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Clima, Comitato economico e sociale: transizione verso clima zero coinvolga tutti

Nella sessione plenaria del 24 febbraio, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha presentato il suo parere dal titolo “Fit for 55”: realizzare l’obiettivo climatico dell’UE per il 2030 sulla via della neutralità climatica . Non dobbiamo sottovalutare i sacrifici che il Green Deal comporta per ridurre le emissioni ai livelli preindustriali. Dobbiamo letteralmente cambiare il modo in cui viviamo, lavoriamo, produciamo e consumiamo, ha sottolineato il parere, e se l’Europa non corrisponde alle aspettative prendendo l’iniziativa, qualcun altro verrà e prenderà il suo posto, ha concluso.

Inoltre, il raggiungimento degli obiettivi riveduti per il 2030, come proposto nel pacchetto Fit for 55, influirà in modo non uniforme su regioni, comunità e individui in tutta Europa.

Per rispondere a tali preoccupazioni, il CESE raccomanda alla Commissione europea “di effettuare una mappatura dettagliata dell’impatto che la transizione avrà sull’occupazione e sulle competenze nei diversi paesi, regioni e settori, compresi i subappaltatori e le catene del valore a valle”.

Il rapido passaggio a un’economia decarbonizzata comporterà enormi sfide, soprattutto per coloro che dipendono maggiormente da settori e industrie ad alta intensità di carbonio. Ma il passaggio all’industria verde creerà opportunità per gli altri.

Non esiste una soluzione valida per tutti, sottolinea il CESE. Le misure volte a guidare la transizione dovranno essere “personalizzate, tenendo conto delle diverse circostanze in tutta Europa, tenendo conto della necessità di condizioni di parità e dei diversi punti di partenza degli Stati membri. Allo stesso tempo, dobbiamo garantire la complementarità tra le transizioni verde e digitale, nonché attraverso le nostre misure in materia di clima, energia, trasporti, edilizia, uso del suolo e silvicoltura, sottolineando la notevole necessità di coerenza politica e riconoscendo la natura interconnessa di la crisi del clima e della biodiversità”.

È della massima importanza, sottolinea il Comitato, “che adeguati meccanismi di solidarietà siano adeguatamente progettati e adeguatamente finanziati, verso una transizione socialmente equa, competitiva e verde.

La transizione verso il clima zero, senza lasciare indietro nessuno, significa anche coinvolgere tutti e, soprattutto, lasciare che gli stakeholder si assumano la responsabilità del processo. Le parti sociali e le principali organizzazioni della società civile hanno un ruolo fondamentale da svolgere e devono essere coinvolte sia nella fase di pianificazione che in quella di attuazione del pacchetto Fit for 55.

Pertanto, il CESE sostiene l’istituzione di “commissioni per una transizione giusta” tripartite per consentire alle autorità regionali, alle parti sociali e alle organizzazioni della società civile di partecipare all’attuazione dei piani nazionali e regionali per una transizione giusta”.

Affrontare il cambiamento climatico avrà enormi implicazioni finanziarie, sociali e ambientali. Questo è il motivo per cui “dobbiamo assicurarci che il pacchetto Fit for 55 rappresenti un importante trampolino di lancio, piuttosto che un ostacolo, verso un’economia europea a zero netto entro il 2050.”

Parere “Fit for 55”: realizzare l’obiettivo climatico dell’UE per il 2030 sulla via della neutralità climatica

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