere per timore di subire violenze. Le nostre discussioni si concentrano sull’esame dei pregiudizi nutriti dagli autori di reati d’odio motivati dall’orientamento sessuale, l’identità di genere, l’espressione di genere o le caratteristiche sessuali, reali o presunti, delle vittime”. Ha aggiunto che la Tavola rotonda rientra nell’ambito della revisione tematica annuale della Raccomandazione del Consiglio d’Europa sulle misure per combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o l’identità di genere e che i suoi risultati contribuiranno all’elaborazione del rapporto sui crimini d’odio e la protezione delle persone LGBTI dalla violenza, che sarà adottato dal CDADI nel 2023.
I partecipanti, comprendenti rappresentanti degli Stati membri, di istituzioni internazionali, di ONG e del mondo universitario, hanno discusso le norme internazionali, la protezione giuridica, la cooperazione istituzionale, la sensibilizzazione e i diritti delle vittime di reati motivati dall’orientamento sessuale, l’identità di genere, l’espressione di genere e le caratteristiche sessuali (SOGIESC), nonché le modalità per uno scambio di buone pratiche e di soluzioni per evitare gli incidenti fomentati dall’odio.