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Congresso: “resilienza donne essenziale per politiche di ripresa locali”

La portavoce sull’uguaglianza di genere del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa Eirini Dourou ha chiesto il riconoscimento del coraggio delle donne nelle situazioni di crisi e ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Le comunità europee hanno affrontato e continuano ad affrontare una miriade di crisi. Gli enti locali e regionali devono rispondere all’impatto che la guerra, le difficoltà economiche, la pandemia e il cambiamento climatico avranno sulle società locali. Per non parlare della “guerra non dichiarata” sulle donne in Europa nel periodo post-pandemia, come espresso dal crescente numero di femminicidi, secondo l’ European Data Journalism Network.In mezzo a questo, non dobbiamo dimenticare che, oltre ad essere colpite in modo sproporzionato dalle crisi, le donne si sono rivelati importanti attori del cambiamento, motori della ripresa e catalizzatori della resilienza in situazioni critiche.

Costituendo quasi il 70% degli operatori sanitari, molte donne sono state sottoposte a un’enorme tensione professionale durante la recente pandemia, mentre allo stesso tempo molte insegnavano ai loro figli e si prendevano cura delle loro famiglie, diventando così pilastri ancora più importanti della società nel pubblico crisi sanitaria. La grande maggioranza di coloro che fuggono dall’Ucraina colpita dalla guerra sono donne e bambini, e le donne sono anche tra le persone più colpite dai recenti terremoti in Turchia, ad esempio le oltre 200.000 donne incinte nelle regioni colpite. Allo stesso tempo, molte di loro hanno dovuto proteggersi dalla continua violenza di genere, inclusa la violenza domestica.

Tuttavia, le donne mostrano anche regolarmente la loro eccezionale resilienza di fronte alle avversità e hanno dimostrato di essere adattabili e innovative quando manca l’accesso ai bisogni immediati e vitali. A seguito dei recenti terremoti in Turchia e in Siria, le organizzazioni femminili stanno compiendo enormi sforzi per sostenere le vittime rimaste nelle città distrutte, per rispondere ai loro bisogni primari e alle loro condizioni di salute.

In qualità di portavoce del Congresso per l’uguaglianza di genere, vorrei sottolineare che è responsabilità dei leader locali, dei sindaci e degli assessori garantire che le politiche di ripresa e di costruzione della resilienza non trascurino i bisogni e i diritti delle donne, ma siano sviluppate nelle aree più sensibili al genere e modo inclusivo, basato sul potenziale e sulle conoscenze femminili.

Città forti, regioni forti devono significare diritti delle donne forti. Città forti, regioni forti devono significare rafforzare i diritti umani per tutti. Gli enti locali e regionali devono elaborare strategie globali per politiche di ripresa e resilienza, basate sulla parità di genere e sull’equa partecipazione delle donne alla vita pubblica locale”.

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