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Consiglio d’Europa: milioni di russi non più protetti dalla Convenzione europea diritti dell’uomo

A seguito dell’esclusione della Russia dal Consiglio d’Europa il 16 marzo 2022, conseguentemente alla sua aggressione contro l’Ucraina, la Federazione russa non sarà più Alta parte contraente della Convenzione europea dei diritti dell’uomo a partire dal 16 settembre 2022.

Lo rende noto il sito del Consiglio d’Europa. “L’aggressione della Russia contro l’Ucraina continua a causare dolore e sofferenza a milioni di persone in Ucraina e in tutta Europa. Chiediamo ancora una volta alla leadership russa di fermare immediatamente la guerra in Ucraina e di porre fine alla continua repressione del suo stesso popolo”, ha dichiarato Marija Pejčinović Burić, Segretaria generale del Consiglio d’Europa che riunisce 46 Stati.

“È assolutamente deplorevole che, con la sua uscita dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, la Russia si isoli ulteriormente dal mondo democratico e privi più di 140 milioni di cittadini russi della protezione offerta dalla Convenzione.”

“Il Consiglio d’Europa continuerà a fornire sostegno e collaborazione ai difensori dei diritti umani, alle forze democratiche, ai media liberi e alla società civile indipendente nella Federazione russa. Il nostro auspicio è che, un giorno, i cittadini russi potranno di nuovo godere della protezione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.”

“Ai sensi della Convenzione, la Federazione russa ha l’obbligo giuridico vincolante di attuare tutte le sentenze e le decisioni emesse dalla Corte europea dei diritti dell’uomo riguardanti le sue azioni o omissioni riscontrate fino al 16 settembre 2022. Il Consiglio d’Europa continuerà a fare tutto il possibile per assicurare giustizia e responsabilità per le persone coinvolte.”

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