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Consiglio d’Europa: “anteporre diritti cittadini a questioni politiche e conflitti”

Le zone di conflitto in Europa sono territori dove “la politica, come pure le armi, impediscono ai cittadini di godere dei loro diritti”, ha sottolineato il Vice Segretario generale del Consiglio d’Europa nel suo discorso di apertura della conferenza “Illuminare le zone d’ombra: effettiva applicazione della CEDU nei territori europei contesi”, che si è svolta a Galway. Scopo della conferenza era migliorare l’efficacia della Convenzione europea dei diritti dell’uomo nei territori europei in cui i meccanismi del Consiglio d’Europa non possono operare liberamente e effettivamente a causa di conflitti politici o militari irrisolti.

“Dobbiamo cominciare ad anteporre i diritti dei cittadini alle questioni politiche e ai conflitti, come lo ha sempre sostenuto la Convenzione, e vigilare affinché tali diritti siano effettivi per le popolazioni che vivono in questi territori”, ha sottolineato.

Il Vice Segretario generale ha ugualmente insistito sull’importanza “di non accettare mai compromessi sul fatto che la Convenzione europea dei diritti dell’uomo debba rimanere il punto di riferimento fondamentale in materia di protezione dei diritti umani in Europa, nell’insieme dei nostri Stati membri, senza alcuna eccezione”.

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