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CESE: “UE abbatta barriere all’occupazione per giovani con disabilità”

Il sito del Comitato economico e sociale europeo (CESE) rende nota un’audizione recente del CESE nella quale si è sottolineata la necessità di aumentare il tasso di occupazione delle persone con disabilità, in particolare dei giovani. Nonostante gli sforzi legali, i dati mostrano che molti di loro stanno ancora subendo discriminazioni nel mondo del lavoro a causa di stereotipi che li dipingono come improduttivi.

Il CESE ha riunito i principali attori delle politiche in materia di disabilità, comprese le parti sociali e le organizzazioni della società civile. Il suo principale risultato è stato che la nuova strategia dell’UE sui diritti delle persone con disabilità ha riconosciuto chiaramente i principali problemi che devono affrontare i giovani con disabilità quando si tratta di occupazione e istruzione. La capacità della Strategia di affrontare concretamente queste preoccupazioni, tuttavia, è in discussione e le parti sociali devono ancora vedere quanto saranno ambiziosi e quantificabili questi sforzi.

Il tasso di disoccupazione delle persone con disabilità è sproporzionatamente elevato rispetto alla popolazione generale, soprattutto per le donne e i giovani, fa rilevare il CESE. Secondo i dati più recenti disponibili a livello dell’UE, le persone con disabilità hanno il 24,4% di probabilità in meno di essere assunte rispetto a quelle senza disabilità nell’UE. La pandemia di COVID-19 sembra aver aumentato questa disuguaglianza.

Uno dei principali prerequisiti per porre fine ad alcune di queste disuguaglianze, afferma il CESE, è consentire alle persone con disabilità di poter mantenere l’indennità di invalidità quando iniziano a lavorare, in modo da dare loro il tempo di diventare finanziariamente indipendenti e ridurre il costo aggiuntivo di vivendo che stanno affrontando.

digitalizzazione del mercato del lavoro potrebbe essere parte della soluzione.

Le persone con disabilità subiscono una maggiore discriminazione se sono giovani. Poiché il 2022 è l’Anno europeo della gioventù, fa notare il CESE, è essenziale acquisire una migliore comprensione della realtà affrontata da questo particolare gruppo. Trovare un lavoro è fondamentale per garantire l’inclusione sociale e per costruire il proprio percorso: questo include la possibilità di viaggiare all’estero per studio e lavoro.

Pertanto, l’Unione Europea deve agire per consentire alle persone con disabilità di cogliere questa opportunità con la stessa facilità di qualsiasi altro cittadino europeo. In molti paesi, non appena una persona con disabilità attraversa un confine nazionale, la sua disabilità non viene riconosciuta automaticamente e perde il sostegno ricevuto nel proprio paese di origine, senza sapere se riceverà assistenza dal paese in cui si è trasferita.

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